L’EDITORIALE della DOMENICA di CIVICO20NEWS – Enrico S. Laterza : La Terra frana (surriscaldamento agghiacciante!)

Il Pianeta, con catastrofi (in)naturali e pestilenze, alleate ai nostri conflitti autodistruttivi, sta cercando di liberarsi dal virus mortale rappresentato dal Genere Umano?

La deriva dei continenti… Wegeneriano (o… wagneriano?) fenomeno paleo-geologico, nonché geopolitico.

 

L’Africa si butta sull’Europa, non solo con la subsidenza della placca “crostacea”, bensì anche con milioni di migranti-profughi-naufraghi, scarsamente propensi al controllo demografico, che sbarcano sulle coste settentrionali del Mare Nostrum, allo scopo di cercar fortuna – e recar le proprie ataviche tradizioni tribali – nelle civilissime Nazioni del Nord. Prima, però, trovano il levantino Belpaesello: così l’impatto coi moderni e rigorosi Germanici o Scandinavi non sarà troppo forte! Nell’Italietta vigono norme, usi e costumi, consuetudini e malvezzi, arretratezze e superstizioni, mentalità e pregiudizi, individualismi e menefreghismi, servilismi e sfruttamenti, furberie e ruberie, delinquenze e criminalità, caso e caos, disordini e disorganizzazioni non dissimili da quelle che i nuovi aspiranti richiedenti-asilo avevano sperimentato nelle loro lontane lande d’origine, tanto che alcuni, lì-per-lì, appena spiaggiati e appoggiati i piedi sul sacro suolo siculo, calabro o campano, credono di esser stati gabbati dagli scafisti e/o dalle taxi-onlus e ricondotti invece in Libia o nel Magreb, in Congo o in Nigeria, donde erano partiti. La Penisoletta dello Stivaletto offre insomma un approdo meno duro, quasi law-free, sine lege; in compenso, per sadica punizione, sfianca con la lenta, spietata tortura dell’inesorabile burocrazia borbonica i (poco) graditi ospiti. Ed essi si son pure traghettati dietro l’infernale Caronte (con occhi di bragia), incandescente anticiclone dalle torride canicole sahariane, rovente e arido: adesso in Trentino sembra di stare nel Sahel.

 

E l’America si allontana dall’Asia (che vuole conquistare tutti gli altri, con le buone o con le cattive, coi prodotti a-basso-costo, magari avariati, e i tecno-sistemi spionistici occulti, i microbi da laboratorio o – semplicemente – i carrarmati e i razzi con bombe-a-grappolo). Il Mon/do torna spac/cato in due blocchi, come ai brutti tempi della Cortina di Ferro e nelle preveggenti pagine pessimistiche della fantascienza letteraria orwelliana: al fronte del decadente tramontante Occidente “liberale” (USA-UE-Commonwealth-Giappone ecc.) si contrappone l’integerrimo rampante Est “dittatoriale” o – usando l’espressione di Spengler – “cesarista” (Cina-Russia-India ecc.), con qualche opportunistico infiltrato (Bulgaria, Turchia…) che, tra i litiganti, mira ad approfittarne biecamente. Quando poi al Celestiale Imperatore Xi, appoggiato dal sanguinario vassallo Ras-Putin (pandemoniaco satanasso, Signore delle Tenebre, solerte emulo di Attila e Stalin), piacerà impossessarsi della leggiadra Formosa (ossia Taiwan), che già considera sua, ove mai osassimo lagnarci, gli basterà spegnere il Globo, a mo’ di gigantesca lampadina, con un clic, lasciandoci al buio.

 

Mentre, da bravi pollastri renziani, ci dilettiamo a beccarci ed odiarci amabilmente, autodistruggendoci, non bastassero gli apocalittici cavalli e le cavallette bibliche (con le restanti piaghe d’Egitto, nessuna esclusa), quindi guerre (ovvero “operazioni militari speciali”) e violenze, siccità e carestia, nonché animaleschi morbi, dal covid del pipistrello all’influenza aviaria, dalla peste-nera suina al vaiolo scimmiesco, ecco che Madre (o matrigna, secondo l’allegro Leopardi) Natura aggredisce i figlioli prediletti (o sedicenti tali), per salvare il Pianeta, inquinato e devastato dall’irresponsabile avidità predatoria dei troppi abitanti “intelligenti” (sedicenti tali) e “gretini”, incapaci o non intenzionati ad accordarsi su inderogabili strategie di urgente tutela dell’ambiente (che sarebbero da praticarsi non entro il vagheggiato 2030 e da oggi stesso, ma da ieri, da anni), sta forse tentando di sterminare il virus mortale che lo infetta, cioè il Genere Umano, e, in conseguenza d’un agghiacciante surriscaldamento climatico da eccesso di anidride carbonica nell’atmosfera, con un anomalo rialzo termico in quota, dagli Appennini alle Dolomiti, le montagne, in luogo di scendere da Maometto, crollano sulle teste degli infelici alpinisti, travolgendoli e seppellendo le valli: il catastrofico di/stacco del niveo seracco della Marmolada attinge al tragico bilancio di undici tra vittime e dispersi

 

Parafrasando Visconti, la Terra frana. Ultimo avvertimento.

 

Continuiamo così…”, esorterebbe amaramente l’Apicella di Moretti (Bianca, 1984); l’intera Storia (con la pomposa Esse Maiuscola) della dannosa, insignificante ed insipiente esistenza degli esseri antropoidi nel Cosmo, trogloditi gorilloni vanagloriosi dell’Odissea nello Spazio, intossicati e soffocati dalle esalazioni gassose dei mirabolanti combustibili fossili (dolce atroce vendetta dei dinosauri, rimasti dominatori nei secoli (1.650.000) assai più di noi, nonostante il famoso meteorite!), sarà durata la frazione di un battito di ciglia della Galassia. Pulvis ad pulverem, pulviscolo stellare siamo e ridiventeremo presto.

 

Affascinati ed ipnotizzati dalle folli sirene del denaro, della stupidità e dell’ignoranza, sfrenati, galoppiamo all’impazzata verso la muraglia. Siamo sull’orlo del baratro, del profondissimo abisso che ci ri-guarda; orsù, dunque, compiamo il finale salto nel vuoto!

 

Nella nullità.

 

 

Enrico S. Laterza

 

 

 

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Articolo pubblicato il 10/07/2022