Una Montagna Sacra per il Gran Paradiso

Mille firmatari per una proposta che farà storia - Un progetto per far pace con la Natura

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato inviato da Rosalba Nattero, Presidente SOS Gaia - associazione animalista e antispecista, relativo al progetto “Una Montagna Sacra per il Gran Paradiso” che sarà presentato e condiviso il 26 novembre alle ore 10  presso la Sala Stemmi del Museo nazionale della Montagna, Piazzale Monte dei Cappuccini 7, a Torino (m.b.).

 

Sono più di mille i primi firmatari del progetto “Una Montagna Sacra per il Gran Paradiso”, e sono persone di radici e culture molto diverse: alpinisti, escursionisti, naturalisti, giornalisti, scrittori, artisti, montanari, frequentatori rispettosi di ogni vita e di ogni luogo che hanno condiviso con entusiasmo la proposta. Nessun conquistatore.

 

La filosofia del progetto

Il progetto nato dall’idea di Toni Farina e Antonio Mingozzi per onorare i cent’anni del Parco nazionale Gran Paradiso con un’azione di alto profilo, che si spingesse oltre la mera celebrazione, ha raccolto l’adesione di un qualificato ventaglio di sostenitori, in forma associativa e individuale, tra cui: il Club Alpino Italiano e l’Alpine Club di Londra, gli alpinisti Kurt Diemberger, Fausto De Stefani, Hervé Barmasse, Alessandro Gogna, Manolo, il climatologo Luca Mercalli, l’antropologo Duccio Canestrini, i giornalisti Paolo Rumiz, Michele Serra, Enrico Camanni, il regista Fredo Valla, i saggisti Guido Dalla Casa e Silvia Ronchey, gli scrittori Paolo Cognetti, Matteo Righetto, Tiziano Fratus, Daniela Padoan, Raffaella Romagnolo, gli attori Giuseppe Cederna, Lella Costa, Giovanni Storti.

In un’epoca avida di performance e povera di spirito, in una società segnata dalla competizione e dal dissennato consumo delle risorse naturali, i sostenitori del progetto auspicano che almeno su una cima – identificata con il Monveso di Forzo, l’elegante triangolo a cavallo tra la Valle Soana e la Valle di Cogne – ci si astenga dalla “conquista” per riscoprire il significato del limite.

Si tratta ovviamente di un atto simbolico: fermarsi sotto la cima lasciandola ai giochi del vento è scelta rivoluzionaria per una cultura antropocentrica e “padrona”.

Niente di confessionale: il termine “sacro” va inteso in senso laico, nel segno del rispetto e della contemplazione.

E niente di costrittivo: la “Montagna Sacra” non sarà mai un luogo di divieti.

Il progetto non prevede alcuna interdizione formale e nessuna sanzione pecuniaria. Molto più semplicemente, l’impegno a non salire sul Monveso è una scelta culturale, un libero ammonimento, un vivissimo auspicio, nella speranza che venga compreso e abbracciato dall'intera comunità.

www.sherpa-gate.com/la-montagna-sacra/   

https://www.facebook.com/montagnasacra  

 

Programma dell’incontro pubblico

26 novembre 2022, ore 10/13

Sala Stemmi del Museo Nazionale della Montagna

Piazzale Monte dei Cappuccini 7 - Torino

 

Saluto di Bruno Migliorati (CAI - Presidente Comitato Direttivo Gruppo Regionale Piemonte)

Saluto di Lorenzo Giacomino (Sindaco di Ronco Canavese)

Apertura Antonio Mingozzi e Toni Farina: “Una Montagna Sacra per il Gran Paradiso”

Alessandro Gogna “La libertà del limite”

Guido Dalla Casa “La Montagna Sacra e l’ecologia profonda”

Riccardo Carnovalini “Cercando il Dio delle piccole cose”

Paola Loreto “Lo sguardo e la voce della poesia”

Ettore Champretavy “Corsa e contemplazione in montagna: l'apparente paradosso”

Daniela Padoan “Nello spirito della Laudato Si’”

Giuseppe Cederna "La bellezza, l’invisibile e il Pellegrino"

Conclusioni di Enrico Camanni

Coordina Rosalba Nattero

Sarà proiettato in anteprima il documentario di Alessandro Gogna e Achille Mauri “Montagna Sacra”

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook

“Una Montagna Sacra nel Gran Paradiso”

Rosalba Nattero

Presidente SOS Gaia Torino

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Articolo pubblicato il 24/11/2022