«Le Montagne dei Savoia - Bandierine e scudetti turistici - Dalle raccolte “curiose” dell’Archivio Mola di Nomaglio», a Torino

La “Piccola Mostra” presso il Centro Studi Piemontesi in via Ottavio Revel n. 15, fino al 31 gennaio 2023

Il Centro Studi Piemontesi, presso la sua prestigiosa sede di Via Ottavio Revel n. 15 a Torino - terzo piano, negli orari d’apertura, ha allestito, dal mese di dicembre 2022 fino al 31 gennaio 2023 una “Piccola Mostra” di bandierine e scudetti turistici dedicati alle montagne del Piemonte, Valle d’Aosta e Savoia.

L’esposizione è particolarmente curiosa e suggestiva e trova nel titolo «Le Montagne dei Savoia - Bandierine e scudetti turistici - Dalle raccolte “curiose” dell’Archivio Mola di Nomaglio» la ricostruzione, in quattro vetrinette, del “filo conduttore”, in qualche misura storico e sentimentale, che collega tra loro le immagini di paesi e monti che un tempo appartenevano ad un’unica compagine geopolitica: quella formata dagli Stati dei Savoia.

Le “Piccole Mostre” del Centro Studi Piemontesi sono finalizzate ad accompagnare eventi diversi, in questo caso la vendita natalizia di libri riguardanti il Piemonte e gli antichi paesi sabaudi, nonché a suscitare attenzione su temi poco frequentati (anche se in più casi esse sono state la scintilla da cui sono successivamente scaturiti eventi espositivi di ben più ampia dimensione e rilevanza).

Bandierine e scudetti, provengono da una raccolta infantile di un socio del Centro Studi.

Le bandierine, in particolare, graziose e coloratissime, hanno conosciuto fortuna e diffusione notevole specialmente dalla fine degli anni Quaranta del secolo scorso alla fine degli anni Sessanta e sono poi cadute in disuso. Spesso sventolavano, esibite come a scandire le tappe di un viaggio, di un traguardo o di un itinerario ardimentoso, dalle vespe o dalle lambrette (tra esse molte sono dedicate a passi e colli).

In ogni caso la “Piccola Mostra” merita di essere visita per riscoprire oggetti di un passato recente che rischia di essere definitivamente archiviato nell’oblio. Presso la sede è disponibile un "piccolo catalogo".

Buona visione (m. b.)

Le bandierine “souvenir” turistiche, in genere triangolari, ma non soltanto, si sono diffuse in tempi relativamente recenti, prodotte in special modo e indicativamente, dai tardi anni quaranta e sino agli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso.

Sono in qualche misura il pacifico retaggio di usi e tempi lontani, ben conosciute e usate sin dal medioevo nei tornei, nell’araldica, in campo militare. In Italia sono spesso ricordate col nome di “Bandierine vespa” (o anche, un po’ meno frequentemente, Lambretta), giacché nei tempi più gloriosi di quell’insuperabile scooter venivano legate a un’asticella sul manubrio, dalla quale sventolavano in ricordo e testimonianza di un viaggio compiuto, di un raduno, di un luogo amato, di una ricorrenza a esso legata (ad esempio si conservano parecchie diverse bandierine dedicate a Torino nel 1961 per commemorare il centenario dell’unità d’Italia.

Moltissime città e paesi d’Europa sono stati celebrati e pubblicizzati anche per mezzo di bandierine, gagliardetti, scudetti, in particolare numerosi per le località turistiche di montagna, di mare e per le città e luoghi d’arte.

Le bandierine e gli scudetti che oggi possono essere definiti – relativamente - “antichi” (diciamo che abbiano ormai superato il mezzo secolo e più frequentemente i sessanta / settant’anni di vita) sono stati prodotti a migliaia di soggetti e milioni di esemplari in tutto il mondo da diverse manifatture, tra le quali è particolarmente nota la Fratelli Lorioli, di Milano.

Pur numerosi, coloratissimi, dotati non raramente di valenze decorative e documentative, talora ricchi di forza evocativa e ispiratori di ricordi e suggestioni, non sono probabilmente mai stati oggetto di catalogazioni e “consolidazioni” a livello editoriale.

Spesso, stampati o ricamati su tessuti, tessuti plastificati, talvolta plastica, riproducono fedelmente luoghi e paesaggi, stemmi o simboli civici e famigliari e meriterebbero, filone iconografico autonomo e in qualche modo fascinoso, di esserlo.

Superfluo dire che sono numerose le testimonianze riferite anche al mondo sabaudo. Un mondo di montagne, di mare, di città culturali che, ove fosse restato integro, poteva virtualmente essere la più grande potenza turistica del mondo, se ci si consente una battuta.

Molti sono, così, gli scudetti e le bandierine che ricordano gli antichi Stati dei Savoia nella loro più estesa accezione geopolitica, dal Piemonte e Valle d’Aosta alla Savoia; dal Ginevrino al Vaud e al Vallese; dalla Liguria e dalla Costa azzurra nizzarda alla Sardegna.

Questa minuta esposizione, già oggetto di un collezionismo infantile e sua eredità per anni dimenticata in qualche cassetto - ora condivisa con chi ne apprezzi il vago fascino -, presenta, al giungere della stagione invernale e sciistica alcuni esempi che, lungo un percorso per così dire ucronico e con la storia sul remoto sfondo, alcune suggestive immagini o citazioni delle “Montagne dei Savoia” e delle loro genti, per un attimo riunificate fianco a fianco e rinsaldate tra loro.  

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Articolo pubblicato il 11/01/2023