Tristezza come emozione dominante del lunedì

Il terzo lunedì del mese di gennaio è Blue Monday il più triste di tutti

Lunedì: il trillo traumatico della sveglia di prima mattina manda in tilt il nostro orologio biologico, che nel fine settimana aveva consentito naturali risvegli. Il sentimento dominante della giornata potrebbe essere allora il malumore, che genera tristezza.

 

Tristezza: per lo psicologo americano Robert Plutchik è una delle otto emozioni primarie; le altre sono rabbia, felicità, paura, disgusto, disprezzo e sorpresa. In modo singolo, o con le loro interconnessioni spesso complesse, le emozioni giocano un ruolo di straordinario rilievo nei nostri comportamenti.

 

Emozioni: quanto siano importanti nella vita di tutti i giorni è stato svelato dallo scienziato portoghese Antonio Rosa Damasio con le moderne tecnologie di indagine del nostro cervello, il neuroimaging in particolare. Reazioni mentali per lo più inconsce di natura neurobiologica a stimoli che coinvolgono aree diverse del nostro cervello, le emozioni condizionano tutti i processi decisionali. La nostra vita è un succedersi continuo di emozioni che nascono da quel che ci succede e determinano quindi il nostro agire di conseguenza.

 

Le briglie del nostro comportamento sono nelle mani delle nostre emozioni e sono le emozioni che governano le funzioni fisiologiche del nostro corpo e quelle psicologiche della nostra mente.

 

Non è da tutti levarsi di buonumore il lunedì mattina per lo squillo della sveglia, che taglia il sonno, cui si aggiunge un caffè, che lascia il lungo retrogusto troppo amaro della attesa d’un’altra settimana di impegni. Quando il nostro inconscio spazza via col sapone della prima doccia la spensieratezza del weekend, la risposta naturale al conseguente turbamento è la tristezza, una emozione che, come tutte le atre, varia secondo il grado di intensità. Ci sono pertanto tristi lunedì, e ce n’è uno più triste degli altri: Blue Monday.

 

Blue Monday, terzo lunedì del mese di gennaio, è anche il giorno più triste dell’anno. Lo ha stabilito nel 2005 Cliff Arnall, psicologo presso l'Università di Cardiff, con una formula matematica complessa e, in verità, stravagante, che di scientifico ha poco, ma che la diffusione dei media ha accreditato come degna di fede. Non l’abbiamo riportata, per la sua inutilità, quando ne abbiamo scritto su questo giornale in un articolo del 14.1.22 (https://www.civico20news.it/mobile/articolo.php?id=43629). Non ripetiamo, quindi, quanto già detto. Rileggere quelle righe, però, potrebbe servire anche di confronto e forse di conforto. Perché?

 

Blue Monday quest’anno dovrebbe essere meno triste di quello dell’anno scorso, almeno per il fatto che non ricorre il giorno 17, ma il 16, numero che, nella smorfia napoletana, indica il culo; averne potrebbe sorprenderci, cambiare qualunque giornata e, magari, dipingere di rosa la vita. Chissà. Anche la sorpresa è una emozione primaria, come la felicità, che in un attimo può fare da contrappunto alla tristezza.

 

Si vales, valeo.

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Articolo pubblicato il 14/01/2023