Rischio di espansione del conflitto

Finlandia a destra nella NATO

L’Europa s’è destra? Così titolava il Daily focus dell’ISPI il 26 settembre scorso, col quale l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale annunciava la vittoria della destra in Italia appena dopo l’analogo spostamento a destra della Svezia. L’interrogativo cade oggi, forse, con la conferma che anche la Finlandia ha svoltato a destra.

Ma non è la sola novità battuta in questi giorni dalle agenzie di stampa. Ce n’è un‘altra, di portata più ampia per i riflessi internazionali, che vanno ben oltre i confini di quello Stato: la Finlandia è ormai membro effettivo della Nato e vi porta in dotazione la sua potente macchina militare, in grado di disporre di migliaia di soldati in brevissimo tempo per fronteggiare intrusioni, ma anche per integrare eventuali missioni militari di Paesi alleati.

Il proditorio attacco della Federazione Russa di Putin all’Ucraina è stato certo motivo di preoccupazione per i Paesi del Baltico. C’è solo questo mare interno, infatti, che separa la Svezia dalla Russia, e Finlandia e Russia confinano per più di 1300 chilometri.

Federazione Russa, Ucraina, Svezia e Finlandia sono membri effettivi dell’ONU, che si prefigge il mantenimento della pace e della sicurezza mondiale e lo sviluppo di relazioni amichevoli tra le nazioni. Sono anche membri della NATO, ma semplici membri associati, con il solo diritto, quindi, di poter partecipare ai lavori della Assemblea parlamentare della Istituzione.

La NATO, a differenza dell’ONU, è una organizzazione militare, che prevede la difesa reciproca degli alleati in caso di attacco, e certo è anche questo il motivo che, dopo i tristi accadimenti bellici in Ucraina, ha indotto Svezia e Finlandia a presentare formale domanda alla Nato per diventarne membri effettivi. Per la Svezia c’è da superare il veto della Turchia, ma ci sono intensi contatti politici ad alto livello, che dovrebbero presto portare ai risultati sperati. La Finlandia, invece, è da qualche giorno nella Nato, con tutti i diritti, e anche i doveri, di membro effettivo.

Per il Segretario generale Jens Stoltenberg ora Helsinki è più sicura e NATO più forte. Per il Ministro della difesa della Federazione Russa Serghei Shoigu c’è il rischio di una significativa espansione del conflitto. Per gli analisti potrebbe essere l’inizio d’un nuovo periodo di Guerra fredda, termine coniato dal giornalista George Orwel, cui dettero fama il fantapolitico romanzo La fattoria degli animali e Il Grande Fratello del distopico 1984.

Una nuova Guerra fredda, come quella che già un tempo vide la contrapposizione politica economica e militare tra gli Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica e terminò con la dissoluzione di quest’ultima, la nascita dalla Federazione Russa e il passaggio di mano da Gorbaciov a Putin, tutto sommato, sarebbe ancora da preferire. La espansione del conflitto attuale, infatti, un rischio significativo per Shoigu, potrebbe essere una guerra atomica, paventata da tutti oggi come al tempo della Guerra fredda, e già allora contenuta con ogni mezzo, perché come oggi ritenuta da fine del mondo: fine di tutto, fine di tutti.

Oggi, per di più, conosciamo Le leggi fondamentali della stupidità umana, testo nel quale Carlo Cipolla teorizzò questo principio: stupidi sono coloro che provocano danno ad altri senza ottenere benefici per sé; inoltre, ci sono persone che, con le loro azioni inverosimili, non solo causano danni ad altre persone, ma anche a sè stesse. Queste persone appartengono al genere dei superstupidi.

 

Si vales, vàleo.

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Articolo pubblicato il 07/04/2023