Alba (CN) - Si è conclusa con il botto la 45° edizione di Vinum

Con la Fiera Nazionale dei vini del Piemonte, tra degustazioni di Vini eccellenti ed offerte gastronomiche di livello, vola il turismo internazionale in Langa

Continua ad essere definita la più grande enoteca a cielo aperto d’Italia ed a ragione, perchè è tutt’altro che uno slogan. Come nelle precedenti edizioni, anche per la 45 esima, la capitale della Langhe si è prestata a scenario naturale per il vino, il tartufo e le celebrazioni delle altre prelibatezze alimentari.

Prodotti genuini, frutto della terra e del lavoro onesto di agricoltori, artigiani e vignaioli sapienti, non disgiunti dalla cultura che ogni iniziativa e manifestazione che si sviluppa in questa terra, comporta.

Ma questa edizione, oltre alla partecipazione da record, presenta una particolarità in più e non di poco conto.

Le avvisaglie le avevamo già notata il 21 aprile, quando, ad aprire Vinum, la fiera nazionale dei vini piemontesi, si era tenuto un dibattito tra giovani per i giovani. Ospiti e protagonisti sul palco del Teatro Sociale di Alba, Sara Piovano – wine influencer, sommelier ed esperta di comunicazione digitale Jacopo Dosio – sommelier del tristellato e stella verde alla sostenibilità Piazza Duomo di Alba – e Paolo Vizzari – scrittore e comunicatore, esperto di food storytelling.

A tutti loro è stato chiesto quale approccio abbiano i giovani al vino e se la citata campagna per indicare in etichetta i rischi legati all’alcol possa giovare o meno in termini di consapevolezza.

L’intervento di apertura è stato svolto dalla Presidente dell’Ente Fiera di Alba Liliana Allena, che ha affrontato subito la questione dibattuta, legata all’autorizzazione che Dublino ha ottenuto dalla Commissione UE a segnalare sulle etichette delle bevande alcoliche quali siano i rischi legati all’alcol, “noto cancerogeno”.

La presidente Allena ha stimolato una riflessione sul consumo consapevole e ringraziato i tanti giovani che, con approccio curioso e responsabile, si apprestano a partecipare agli eventi in programma. “A Vinum il pubblico nella fascia 18-35 anni aumenta e sappiamo che vuole bere con consapevolezza e curiosità verso il prodotto”, ha affermato.

A questo target è proposto un percorso che approdi nel consumo consapevole del vino e, con i giovani e per i giovani, l’organizzazione condivide l’impegno a svolgere eventi e manifestazioni nel rispetto di fondamentali criteri di sostenibilità.

Continua Allena: “L’Ente Fiera è attento e impegnato sul fronte della sostenibilità e ha esteso da quest’anno la certificazione di Gestore di Eventi sostenibili ISO 20121, già ottenuto per la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, anche a Vinum". Aggiunge quindi: "Abbiamo pertanto deciso, in accordo con l’Amministrazione comunale di Alba e i nostri Soci, la Giostra delle Cento Torri e l’Associazione Commercianti Albesi, di inserire l’evento di apertura di Vinum nell’ambito di una serie di iniziative rivolte ai giovani e in particolare in occasione della Giornata Mondiale della Terra, coinvolgendo sul palco tre giovani professionisti, esperti di vino e di cibo, che spesso si confrontano con le nuove generazioni. Siamo stati al fianco anche degli organizzatori di EXPO della Sostenibilità, che si svolgerà domani (oggi, NDR) ad Alba, perché crediamo nel coinvolgimento e nel dialogo con le nuove generazioni nei confronti delle quali abbiamo una grande responsabilità”.

Così negli interventi seguiti ed in altri incontri sul territorio, a confronto con i produttori si è discusso di vino come espressione culturale di un territorio, da narrare attraverso le storie che stanno dietro a ogni bottiglia, per diffondere un consumo consapevole, volto ad apprezzare il valore culturale del prodotto ed evitarne l’abuso.

Il palco si è poi animato dell’esperienza di tre relatori d’eccezione che, a discapito di quanto la giovane età possa implicare, trasmettono con grande competenza la propria preparazione sul vino.

A partire da sabato 22 aprile al primo maggio, le piazze della città di Alba e le colline di Langhe e Roero, hanno potuto accogliere tutti gli appassionati che hanno inteso degustare - consapevolmente - i grandi vini del Piemonte.

L’apertura ai giovani enunciata nel corso della cerimonia di apertura, non è stata solamente una trovata di buon auspicio. Rispetto alle edizioni precedenti, molti sono stati i giovani, venuti anche da lontano, che sfatando le stolte indicazioni dell’Unione Europea, hanno animato gli stand, si sono messi in coda per le degustazioni ed hanno acquistato i prodotti esposti.

Abbiamo parlato del vino, delle oltre 700 etichette presentate da oltre 400 produttori, ma prima ancora dell’atmosfera che si è respirata nel centro di Alba e nel percorso che separa i templi del vino ove con religioso rispetto i sommeliers proponevano all’assaggio i nettari che rendono famosa Alba nel mondo, abbiamo notato ben altro.

Cosa distingue questo lembo di Piemonte? Ormai gli stand, che presentano prodotti alimentari di ogni genere pullulano in mille iniziative, in ogni angolo d’Italia, con diverse e discutibili modalità.

Qui, per le strade di Alba, andiamo incontro all’orgoglio, che non è spocchia, da parte dei produttori, oltre alla gentilezza del tratto e alla professionalità, tenuta quasi nascosta.

Dal Vino, ai formaggi, alle nocciole, ai dolci, alle prelibatezze gastronomiche, ed alle carni.

I macellai consorziati presentano tra le altre gourmandises la salsiccia di Alba con il macinato di nocciola. Una vera ed esclusiva leccornia! Come i formaggi con i DOC famosi ed i prodotti originali di nicchia che non hanno ancora raggiunto la celebrità, ma si assaggiano e assaporano per la genuinità che conquista il palato, gli agnolotti del plin ed altre specialità gastronomiche che sulle nostre tavole partono dall’aperitivo al dessert per accompagnare vini paludati.

Tornando al vino che è il grande protagonista, i grandi vini delle Langhe si potevano gustare per zone ben delimitate nei luoghi storici della città.

Piazza Medford ove sovrastavano il re dei vini ed il vino dei re, ossia il Barolo ed il Barbaresco.

Il cortile della Maddalena

Con i vini bianchi delle Langhe, e distanziati, Il Dolcetto, i Vini del Monferrato, l’Ovada Doc, i vini delle Colline del Monferrato casalese e dl Pinerolese, ed i vermouth.

A Palazzo Rossetti

i Roero DOCG, Roero Arneis DOCG e vini dei produttori della Città di Alba

 Piazza Bubbio,

l’altra pregevole vetrina dei vini bianchi delle Langhe

In piazza San Paolo

la vetrina astigiana che presenta l’Asti DOCG ed il Moscato DOCG, per terminare le libagioni con una sorprendente ed istruttiva rassegna delle Grappe.

Ma non è tutto, Anche la Gastronomia locale ha ingentilito il percorso della passeggiata colta e golosa, tra le vie e piazze di Alba.

Si potevano assaggiare prodotti originali che è difficile trovare altrove. Come le bagasce o i gnocchi sopraffini che in stagione reclamerebbero la grattatina di tartufo.

Anche l’edizione di quest’anno, nel cortile della Maddalena, ha ospitato lo stand della Valle d’Aosta con il” Consorzio Vini Valle d’Aosta” con 24 produttori di nicchia. Il loro intento è di uscire dai confini della Vallée per farsi conoscere e presentare, innanzitutto ai piemontesi le loro prelibatezze.

Le manifestazioni ed iniziative in agenda di quest’edizione di Vinum sono state numerose e variegate, dall’intrattenimento intelligente dei bambini, alle visite alle cantine dei produttori, ai risvolti culturali del territorio.

Calato il sipario su questa strepitosa 45esima edizione sempre più internazionale, non stupisce il consuntivo diffuso dall’efficiente Ufficio Stampa: 160.000 degustazioni vendute (di cui oltre il 50% online), più del 60% è stato acquistato da utenti nella fascia di età compresa tra i 18 e i 35 anni, con wine lovers – in crescita del 10% rispetto al 2022.

I visitatori sono arrivati ad affollare le strutture ricettive nelle colline di Langhe, Roero e Monferrato da 22 Paesi del mondo (Australia, Belgio, Brasile, Svizzera, Germania, Spagna, Francia, Regno Unito, Indonesia, Giappone, Corea del Sud, Lussemburgo, Lettonia, Moldavia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Serbia, Svezia, Slovenia e USA), oltre che da tutte le regioni italiane, con la sola eccezione del Molise.

Cosa potrà riservarci la prossima edizione?

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Articolo pubblicato il 04/05/2023