L'importanza geopolitica dell'Artico

Il Polo Nord è sempre più conteso fra le grandi potenze, scopriamo perché.

L'Artico è diventato sempre più importante in geopolitica a causa del cambiamento climatico che ha portato all'aumento della temperatura media nella regione, sciogliendo il ghiaccio marino e aprendo nuove rotte commerciali e risorse naturali.

Il Mar Glaciale Artico e i territori più settentrionali del continente asiatico e americano compongono l'Artico, il quale non è propriamente un continente come l'Antartide. Questo perché la superficie ghiacciata del Mar Glaciale Artico, detta calotta polare artica, è un’area galleggiante in continua mutazione, fondamentale per il sistema climatico del nostro Pianeta. La sua estensione e il suo posizionamento variano in base alle stagioni e alle correnti marine, come anche per effetto dei recenti cambiamenti climatici globali.

L'Artico, denominato anche Artide, è la regione della Terra che circonda il Polo Nord. Non avendo un’estensione definita, per Artico si intende convenzionalmente la zona a nord del Circolo Polare Artico.

I paesi che rivendicano la sovranità sull'Artico sono principalmente: Russia, Canada (la corona britannica), Norvegia, Danimarca (tramite la Groenlandia) e Stati Uniti. Alcuni di questi paesi hanno iniziato ad investire in infrastrutture e risorse naturali nell'Artico, aumentandone così l'importanza geopolitica.

L'Artico è una regione molto ricca di risorse naturali. Tra le risorse presenti nell'Artico ci sono petrolio, gas naturale, minerali, legname e pesce. Tuttavia, l'estrazione di queste risorse può avere un impatto negativo sull'ambiente e sulla vita degli abitanti della zona. Inoltre, la questione della sovranità sui territori artici è oggetto di dispute tra i paesi che si affacciano su questa regione.

Le rotte commerciali che passano attraverso l'Artico sono principalmente due: la rotta del Mare del Nord, che collega l'Europa occidentale con l'Asia attraverso il Mare di Barents e il Mar Glaciale Artico, e la rotta del Passaggio a Nord-Est, che collega l'Europa con l'Asia attraverso il Mar di Kara, il Golfo dell'Ob e il Mar di Laptev. Tuttavia, va notato che queste rotte sono ancora relativamente poco utilizzate a causa delle difficoltà logistiche e delle sfide ambientali che rappresentano.

In un recente documento Ottawa ha presentato un addendum all’estensione della propria piattaforma continentale nel mare glaciale. I nuovi confini rivendicati accrescono le aree di sovrapposizione con la Russia e quindi le tensioni nella regione.

Scopo dell’addendum è ampliare la propria estensione territoriale nel circolo polare. Il Canada, supportato da Usa e Regno Unito, già da tempo rivendica porzioni di territorio aggiuntive.

Il Canada è impegnato a promuovere la sua leadership nell’Artico”, così dichiarava in un comunicato stampa del 2019 Chrystia Freeland, all’epoca ministra del Commercio internazionale con portafoglio degli affari esteri del Canada.

È piuttosto evidente che questo rinnovato scontro nel polo nord è mosso dalle continue ambizioni di Londra, che tramite i suoi stati satelliti del Commonwealth, rivendica porzioni di sovranità e dell’Impero che fu.

L’intento è quello, tramite l’alleanza con gli Usa e i paesi norreni, di inibire le ambizioni russe nell’Artico.

Dal canto del Cremlino, Mosca da diverso tempo guarda con attenzione ed estremo interesse l’evoluzione climatica nella regione. Come sopra detto, la riduzione dei ghiacci potrebbe facilitare, o aprire nuove, rotte commerciali. Chiaramente il maggior depositario di territorio nel Polo garantirebbe anche la fetta più grossa sui futuri guadagni.

La regione artica sta diventando sempre più importante per le potenze mondiali a causa della sua posizione strategica tra i teatri operativi dell'Indopacifico, dell'Heartland e dell'oceano Atlantico-Boreale. Questa importanza era stata trascurata dopo la fine della guerra fredda, ma ora è rinnovata grazie a tre fattori determinanti: il ristabilirsi della Federazione Russa, la crescita della Cina come rivale degli Stati Uniti e l'indebolirsi del ghiaccio artico. La scala di questa competizione è difficile da stabilire, ma è certo che la regione artica diventerà un'arena di sfida futura per le potenze mondiali nel lungo periodo.

 

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Articolo pubblicato il 17/08/2023