L'EDITORIALE DELLA DOMENICA DI CIVICO20NEWS - Chicca Morone: Non in mio nome

“Prayer of the Mothers”, Israele 2016

Al di là di una visione romantica, essere madre ha un significato profondo in ogni donna che decide di mettere al mondo una creatura: c’è chi desidera la maternità e riesce a concepire; chi dopo un rapporto sessuale “resta incinta” contro la propria volontà, e decide se portare a termine la gravidanza o meno. Non sono io che posso (e tanto meno voglio) giudicare quanto avviene in un corpo che non mi appartiene, così come dovrebbe essere per chiunque e ovunque sulla faccia della terra.

 

Abbiamo invece il sovvertimento totale dei valori in una società che ha obbligato - con il ricatto - esseri umani a inocularsi una sostanza definita “arma biologica” di cui abbiamo iniziato da poco a vederne gli effetti devastanti, nel silenzio più tombale dei media, ma ampiamente documentato sui Social e ovunque seri ricercatori cerchino di offrire aiuto con terapie di sostegno.

 

C’è chi si è arrogato il diritto di scegliere per il resto dell’umanità che cosa sia meglio per ognuno di noi: lo hanno chiamato “vaccino” contro un pericolosissimo virus “sfuggito” incautamente dal laboratorio di Wuhan, ma la stessa casa produttrice Pfizer ha ammesso in seguito essere terapia genica sperimentale.

Evidentemente erano convinti che diventare cavie per i loro esperimenti fosse ciò che reputavano essere il meglio per noi… il paragone con i nazisti viene spontaneo.

 

Chi ha dato vita a questo progetto disumano non è stato eletto, non fa parte della nostra compagine sociale, non ha la più pallida idea di quello che significhino le parole etica, morale, spiritualità.

 

Costoro hanno semplicemente alle spalle un potere economico che travalica la nostra immaginazione in quanto ad ampiezza, ma definirli disumani è limitativo: parlano di ibridazione dell’uomo con le macchine in modo da conoscere di se stessi più di quanto ognuno di noi sia in grado di ottenere senza queste.

 

Ci sarebbe da sorridere, o almeno, da alzare tutta l’arcata sopraciliare se non fosse che nei loro deliri stanno trascinando frotte soprattutto di giovani, dopo averli privati di quel contatto con il divino attraverso cui avrebbero la possibilità di vedere ben “oltre”: gli effetti sulla ghiandola pineale, riscontrati durante le autopsie degli inoculati, risultano tristemente noti. 

 

Fautori di questo nuovo assetto di vita sono un gruppo di fanatici che ci comunicano il loro programma sotto il vessillo WEF - Nuovo Ordine Mondiale al cui comando c’è Klaus Schwab, sostenuto dal fido Yuval Noha Harari, dal delirio di onnipotenza ormai ai limiti del concepibile.

 

Intervistato agli albori della “pandemia” ha dichiarato: “Voglio dire, il Covid accelera il processo di digitalizzazione e automatizzazione, legittima l’implementazione della sorveglianza di massa, anche nei paesi democratici e permette la sorveglianza sotto la tua pelle… prova a immaginare una situazione in cui tutti vanno in giro sempre con qualche braccialetto biometrico, o altro tipo di “device” che monitora costantemente quello che succede dentro il tuo corpo così, quando la tua temperatura inizia ad alzarsi o c’è qualche altro segno che qualcosa è sbagliato, le autorità sanitarie sanno che sei malato: vieni isolato e FINE, questa è la fine dell’epidemia. Se avessimo un sistema del genere oggi non esisterebbe il COVID”.

 

Se a qualcuno vengono i brividi dopo una dichiarazione del genere, si tranquillizzi: in Cina il sistema è vigente da molti anni e quando subentra qualche problema la piazza Tienanmen si popola di carri armati e polizia… noi qui superiamo le cento basi NATO, per cui siamo già forniti del necessario e il Mediterraneo pullula di portaerei con armi atomiche…

 

Il CONTROLLO TOTALE è ciò a cui tendono e limitare il numero di esseri umani sulla faccia della terra è il loro preciso scopo: lo hanno dichiarato ovunque e ci stanno riuscendo, ahimè!

 

Non dobbiamo però disperare, perché il risveglio di gran parte della popolazione sta avvenendo con la stessa progressione con cui tentano di implementare la sopraffazione e la legge del caos prima o poi darà la soluzione.

 

Chaos, personificazione del disordine primordiale - luogo di nascita delle prime divinità - il vuoto immenso: il lunare contrapposto al solare, l’inconscio al conscio, il Femminile al Maschile… praticamente lo specchio della nostra situazione odierna.

 

Siamo abituati a credere che i Miti siano immagini relegate a un mondo che non ci appartiene, mentre invece dovremmo essere molto attenti a quanto ci raccontano seppure dietro un velo di nascondimento.

 

Platone dipinge Atlantide e le sue meraviglie quando ancora l’arroganza e la non conoscenza delle vere leggi della Natura non avevano corroso le anime di pochi sciagurati in preda, appunto, a un delirio di onnipotenza.

 

La HYBRIS non può essere perdonata, perché presumere la propria forza al di sopra delle leggi divine comporta la frattura del legame invisibile oltre la materia: credere che un oggetto costruito da un umano possa in qualche modo sostituire la Creazione di cui tutto sommato sappiamo ben poco, ha a che fare con la tracotanza fine a se stessa, distruttiva nel profondo, dove solo l’Illuminazione può portare il Sapere.

 

Ma la Storia si ripete e si ripeterà all’infinito, popolata da tutti quegli esseri che venendo sulla terra non apprendono lo scopo della loro incarnazione… perché è molto più facile guardare fuori e accusare gli altri delle proprie disfatte piuttosto che mettersi in discussione e cercare di cambiare il proprio modo di agire in presenza di un problema non risolto.

 

La profonda crisi che stiamo vivendo ha lo scopo di metterci di fronte alla scelta: il “divide et impera” che ha contraddistinto questi ultimi tre anni ha offerto un’occasione basilare per chi, messo alla prova, non ha ceduto alla facile assuefazione al belato del gregge, ma si è riconosciuto come identità pensante, come cuore pulsante, come cittadino di un mondo in cui l’altro ha bisogno del nostro aiuto.

 

E del nostro aiuto, di ognuno di noi, c’è davvero bisogno qui e ora…

 

Uno spiraglio di luce emerge proprio in queste ore con l’assoluta coesione di tutte le piazze nelle città di tutto il mondo in cui viene chiesta la Pace.

 

Giustamente lo scorso 28 ottobre “l’Assemblea generale dell’ONU ha approvato la risoluzione proposta dalla Giordania a nome degli Stati Arabi per una tregua umanitaria immediata e duratura del conflitto, rispettando il diritto internazionale umanitario e la fornitura continua, sufficiente e senza ostacoli di aiuti e servizi essenziali nella Striscia di Gaza. Viene richiesta l’apertura di corridoi umanitari e LA REVOCA DELL’ORDINE DA PARTE DI ISRAELE DI EVAQUAZIONE DEI PALESTINESI DAL NORD DELLA STRISCIA”.

 

Un testo che non è vincolante, ma che ha sicuramente valore politico, nonostante le asserzioni dei personaggi governativi israeliani a cui assistiamo non siano proprio rassicuranti.

 

Nel video trasmesso da “Stasera Italia” in prima serata, dove l’ex-ambasciatore israeliano in Italia Dror Eydar dichiara di non essere interessato a tutti i discorsi razionali espressi precedentemente e che: “Per noi c’è un unico scopo: distruggere Gaza. Dopo il 7 ottobre ogni persona nel mondo che minaccia un ebreo deve morire” il vero programma è emerso senza mezzi termini e non basta la pubblicità invocata dal conduttore per stemprare la sensazione di orrore diffusa anche negli altri ospiti.

 

In aggiunta il diplomatico dona il macabro consiglio “Se si vogliono salvare devono fuggire al Sud e lasciare la terra” dove durante l’esodo sono stati bombardati e dove presumibilmente non ci sono le stesse ricchezze naturali.

 

Vogliamo dare un senso all’astensione dell’Italia in sede di Parlamento Europeo? Temo che l’accordo con Israele e l’Egitto stipulato per l’ENI da Giorgia Meloni nella visita di poco tempo fa, abbia qualche spiegazione di grande valore morale: 9.000 civili massacrati, di cui un numero consistente di minori (il numero dei bambini uccisi in queste tre settimane supera quello dei bambini uccisi ogni anno in venti paesi per tre anni), possono essere sacrificati sull’altare del nostro benessere.

 

Recano perplessità i due punti non convincenti per l’appoggio alla risoluzione presentata all’Assemblea secondo la nostra premier “il mancato riconoscimento del diritto a difendersi e l’assenza di liberazione immediata degli ostaggi israeliani”: la falla nella sicurezza dei confini israeliana violata da oggetti fai-da-te di Hamas è per lo meno sospetta e il bombardamento in un campo profughi sono due coordinate entro cui si muove un governo presieduto da Netanyahu… 

 

“Sono Giorgia, sono una donna, sono una madre…” andiamo bene!

 

E se l’uomo imbraccia il fucile perché crede che quello sia il modo di difendere la sua terra, almeno la donna dovrebbe porsi in modo diverso.

 

Ce lo hanno insegnato le migliaia di donne ebree, musulmane e cristiane che hanno camminato insieme in Israele per la pace nel 2016 unite in un unico canto preghiera “Prayer of the Mothers” dimostrando quello che la musica può fare: un miracolo che parte dal cuore e passa attraverso la vibrazione della voce con le parole “C’è gente che vuole vivere in pace, non arrenderti, continua a sognare” (https://youtu.be/YyFM-pWdqrY?si=oVYya7pWOD_9pcBH).

 

L’uomo non sarà mai “madre” anche se tutte le leggi transgender gli potranno permettere di formare una famiglia con tanto di figli, ma non avrà mai il privilegio di sapere cosa avviene nel corpo di una donna quando si forma un essere umano.

 

Un potere che è demandato a quegli esseri che hanno una particolare conformazione non solo fisica, ma anche animica: da qui dovrebbe partire la rinascita, dalla potenza creatrice del Femminile.

 

Dalla Madre, la Madre di tutte le Donne, la Dea Madre…

 

Mi unisco al canto di tutte quelle Madri che pregano, al di là delle religioni, invocando la Pace sulla Terra, gridando contro la violenza, contro la guerra, contro il genocidio di ogni popolo…

 

… NON IN MIO NOME

 

 

 

 Civico20News

Chicca Morone

   Editorialista

 

 

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Articolo pubblicato il 05/11/2023