Scuola: abbandono, promozioni immeritate e mancanza di competenze

Luigi Cabrino: l'Analisi di Ernesto Galli Della Loggia

Ernesto Galli della Loggia ha pubblicato sul Corsera un articolo in cui mette al centro le fragilità del mondo della scuola; un’analisi che mette in evidenza come i problemi della scuola italiana vadano ben al di là elle responsabilità dei docenti.

 

Per Galli della Loggia si  sono radicati  diversi problemi nell’istruzione italiana: dai pregiudizi politico-pedagogici dannosi a legislazioni frammentate, richieste alla scuola di compiti diversi da quelli che costituiscono la sua missione specifica e procedure di reclutamento inadatte. Il mix di questi fattori, per Galli della Loggia ha portato la scuola ad offrire proposte inadeguate e frammentate.

 

Nel suo articolo mette in evidenza come , specialmente nel Mezzogiorno, abbandoni scolastici da un lato e promozioni non meritate dall’altro siano ormai la normalità. Questa situazione non è comunque circoscritta al Sud, seppure in misura minore è la stessa situazione di buona parte della penisola: “Nel Mezzogiorno, cioè in un terzo del Paese, l’abbandono, l’impreparazione e insieme le promozioni immeritate sono un fenomeno generale. Ma anche nel resto della Penisola, tranne poche isole felici, si registra una situazione allarmante. Cancellata dai programmi la geografia, quasi nessuno sa più indicare, ad esempio, i confini delle regioni italiane e non parliamo di quelli dei Paesi europei; d’altro canto le date fondamentali della nostra storia e di quella mondiale sono diventate un optional amatoriale”.  Sono queste le parole di Ernesto Galli della Loggia in un passaggio del suo intervento.

 

Nell’articolo si evidenzia la messa al bando di fatto della storia e della geografia, l’incapacità diffusa negli studenti di leggere e comprendere testi, di scrivere in maniera appropriata.

 

Questa perdita progressiva delle competenze di base - leggere e comprendere, parlare e scrivere in maniera appropriata etc… - rappresenta un campanello d’allarme; non a caso ogni anno alla pubblicazione dei risultati delle prove Invalsi emergono proprio questi fatti, con il paradosso di studenti di quinta superiore che non hanno competenze richieste in terza media e studenti di terza media che hanno competenze da scuola elementare; eppure agli esami di stato, poche settimane dopo che si sono svolti i test Invalsi, i voti medio alti si sprecano.

 

Non si è forse rotto il “meccanismo”?

 

Galli della Loggia vede nei ministri che si sono succeduti negli ultimi decenni una mancanza di volontà di mettersi in dialogo sincero con il mondo della scuola; aggiungiamo noi che, per la forza delle organizzazioni sindacali nella scuola, i ministri sono probabilmente più pressati dalle legittime esigenze del personale scolastico che non dalla riscoperta della vera missione affidata alla scuola.

 

Questa mancanza di dialogo e di ascolto tra istituzioni e mondo della scuola contribuisce, probabilmente, a cronicizzare questa situazione.

 

L’analisi proposta da Ernesto Galli della Loggia non mancherà certamente di far discutere.

 

 

Luigi Cabrino

 

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Articolo pubblicato il 22/12/2023