Pianeta Juve - Bianconeri da incubo

L'Analisi di Marco Rabellino

Crollo Juve impietoso nella partita più importante della stagione. A Napoli contro la prima in classifica e per riaprire il campionato i bianconeri giocano male e regalano la partita agli azzurri.

Come tutte le partite la Juve lascia campo e prende gol al 14’ quando Kvarashveila tira e Szczesny serve Osimehn che sigla il vantaggio partenopeo. Male i difensori che lasciano solo l’avversario. la Juve ha un sussulto con Di Maria che centra la traversa al 22’ dopo aver dribblato due avversari. Partita che si accende e squadre che creano occasioni da entrambi i lati.

Al 27’ Milik svetta di testa, ma tiro centrale smorzaro da Meret. Al 39’ altra dormita della difesa bianconera che si vede trafiggere da Kvarasheila. Sul 2-0 la Juve si sveglia di colpo e diventa pericolosa. Tre minuti e Di Maria servito da Milik trova il 2-1. La Juve continua ad attaccare fino al riposo.

Al rientro la squadra cambia volto e sembra rimasta negli spogliatoi. Al 48’ pugno in  faccia a Locatelli da parte di Osimehn, giocatore tramortito e nessun provvedimento . in altre partite sarebbe stato rosso diretto. Cambio pronto  stoppato dall’arbitro mentre Locatelli stava uscendo e Napoli che segna sfruttando la confusione.

Juve in bambola che non riesce neanche a far due passaggi e Napoli che va ancora a segno con Osimehn di testa da pochi passial 65’ e conclude con Elmas al 72’, tiro deviato da Alex Sandro in rete. 5-1 il finale e una Juve che esce a pezzi dalla partita che segnava la sua stagione.

Si può valutare solo il primo tempo dove la juve tira fuori gli attributi dopo i gol subiti anche se commette tanti errori ma giocatori come Di Maria e Chiesa che la tengono a galla finche possono. Dietro sono imbarazzanti. Bremer inguardabile, gli avversari lo superano da qualsiasi parte.

Danilo male e Alex Sandro non riesce a contenere le avanzate azzurre. Male anche il centrocampo che non riesce a fare da schermo e subisce l’avversario per tutta la partita.

La squadra ha le sue colpe per la mal gestione della fase difensiva e la mentalità sbagliata che hanno portato a pensare di giocarsela contro il Napoli restando sulla difensiva. Quando la squadra si e allungata e ha aggredito il Napoli ha tremato e subito ma ormai si era sotto di due gol poi l’arbitro ci ha messo del suo e allora lì il castello si è sgretolato definitivamente.

Uscire dal campo al 55’ commettendo errori di continuo non è neanche dignitoso per una squadra che ambisce alla vittoria del campionato. Almeno abbiamo fatto vedere a Saviano che la macchina del calcio oggi ha lavorato per il sud….

(immagini Juventus FC)

Marco Rabellino

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Articolo pubblicato il 14/01/2023