Una famiglia non si può comprare in provetta!

Netta presa di posizione della Lista "Grande Cavallermaggiore" rispetto alla pratica dell'Utero in Affitto.

Dopo il nostro interessamento sulla conferenza che si terrà questa sera a Cavallermaggiore (Cuneo) dal titolo “La famiglia oggi e domani. Aspettando la Festa delle Famiglie di settembre”, si è mossa anche “Grande Cavallermaggiore”, lista civica d’opposizione a Davide Sannazzaro e alla sua Giunta.

Dopo aver appreso del discutibile evento i Consiglieri Comunali Chiara Voghera, Paolo Barabesi, Dario Nero e Carla Druetta, hanno fatto una dichiarazione pubblica nella quale si dice: “Da diverso tempo assistiamo ad una notevole attenzione verso alcuni aspetti come le anagrafi delle coppie omogenitoriali che, sebbene non siano da sottovalutare, non possono far passare in secondo piano le due necessità da attuare per sostenere le famiglie, ovvero i sostegni socio-economici, indispensabili per contrastare il calo demografico in Italia, e la difesa etica di alcuni valori che non possono essere messi in discussione”.

Parole ricche di buon senso che i Consiglieri di Cavallermaggiore hanno voluto ribadire con netta posizione. In fondo, come tengono ad attenzionare, “la famiglia è una delle basi della nostra società e deve essere messa al centro delle attenzioni ad ogni livello istituzionale, dal Governo nazionale ai comuni, che erogano servizi indispensabili come le scuole primarie, gli asili nido, la sanità”.

La conferenza, che si terrà questa sera nel Teatro San Giorgio di Cavallermaggiore, vedrà la partecipazione delle cosiddette “Famiglie Arcobaleno” che, nella maggior parte dei casi, sono tali dopo aver fatto ricorso all’Utero in Affitto.

I Consiglieri d’opposizione di “Grande Cavallermaggiore”, a tal proposito, hanno detto che “tra i valori a cui teniamo particolarmente come gruppo consiliare comunale, vi è la necessità di una unità politica amministrativa sull’argomento dell’utero in affitto. Non solo è vietata dalla legge ma la Consulta ha ribadito, con diverse sentenze, di come la pratica della maternità surrogata ‘offende in modo intollerabile la dignità della donna e mina nel profondo le relazioni umane’”.

Che un piccolo comune come Cavallermaggiore, comune con poco più di 5.000 abitanti, diventi teatro di una simile propaganda preoccupa non poco la cittadinanza che, infatti, si è rivolta agli organi di stampa e all’opposizione della Lista “Cavallermaggiore Viva”.

Per questo, i quattro Consiglieri, hanno sottolineato che “vi sono dei tentativi, anche da parte di alcuni esponenti di forze politiche nazionali, di far passare l’utero in affitto come qualcosa che non sia in contrasto con l’etica e i valori della famiglia”.

A conclusione del comunicato “Grande Cavallermaggiore” dice che “una famiglia non si può comprare in provetta, non un progresso della scienza ma, al contrario, un pericolo per la costruzione di un concetto di famiglia sano ed etico”.

Torneremo senz’altro sul tema perché – come ormai sapete – siamo soliti seguire le cose fino in fondo, al fine di capirne il senso e condividerlo con voi lettori.

 

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Articolo pubblicato il 26/05/2023