Pianeta Juve - A Bergamo umile pareggio

L'Analisi di Marco Rabellino

Ospite dell’Atalanta la Juve si copre dietro e gioca di ripartenza cercando di sfruttare Chiesa e Kean davanti. Ne esce una partita noiosa con poche occasioni. I portieri diventano protagonisti con parate sui tiri da fuori.

Solo Chiesa è pericoloso per la Juve che non riesce a velocizzare la manovra e resta imbrigliata nella rete neroazzurra.  Ma è nella ripresa che Szczesny diventa fondamentale per portare almeno un punto a casa  salvando sulla punizione di Muriel. Poche emozioni che portano a muovere la classifica e a non uscire sconfitti in uno scontro diretto.

La difesa si comporta bene, molto attenti i tre dietro che portano a casa una prestazione senza errori.

Gatti, Danilo e Bremer coprono bene e compatti non permettono agli attaccanti bergamaschi di far male.

Locatelli molto attento dietro, copre gli spazi ma lascia a desiderare in impostazione. La manovra bianconera è lenta e prevedibile.

Rabiot incolore. Non si nota nel centrocampo e sono poche le sgambate in avanti. Partita di “riposo”.

Mckennie forse il più vivace. Corre tanto ma dalla sua parte non arrivano grandi pericoli.

Fagioli qualche errore di troppo e soprattutto in ripartenza. Lascia posto a Miretti che prova l’imbucata senza riuscirci.

Cambiaso tralascia la parte offensiva concentrandosi sulla difensiva. Con una juve chiusa a riccio sono poche le occasioni da sfruttare in fascia. Prende il suo posto Kostic che continua il lavoro del compagno aiutando a coprire tutti gli spazi dietro.

Kean viene lasciato in avanti a lottare contro tutta la difesa avversaria. Non conclude nulla e viene sostituito per dar freschezza al reparto da Yldiz che come Kean viene servito pochissimo e non conclude niente.

Chiesa viene annullato dalla Dea. Gasperini sa perfettamente che la Juve non ha gioco e punterà su di lui. Il risultato lo dimostra. Con Chiesa chiuso la Juve in avanti non produce mai pericoli.

La partita era abbordabile ma la Juve da un paio di anni ci ha abituato ad avere delle prestazioni super e poi scemare fino a sembrare una squadretta da oratorio. Abbiamo lasciato il gioco all’avversario che ha schiacciato la squadra verso la sua area e accettato di difenderci ad oltranza come fanno le squadre più deboli per portare a casa almeno un punto consapevoli che mancavano i due centravanti e che i rimpiazzi non sono adeguati.

E mentre dietro si giocava una partita attenta e ordinata in avanti si guardavano in attesa di palloni da sfruttare. Se poi ci mettiamo un centrocampo non adeguato e rivolto alla difensiva, poco ci vuole a capire che la partita è stata regalata in attesa dell’errore dell’avversario che non è avvenuto.

Pazienza, accontentiamoci di questo triste punticino e aspettiamo la prossima.

(immagini Juventus FC)

 

Marco Rabellino

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Articolo pubblicato il 02/10/2023