In questi mesi vi abbiamo più volte narrato della poca, pochissima, sicurezza che vi è a Settimo Torinese. Il Sindaco Elena Piastra, “Partito Democratico”, è stato più volte interpellato in merito ma non ha mai dato spiegazioni esaustive e soddisfacenti.

Torniamo ad occuparci della questione dopo aver ricevuto un accorato appello da Giacomo Gramaglia - del “Comitato Difendi Settimo” – che ci ha scritto: “Il Comitato Difendi Settimo, insieme al Consigliere Antonio Borrini, hanno deciso di unire le loro forze per affrontare quella che si sta configurando come una situazione emergenziale. Auspichiamo che questa azione comune, che si concretizzerà con la presentazione di un’interpellanza, sensibilizzi l’amministrazione locale sull’importanza di proteggere e preservare il nostro ambiente urbano”.

Come cronisti non possiamo non sottolineare come – ovunque amministra il “Partito Democratico” – vi sono problemi di ordine pubblico, degrado urbano e sicurezza.

Il Consigliere Borrini (nella foto a destra) e il “Comitato Difendi Settimo” esplicano che “negli ultimi giorni la cittadinanza si è dovuta misurare con la distruzione di una telecamera e il danneggiamento di un arredo urbano. Entrambi gli episodi di vandalismo sono avvenuti di fronte al Palazzo Municipale”.

A primo impatto sorge spontanea una domanda: la Polizia Locale di Settimo Torinese cosa sta facendo per impedire simili situazione di disagio e pericolo per la popolazione?

Gramaglia, per completezza d’informazione, ci segnala come “pochi giorni fa un cittadino ha segnalato la presenza di un quadro elettrico divelto, esposto alle intemperie e accessibile a chiunque, in Piazza del Mercato. Nel frattempo, la città continua a subire periodici blackout in diversi quartieri”.

Che un comune di 45 mila anime abbia una quantità sì alta di problemi è inverosimile. Il Sindaco Piastra, che è in carica dal 10 giugno 2019, cosa sta facendo?

Per avere delle risposte dal “Comitato Difendi Settimo” ci fanno sapere che chiederanno quali contromisure l’Amministrazione intenderà adottare “per intercettare ulteriori vulnerabilità e intervenire per prevenire tali accadimenti ovunque sia possibile”.

Gramaglia e Borrini insistono nel ribadire che “la sensazione di vivere una città sicura è un diritto della comunità” e, per questo, si augurano “che sia una priorità dell’Amministrazione” come lo è per loro.

Noi, come sempre facciamo, resteremo sul pezzo lasciando le porte aperte a chiunque avesse qualcosa da dire a riguardo.

I nostri lettori di Settimo Torinese meritano di essere informati su ciò che accade nelle “stanze dei bottoni”.

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