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Il falco e l'altalena
La storia di una madre per un figlio scomparso
Articolo di Milo Julini
Pubblicato in data 23/07/2022

Fabrizio Catalano di Collegno (Torino), aveva diciannove anni quando, il 21 luglio 2005, se ne sono perse le tracce ad Assisi (Perugia).

Il sito del programma televisivo “Chi l’ha visto?” scrive: «… è un giovane molto religioso, impegnato nel volontariato sociale. Oltre a un corso di operatore socio-assistenziale a Torino, frequenta ad Assisi (Perugia) il secondo anno di un corso quadriennale di musicoterapia. Il 21 luglio 2005 non si è presentato alle lezioni e da allora non ha più dato notizie di sé. […] Il giorno dopo la scomparsa, nella casa di Assisi dove alloggiava sono stati ritrovati tutti i suoi effetti personali, inclusi il cellulare (in ricarica) e gli indispensabili occhiali da vista. La domenica seguente, nel percorso sterrato chiamato “Sentiero di San Francesco”, tra Assisi e Valfabbrica, in zona Pieve San Nicolò, è stata trovata la sua sacca bianca contenente, tra l’altro, il portafogli con i suoi documenti di identità. […] Un’amica ha dichiarato di aver ricevuto da lui il 19 luglio 2005 una telefonata nel corso della quale le avrebbe detto: “Mi è successa una cosa bellissima... ho trovato la strada con l’aiuto del buon Signore”, frase forse legata al cammino spirituale che stava compiendo.

La madre, ritenendo che il figlio possa aver voluto rispondere a una vocazione religiosa iniziando un pellegrinaggio nella zona di Assisi, ha scritto circa trecento lettere ad altrettanti istituti religiosi, ricevendo ad oggi solo tre risposte».

Caterina Migliazza Catalano è la madre di Fabrizio che si sta prodigando nella ricerca di sue notizie e ha fondato l’associazione onlus “Cercando Fabrizio e...”, della quale è presidente, che cura e promuove numerose iniziative di sensibilizzazione e informazione a sostegno dei familiari di persone scomparse.

Ho conosciuto Caterina Migliazza al Salone del Libro 2022, dove il 22 maggio ha presentato, presso lo stand della Regione Calabria, il suo libro “Il falco e l’altalena” dialogando con Daniela Caldaroni. In seguito, è stata relatrice alla Tavola rotonda “Il caso dello Sconosciuto di Collegno“ il 23 giugno, nell’ambito delle manifestazioni programmate per la prima edizione della Collegno Fòl Fest.

Quanto scrivo sul suo libro viene perciò ad assumere vissute valenze emotive.

Il falco e l’altalena - La storia di una madre per un figlio scomparso” è il secondo libro di Caterina, già coautrice di “Cercando Fabrizio Storia di un’attesa senza resa” (Neos Ed. 2009).

Il libro è suddiviso in cinque parti. Nella prima “Una favola vera” il racconto inizia a Girifalco, in provincia di Catanzaro, al tempo sede di un grande Ospedale Psichiatrico, dove «nel freddo dicembre degli anni ‘60» nasce «una bimbetta dagli occhi scuri come la notte e il naso alla francesina», la nostra Caterina. Da Girifalco, indicato come il “paese dei pazzi” per la presenza dell’Ospedale Psichiatrico, Caterina emigra a Torino dove si sposa. Col marito si stabilisce a Collegno, passando così al “paese dello Smemorato”. La prima parte si conclude con la telefonata del 19 luglio 2005 fatta dal figlio Fabrizio all’amica, già prima ricordata, che prelude alla sua scomparsa.

La seconda parte, intitolata “La fredda realtà” si apre con un capitolo che descrive le ricerche invano condotte nel tempo. Concepito come un dialogo tra Caterina e l’editrice del libro, preciso e documentato senza risultare tedioso, espone i numeri inquietanti che caratterizzano il fenomeno delle scomparse che, più o meno consciamente, tendiamo a minimizzare e reputare estraneo alla nostra esistenza. Viene anche prospettato il fenomeno dei cadaveri non identificati. Con l’eloquenza talvolta brutale di fatti e cifre, sono descritti altri casi di scomparsa di persone e si prospettano le problematiche burocratiche, talvolta devastanti, sollevate da questi eventi per le famiglie coinvolte.

Seguono “La favola continua”, “Ad un passo dal sogno” e “Lacrime scure, lacrime chiare” per concludere con “Cari lettori” dove Caterina abbandona il ruolo di narratrice per rivolgersi direttamente a chi ha seguito il suo travagliato percorso lungo le pagine de “Il falco e l’altalena”.

Il libro appare veramente coinvolgente, anche nella parte narrativa, dove affaccia anche tematiche diverse come quella dell’emarginazione sociale.

Ha il grande merito di focalizzare l’attenzione del lettore sul problema della scomparsa di persone, evidenziando anche carenze delle strutture pubbliche che non sempre permettono di affrontarlo in modo adeguato.

Lo fa in tono colloquiale, a tratti favolistico, e per questo, a nostro avviso, più efficace perché, come già detto, è sempre presente l’idea di considerare questi avvenimenti come estranei alla nostra vita.

Emerge il grande impegno profuso da Caterina, come ben scrive Don Luigi Ciotti nel Pensiero che apre il libro: «... Non si è mai arresa, ha fatto il possibile e l’impossibile per ritrovare suo figlio. Non solo: ha condiviso il suo dolore, mettendolo al servizio di chi, come lei, ha vissuto e sta vivendo una simile tragedia. Ha costruito con forza e coerenza un “noi”, perché la speranza è un bene collettivo che chiede a tutti un personale contributo. Non ha permesso al tempo e alla fatica di fiaccare il suo impegno ed ecco, in queste belle pagine, un altro frutto di questo impervio ma non inutile cammino. Ricompaia infatti o meno Fabrizio (e tutti noi ci auguriamo ovviamente la prima ipotesi) lei lo ha reso comunque vivo, presente, gli ha donato ulteriore vita con la sua inesausta ricerca.

Grandi madri, capaci di mettere e rimettere al mondo un figlio: Caterina è una di loro».

Il libro si chiude riportando i racconti vincitori della quinta edizione del Premio Letterario “Caro Fabrizio, ti racconto un sogno”, del 2019.

In ricordo di Fabrizio, dal 2015 Caterina si è fatta promotrice di questo premio letterario nazionale, del quale viene anche riportato l’Albo doro.

Il Premio Letterario quest’anno è giunto alla sua ottava edizione col titolo “Caro Fabrizio, ti racconto e se domani?...”.

 

Caterina Migliazza Catalano

Il falco e l’altalena - La storia di una madre per un figlio scomparso

Con un pensiero di don Luigi Ciotti

Impremix - Torino - 2019 - 242 pp. - € 16,00

Il ricavato sarà utilizzato per sostenere le attività dell’Associazione “Cercando Fabrizio e…”

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