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Cronaca Torino
Protesta della Consulta per le Persone in Difficoltà e dell’Unione Ciechi di Torino
Il Comune e Parco Olimpico srl si impegnano per garantire a tutti l’accesso agli eventi organizzati al Pala Alpitour
Articolo di Mauro Bonino
Pubblicato in data 25/12/2022

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato inviato da Fabrizio Vespa, responsabile Relazioni Istituzionali Consulta Persone in Difficoltà (CPD), relativo alla protesta di CPD e dell’Unione Ciechi di Torino, che ha indotto il Comune e Parco Olimpico srl a impegnarsi per garantire a tutti l’accesso agli eventi organizzati al Pala Alpitour.

Civico 20 News, nel confermare la sua tradizione di tribuna libera e aperta, ovviamente ospiterà le voci di critica e di proposte alternative a questa problematica (m.b.).

 

Si è tenuto nel pomeriggio di ieri [22/12/22] presso i suoi uffici l’incontro con l’assessore Mimmo Carretta della Città di Torino e Giovanni Laiolo, presidente dell’Unione Ciechi di Torino insieme a Giovanni Ferrero, direttore della Consulta per le Persone in Difficoltà per discutere i fatti incresciosi verificatesi ai danni di diversi cittadini ciechi e ipovedenti negli ultimi spettacoli ospitati al Pala Alpitour, struttura gestita da Parco Olimpico srl. 

Nello specifico durante le recenti date del musical Notre Dame de Paris e del concerto di Biagio Antonacci, nonostante avessero regolarmente pagato per un posto numerato in una determinata area del palazzetto, una volta giunti sul posto ad alcuni cittadini ciechi e ipovedenti e in un’occasione al presidente stesso dell’UCI di Torino è stato negato il diritto legittimo di disporre dei posti prenotati e per questioni di sicurezza sono stati relegati in una zona marginale, inadeguata e ghettizzante della struttura. 

Per individuare le soluzioni più idonee affinché a tutti sia garantita l’accessibilità e la fruizione dei pubblici eventi, al tavolo erano presenti i rappresentanti di Parco Olimpico srl e in particolare l’amministratore straordinario Giorgio Zanzi oltre al consigliere comunale Angelo Catanzaro, al presidente della 4a Commissione Vincenzo Camarda e al referente dell’assessore Jacopo Rosatelli.

Premesso che la licenza di pubblico spettacolo sta in capo agli organizzatori, l’assessore Carretta si è detto disponibile a fare tutto il possibile perché il Comune faccia opera di moral suasion nei confronti di chi porta eventi al Pala Alpitour e in particolare a mettere in campo qualunque tipo di dispositivo sia necessario per promuovere l’inclusione di tutti e la totale accessibilità agli eventi stessi senza intralci per le persone con disabilità o più fragili.

Alla luce di questa volontà dell’amministrazione pubblica, l’amministratore straordinario di Parco Olimpico srl si è impegnato ufficialmente a fissare nei prossimi giorni un incontro con il Questore e con il Prefetto al fine di capire quali siano i provvedimenti più adatti in materia di sicurezza che consentano a tutti di poter usufruire liberamente della struttura torinese.

Inoltre, tra le altre risultanze, sono state avanzate le proposte di un coinvolgimento di professionisti che siano in grado di definire delle linee guida universali che colmino il vuoto normativo che grava su questi aspetti del pubblico spettacolo e soprattutto che si inserisca un rappresentante del mondo della disabilità all’interno della Commissione di Vigilanza oltre a convocare i rappresentanti delle varie associazioni di settore ai tavoli di concertazione inerenti all’ordine pubblico e alle questioni di sicurezza”.

“Ringraziamo l’amministrazione comunale per voler trovare una soluzione su questo punto – dichiara Giovanni Laiolo – ma serve intervenire in tempi brevi. È inaccettabile che non si possa partecipare a un concerto per il quale abbiamo pagato un biglietto e per il quale abbiamo quindi titolo legale per accedervi, Parco Olimpico srl deve attivarsi per rimuovere questi problemi perché non possiamo tornare indietro agli anni’ 20 quando non c’era nessuna attenzione a questi aspetti. Assistere ad uno spettacolo insieme agli altri è un momento fondamentale di inclusione, non possiamo essere confinati all’angolo pur valutando le limitazioni che ciascuno ha. La sicurezza deve essere garantita, ma non a discapito dell’integrazione dei cittadini”.

Sulla stessa linea d’onda anche il parere della CPD, che però invita a una maggiore concertazione tra gli organi coinvolti sia pubblici che privati.

“Siamo fiduciosi rispetto a questo primo parziale passo in avanti – dichiara Giovanni Ferrero – e guardiamo con estremo favore al fatto che l’amministrazione comunale voglia farsi carico in prima persona di queste esigenze dei cittadini. Come Consulta non aspiriamo ad altro che dialogare in modo costante con le istituzioni cittadine ed essere coinvolti ovunque ci sia bisogno di un parere sulle questioni legate al mondo della disabilità, ma chiediamo ancora una volta di tenere alto il nome di Torino quale città faro nel campo dei diritti. Inoltre chiediamo che il Comune e Parco Olimpico srl si attivino in coordinamento con il Questore e il Prefetto affinché ci sia una regia più sinergica nella gestione di queste evenienze. Nel 2023 nessuno dei soggetti in causa può permettere che si verifichino ancora casi di discriminazione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B perché ne va non solo della condizione di chi subisce un danno, ma di tutta la comunità”.

Fabrizio Vespa

Relazioni Istituzionali CPD

Ponte dell'immagine di apertura: Stefano Ferrario da Pixabay.

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