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Cronaca Torino
Le stalle illuminano le città. La nuova frontiera dell'energia pulita prodotta dagli allevamenti
Progetto molto serio voluto e desiderato da Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Università degli Studi di Torino e “Coldiretti” Torino.
Articolo di Andrea Elia Rovera
Pubblicato in data 24/02/2023

La Sinistra parlamentare e i Verdi europei attaccano continuamente i settori dell’agricoltura e dell’allevamento dando loro le colpe dell’inquinamento, dei cambiamenti climatici e di tutti i mali del mondo occidentale.

Ciò che lascia stupiti e gratificati è l’atteggiamento di agricoltori ed allevatori che, anziché alzare le barricate, si sono rimboccati le maniche ed hanno studiato un sistema per aiutare l’ambiente, creare energia e migliorare la vita delle città.

Bruno Mecca Cici, Presidente di “Coldiretti” Torino, ha infatti detto che “dagli effluenti di una mucca si può ricavare ogni giorno oltre un metro cubo e mezzo di prezioso metano; da una sola mucca, dall’energia elettrica prodotta dalle sue deiezioni, si può soddisfare l’esigenza giornaliera di due alloggi; mentre con l’energia termica si può scaldare un alloggio di piccole dimensioni”.

Notizie importanti e confortanti in un momento nel quale l’Unione Europea spinge forte verso un cambio radicale degli stili di vita e una stretta abnorme sui consumi e sugli allevamenti.

I Verdi, i vegani, i vegetariani e le associazioni ambientaliste più estreme, da anni attaccano gli allevatori e gli allevamenti, facendoli passare per i grandi responsabili del deterioramento del pianeta. Questo, però, non è vero o perlomeno è vero soltanto in parte.

Per sfatare questo falso mito “Coldiretti” Torino ha organizzato un convegno dal titolo “Le stalle illuminano le città. La nuova frontiera dell’energia pulita prodotta dagli allevamenti” a cui hanno preso parte, tra gli altri, Marco Protopapa, Assessore all’Agricoltura e al Cibo della Regione Piemonte, Gianfranco Guerrini, Consigliere delegato all’Ambiente della Città Metropolitana di Torino, Paolo Chiavarino, Assessore al Commercio del Comune di Torino e Carlo Grignani, Direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino.

Il già citato Mecca Cici, durante il convegno, ha detto che “gli allevamenti possono essere tra i protagonisti della transizione ecologica: si tratta di far partire i progetti che già ci sono e utilizzare al meglio le risorse già stanziate per una svolta davvero epocale per la produzione energetica nazionale e locale. Vogliamo spiegare che la zootecnia, accanto alla produzione di cibo, può contribuire in modo significativo ai fabbisogni energetici di tutti i cittadini, abbattendo le emissioni e contribuendo a migliorare la qualità dell’aria anche per una grande città come Torino”.

Buoni propositi, iniziative lodevoli, studi scientifici densi di materiale utile per le prossime mosse pro-ambiente: un mix interessante che potrà giovare alla Città Metropolitana di Torino ed essere esempio per l’intera Nazione.

Non sono cose nuove e neppure progetti irrealizzabili.

“Coldiretti” Torino ci tiene, infatti, a sottolineare che “Torino è all’avanguardia nella produzione di energia dagli allevamenti. Alle porte di Torino c’è il primo impianto italiano che produce CO2 alimentare e medicale dalle deiezioni animali e, con il biogas, riscalda l’intero Istituto per la Ricerca contro il Cancro di Candiolo. Inoltre, sul territorio sono presenti altri impianti energetici annessi ad allevamenti bovini e altri progetti sono in cantiere”.

La tenacia e la laboriosità dei piemontesi si vede nelle cose utili e pratiche. Queste realtà già esistenti ed operanti sul nostro suolo regionale sono prova di una grande professionalità messa in campo da tutti gli attori coinvolti nel mondo dell’ambiente, dell’agricoltura e dell’allevamento.

Sicuramente continueremo a seguire l’evolversi di questo grande progetto che vede coinvolte la Regione Piemonte, la Città Metropolitana di Torino, l’Università degli Studi di Torino e “Coldiretti” Torino, certi che verranno messe in campo risorse eccezionali e che tutto il popolo piemontese ne trarrà tangibile giovamento.

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