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Politica Nazionale
Utero in Affitto. Giorgia Meloni tira dritto per vietarne ogni applicazione
Da Elly Schlein poche parole, confuse, e decisamente inappropriate.
Articolo di Andrea Elia Rovera
Pubblicato in data 02/08/2023

In questi ultimi due anni abbiamo spesso parlato dei bambini e dei loro diritti. Lo abbiamo fatto in relazione al Ddl Zan, prima, e all’Utero in Affitto, ora.

Quando si parla di Utero in Affitto si entra immediatamente in collisione con “Partito Democratico”, “+ Europa” e “Radicali Italiani” che definiscono questa pratica con il termine edulcorato di “Gestazione per Altri”.

Pur cambiando il nome la storia non cambia.

Entrando nel dettaglio della questione, si può dire che la discutibile pratica dell’Utero in Affitto “è una forma di procreazione assistita con cui una donna mette a disposizione il proprio utero e porta avanti la gravidanza per altri genitori”. Va esplicitato che in Italia tale pratica è vietata dalla Legge numero 40 del 2004 con cui il Parlamento ha deciso che chi ne avesse fatto ricorso sarebbe incappato nella reclusione da un minimo di tre mesi ad un massimo di due anni e in una multa variabile dai 600mila al milione di euro.

Come abbiamo poc’anzi detto, per ricorrere all’Utero in Affitto, si deve passare per la “procreazione medicalmente assistita” che “prevede l’incontro tra un ovulo e uno spermatozoo all’interno di un laboratorio”. Questa pratica si compone di diverse fasi: può essere fatta in modalità omologa o eterologa.

La fecondazione omologa è quella più eticamente accettabile dal momento che “prevede l’utilizzo di gameti appartenenti alla coppia”. La fecondazione eterologa si realizza “quando i gameti (ovociti o spermatozoi) sono stati donati. Dal 2014 la Corte Costituzionale ha fatto decadere, solo per le coppie eterosessuali, il divieto di fecondazione eterologa” in Italia.

In questi ultimi anni la Chiesa Cattolica ha molto studiato il fenomeno della fecondazione assistita e – per sintetizzare – lo rifiuta senza remore. Il settimanale Cattolico “Famiglia Cristiana”, trattando il tema, il 6 febbraio 2019, scriveva così: “La Chiesa rifiuta la fecondazione in vitro. Perché? La vita della persona inizia con la procreazione e continua con l’educazione. Come non esiste l’educazione in vitro, così non può esistere la procreazione in vitro”.

Il domenicano, padre Giordano Muraro, docente di Teologia Morale alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Torino e alla Pontificia Università di San Tommaso d’Aquino “Angelicum” di Roma, nell’affrontare la questione ha detto: “L’essere umano porta in sé il diritto di essere rispettato fin dal primo istante della sua vita, cioè dalla procreazione. Non può essere evocato alla vita nell’anonimato freddo di un vetrino, ma nel calore umano di un uomo e di una donna che amandosi fanno scoccare il miracolo della vita e con l’educazione ne continuano la creazione. E’ quello che la natura insegna e fa”.

In questi giorni in Parlamento questo argomento è stato più volte dibattuto e il segretario del “Partito Democratico”, Elly Schlein, ha lasciato intendere che l’opposizione dei cattolici sia il vero motivo per cui l’Italia non accetta ed autorizza la fecondazione in vitro.

Affermazione discutibile dal momento che sempre il professor Muraro asserisce che “per la Chiesa è lecita l’azione del medico se aiuta il processo della natura e non si sostituisce ad essa”.

La Schlein, così come i sodali di Emma Bonino, dovrebbero dunque ragionare sulle ragioni etiche per le quali sarebbe lecito e legittimo che un medico si possa sostituire alla natura e al suo ruolo indiscutibile.

Con la pratica dell’Utero in Affitto si cerca di forzare la mano della natura, si prova a bypassare il corso naturale degli eventi e si mette in discussione il principio sacrosanto di Famiglia naturale, basata sul matrimonio fra un uomo e una donna.

Per questo motivo il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (nella foto a sinistra), sta opponendosi a questa barbara pratica con tutte le frecce che ha nella faretra. “Fratelli d’Italia” non indietreggia di un solo centimetro ma, al contrario, proverà in ogni modo a far passare il Reato Universale di Utero in Affitto.

In questo momento alle porte dell’Europa c’è un conflitto armato e tra Stati Uniti d’America e Repubblica Popolare Cinese stanno “volando gli stracci” a causa della “questione Taiwan”. Davvero la Schlein e i suoi gregari desiderano impiegare energie e forze per sdoganare l’Utero in Affitto e il mercimonio che vi si cela dietro?

Come sempre la Sinistra italiana guarda al dito e non alla luna; si concentra su cose secondarie per nascondere all’opinione pubblica la sua inadeguatezza sulle questioni che realmente contano.

Torneremo senz’altro sul tema.

 

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