Sono sempre di più gli italiani che risparmiano il loro denaro anziché spenderlo.
Il 2024 inizia con i dati di “Poste Italiane” che, mediante la Redazione di “TG Poste”, fa sapere che “Libretti di Risparmio e Buoni Fruttiferi Postali si confermano ancora tra le fonti di risparmio più amate”.
Se da un lato questo fa pensare che gli italiani sono delle formiche laboriose e risparmiose, dall’altro non si può non dire che quanto più un cittadino accumula, tanta più è la paura che egli ha di soffrire future ristrettezze.
Dalla Sede nazionale di “Poste Italiane” tengono a far sapere che – nella sola Provincia di Imperia - “sono oltre 114 mila i Libretti Postali e oltre 141 mila i Buoni Fruttiferi Postali scelti dai cittadini quale soluzione di deposito e investimento”.
Secondo i dati raccolti si può dire che in tutta la Regione Liguria più della metà dei cittadini ha un Libretto di Risparmio per un totale di oltre 684 mila Libretti attivi e quasi ogni cittadino possiede un Buono Fruttifero Postale.
“Poste Italiane” non teme di dire che “in totale sono oltre 30 milioni i Libretti Postali e quasi 44 milioni i Buoni Fruttiferi Postali sottoscritti nel Paese”.
Numeri degni di attenzione e di valutazione da parte degli operatori del mercato finanziario e della politica che non può non tener conto delle scelte economiche degli italiani.
Chi si occupa di investimenti sa bene che ci sono prodotti finanziari molto più redditizi di quelli postali ma non si può non considerare che “la volatilità dei mercati finanziari modifica le scelte di investimento dei risparmiatori, orientandole verso prodotti meno esposti all’andamento dei mercati finanziari”.
Ecco perché milioni di italiani investono i propri risparmi in “Poste Italiane”, considerando questa azienda come “un porto sicuro per i risparmiatori, grazie a un portafoglio di offerta finanziaria che continuerà a mantenere, anche in futuro, il Risparmio postale al centro degli strumenti di gestione”.
La speranza è che ripartano i consumi, diminuisca la disoccupazione, si torni ad avere maggior fiducia nelle banche e negli istituti di credito.
Fino a quando non vi sarà un quadro di questo tipo, le cose non cambieranno e sempre più italiani si barricheranno dietro ad un comportamento da “formica risparmiosa”.
Torneremo senza dubbio sul tema.
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