Cronaca dai quartieri di Torino- Via Marsigli, forse qualcosa si muove

La situazione di degrado in cui versano i marciapiedi della via forse è ad una svolta grazie alla segnalazione di Civico20News

Vi abbiamo dato notizia il settembre scorso circa la situazione di degrado in cui versavano (e versano) i marciapiedi di Via Marsigli, nel quariere Pozzo Strada.

I marciapiedi della via risultano gravemente danneggiati con il manto asfaltato completamente da rifare.

La questione assume connotati ulteriolmente grotteschi in quanto la via si trova in uno snodo in cui sono presenti scuole e l'ospedale Martini.

Il Comune ha affisso, per diverso tempo, dei cartelli di pericolo recanti la scritta attenzione marciapiedi dissestati.

La trovata del Comune è sembrata agli occhi dei residenti più un cercare di mettere le mani avanti circa eventuali incidenti che potrebbero crearsi e che non sono così improbabili da immaginare.

Essendo anche la via nelle adiacenze di un nosocomio non è cosa astrusa che possano passare persone su carrozzina e che vedrebbero ulteriolmente ridotta la propria autonomia a causa di una situazione rimasta in fase di stallo.

Grazie però alla segnalazione di Civico20News la questione è arrivata in Sala Rossa dove il consigliere di Circoscrizione della Lega Bernardo Miletto ha preso a cuore la vicenda, interessandosene in prima persona.

E la situazione era già nota alle autorità competenti da tempo. Infatti Miletto afferma: "Della questione del degrado dei marciapiedi di Via Marsili lo si sapeva ancor prima che presentassi l'interpellanza.

Questi lavori hanno una loro cadenza posta dal Comune. Mi sono battuto affinché la situazione si risolvesse in tempi stretti in quanto il disagio si trova in un punto delicato dove sorgono scuole e ospedali.

Mi è stato detto che il problema principale rimane quello dei soldi per poter pagare i lavori e che se ne parlerà il prossimo anno. La cosa comunque è rimasta agli atti e ne rimane traccia e di certo non finisce nel dimenticatoio".

Sperando che il nuovo anno possa portare ad una risoluzione definitiva della questione, restiamo in attesa di ulteriori sviluppi.

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Articolo pubblicato il 28/11/2015