In questa rubrica di motori di metà gennaio, la prima del 2016, proponiamo ai motociclisti che leggono il nostro giornale un breve ma intenso viaggio da fare solo se adeguatamente attrezzati, perché le temperature e le condizioni climatiche di questo periodo impongono un equipaggiamento all’altezza della situazione. Questo viaggio l’abbiamo provato per voi il 3 gennaio con il solito Honda PCX 125 che ha già fatto molti chilometri con chi scrive.

Il nostro è un giornale online torinese, perciò il nostro percorso partirà da Torino e affronterà solo strade statali e attraverserà qualche paesino. Da Torino prendete la strada nella direzione della palazzina di Stupinigi, percorretela girando intorno alla villa e poi prendete l’uscita per Vinovo. Da qui, facendo attenzione a rispettare sempre i limiti di velocità, potete iniziare ad aprire il gas e a godervi il panorama delle campagne torinesi. Osservandoli, cercate di memorizzare i particolari perchè durante il viaggio vedrete cambiare la flora e aumentare la fauna.

Entrate a Vinovo passando accanto al centro di allenamento della Juventus e, una volta in città, proseguite in direzione di Carignano e poi di Cave Germaire. Fate attenzione alle numerose rotonde e soprattutto all’asfalto che in questa stagione è perennemente bagnato e scivoloso perciò impone di tenere sotto controllo l’avantreno in percorrenza delle rotonde e il posteriore che rischia costantemente di scodare.

Proseguite sulla medesima strada finchè arrivate a Carmagnola, dopo, attraversando le strade cittadine, cominciate a seguire le indicazioni per Cuneo ed in particolare imboccate la strada provinciale 165 che porta a Marene. Entrate in paese e attenzione ai rilevatori di velocità: da qui in poi tutti i paesi che attraverserete ne saranno provvisti.

Alla rotonda che vi permette di procedere nella direzione di Bra e Cherasco prendete l’uscita e percorrete la SS662, che non lascerete più fino a che saremo quasi arrivati a destinazione. Entro una trentina di chilometri dovrete decidere se entrare a Bra e visitare una cittadina molto carina oppure se proseguire in direzione di Dogliani. Se scegliete questa opzione fate attenzione a non entrare all’interno di Bra perché perdereste molto tempo.

In direzione di Dogliani comincia l’area delle Langhe che si arrampica su per le colline sulle quali si coltiva l’uva con cui si produce il famoso dolcetto di Dogliani. In estate il paesaggio è tutto verde, invece in questo periodo si alternano i gialli e i marroni finchè non si arriva alle altitudini toccate dalla neve, dove ovunque ci si giri si è immersi nel bianco. Se non vi siete preparati bene rimpiangerete il momento in cui avete deciso di partire perché il freddo pungente congela le dita delle mani e le gambe, ma con un parabrezza alto, un paramani e, se si tratta di uno scooter, con una copertina, potrete tranquillamente godervi il paesaggio e la serenità di questi luoghi, dove non è raro scorgere qualche rapace a caccia.

Salite seguendo la direzione di Savona e da qui non avrete che da scegliere un bivio piuttosto che un altro perché portano tutti a dei paesi più o meno piccoli ma tutti molto caratteristici da visitare. Murazzano a più di 700 metri sul livello del mare, Belvedere Langhe, Bossolasco, Montezemolo famoso per aver dato i natali alla famiglia di Luca Cordero, Marsaglia con il suo antico castello, Ceva, Castellino con la torre medievale e la più grande Mondovì con il celebre outlet.

Una serie di comuni collegati da strade piene di piacevoli curve, territorio ideale per i motociclisti, che vi permetteranno di passare di fronte ai principali centri abitati, caratterizzati dalle dolci colline coltivate a vite, dalle zone boschive con gli alberi spogli spruzzati di neve e, nei punti meno trafficati, avrete la possibilità di osservare gli animali alla ricerca di cibo. Per godersi questo entusiasmante viaggio è però necessario, mi ripeto e mi raccomando, un equipaggiamento adeguato con cui il divertimento è assicurato.