Torino - Abbonamento Musei da record

Negli ultimi due anni, le tessere sono aumentate del 16% e sono arrivate a quota centocinquantamila

Per chi avesse ancora qualche dubbio su come Torino abbia cambiato volto negli  ultimi decenni, un’ennesima prova viene dalle tessere di abbonamento musei che hanno raggiunto quota centocinquantamila.

Con un’offerta che comprende centododici siti tra cui musei, gallerie, abbazie, mostre, disseminati in tutto il Piemonte, l’abbonamento musei, al costo accessibile di cinquantadue euro annui, consente ai torinesi di fruire di tutta l’offerta culturale e artistica di Torino e non solo.

Con una media di circa sei ingressi annui per ciascun abbonato, le visite per l’anno appena trascorso hanno sfiorato quota settecentocinquantamila, con in testa la Reggia di Venaria, la GAM e il Forte di Bard.

Data l’alta richiesta di accesso alle mostre, alcune di esse, come quella su Tamara de Lempicka e su Monet, hanno addirittura posticipato la data di chiusura prevista, e ancora domenica scorsa nel pomeriggio la coda di visitatori alla GAM per Monet arrivava sino all’altezza del monumento a Vittorio Emanuele II.

Qualità e quantità di mostre sono ormai un fiore all’occhiello per il capoluogo sabaudo che ogni anno si prodiga per aumentare l’offerta di mostre sul territorio.

La cosa interessante di Torino è che non solo quelle dedicate ai grandi nomi come Monet, Renoir, Raffaello, Modigliani o Manet (in arrivo nel prossimo autunno) sono mostre ben allestite, ma anche quelle apparentemente “minori” stupiscono positivamente per come sono curate.

Recentemente, sono stato alla mostra “Il mercante di nuvole” presso la GAM e l’allestimento mi ha piacevolmente sorpreso. Si possono non solo vedere ma anche “usare” i diversi divani, poltrone, cuscini nati dall’estro degli architetti che durante gli anni ’60 e ’70 hanno dato vita, proprio a Torino, allo Studio65, realizzando eccentrici ma ancora molto attuali oggetti da interni dal design intrigante.

Un secondo sito che mi è capitato di visitare è quello del Museo della fantascienza e del fantasy allestito in Via Reiss Romoli. Attraverso diverse stanze, ognuna a tema, è possibile ripercorrere la fantascienza e il fantasy dagli albori sino ai giorni nostri, con proiezioni di film (anche muti), presentazione di libri datati e originali come la celebre collana Urania, manichini con l’abbigliamento molto curato di saghe classiche come Star Wars e Star Trek e una piccola ma ben nutrita biblioteca con libri e fumetti d’epoca.

Torino, dunque, continua a stupire e attirare visitatori e a breve le nuove mostre al Museo Accorsi (Spiritelli, amorini, genietti e cherubini), a Palazzo Madama (Da Poussin agli impressionisti) e alla Reggia di Venaria (Dal Medioevo al Made in Italy) costituiscono un continuum culturale che fa ormai del capoluogo piemontese una piccola capitale della cultura e dell’arte da inserirsi tra le principali e tradizionali mete d’arte italiane.

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Articolo pubblicato il 11/02/2016