Michael Howard: La guerra e le armi nella storia d’ Europa

Un libro apparentemente datato, ma che è un insuperabile affresco della sociologia della guerra

Nell’articolo pubblicato sul Civico 20 News il 7 marzo 2016 – Recensioni Libri – “La rivoluzione militare” di Goffrey Parker, evidenziavo il fatto che tale libro lo consideravo degno di appartenere alla cerchia elitaria dei “best seller” in quanto, a mio modesto giudizio, costituiva una pietra miliare della storia tecnico-militare e socio-economica.

Ora farei un grave torto a non inserire in questa cerchia anche il libro di Michael HowardLa guerra e le armi nella storia d’ Europa” – Editori Laterza – 1978, il cui titolo dell’ edizione originale era “War in European History” – 1976, Oxford University Press, Oxford.

Michael Howard, “fellow” in studi superiori di strategia all’ All Souls College di Oxford è tra i maggiori esperti europei di scienza militare. 

Sir Michael Howard, storico riconosciuto a livello internazionale, è nato il 29 novembre 1922 a Ashmore nella contea di Dorset (a sud-ovest dell’ Inghilterra) ed è noto in modo particolare per la sua visione sociologica della guerra.  

Durante la Seconda Guerra mondiale fece parte dei Coldstream Guards e ha partecipato alla Campagna d’ Italia. Fu ferito due volte e decorato con la Military Cross a Salerno.

Ha insegnato storia militare al King’ College di Londra negli anni 50, poi all’ Università di Oxford e ha terminato la sua carriera all’ Università di Yale.

E’ stato fondatore dell’ International Institute for Strategic Studies (IISS) e vicepresidente del British Academy.       

Ha ricoperto la carica di vicepresidente  del Royal Institute for International Affairs e dell’ International Institute of Strategic Studies.

In sintesi questo libro ha il merito di focalizzare e di mettere in correlazione aspetti tecnico-militari con le rispettive ricadute socio-economiche e politiche in modo integrativo e anche complementare con le argomentazioni del libro di Geoffrey Parker e della sua ampia produzione storica, quasi ci fosse stata una regia superiore mirante a completare armonicamente la complessa tematica in oggetto.

Non per nulla le opere di G. Parker sono citate nelle ricca bibliografia del libro in oggetto (ad esempio nel capitolo: Le guerre dei mercenari – The Army of Flanders and the Spanish Road 1567-1659).

Il libro, apparentemente datato, ha in realtà una freschezza e una sintesi narrativa e propedeutica coinvolgente, proponendosi al lettore in modo gradevole e insuperabile.

La prova è che, come per tutte le opere di notevole spessore e rilevanza, resiste nel tempo e nelle citazioni di altri autori di storia di riconosciuta professionalità ed autorevolezza.

 

La presentazione-introduzione al volume coglie con notevole efficacia il percorso del libro e merita di essere citato integralmente:

“ … Il Libro di Howard è un affascinante carrellata sui diversi modi che gli Europei hanno inventato per ammazzarsi, a partire dagli eroici corpo a corpo dei cavalieri medievali fino alle ipotesi di sterminio del Duemila.

E’ un affresco gigantesco che abbraccia l’ arco di un millennio e si estende nello spazio fino a comprendere le battaglie combattute nei mari e negli oceani: dalla difesa contro i Magiari e Vichinghi fino al riflusso delle Crociate, alle lotte di successione e alle guerre mercantilistiche e di religione.

Vi partecipano nobili diseredati, avventurieri, contadini affamati, conquistadores, fonditori di cannoni, fino all’ irrompere sulla scena di forze sotterranee che riusciranno a portare sui campi di battaglia masse sempre più numerose, dotate dapprima di una rudimentale struttura tecnologica, poi dell’ immenso arsenale creato dalla rivoluzione industriale.

Il “progresso” moltiplicherà in numero e potenza fucili e cannoni, creerà mitragliatrici e corazzate, costruirà una rete di ferrovie capace di trasportare  tempestivamente e a grandi distanze eserciti di centinaia di migliaia di uomini e sarà in grado di rifornirli a tempo indefinito sui fronti più lontani.

La guerra non si conclude sul campo di battaglia. La ricerca per ammodernare le armi ha immediate implicazioni nello sviluppo della tecnologia; e così la guerra e le armi coinvolgono le strutture economiche e sociali e arrivano a modificare la mentalità e gli usi dei popoli.

Con questa visione globale della storia Howard riesce a darci un racconto nuovo e appassionante, scandito da illustrazioni spesso inedite, che sono una novità dell’ edizione italiana …”.

Aggiungere altre parole sarebbe inutilmente pleonastico.

Il libro pertanto è da consigliare ai cultori di storia, agli insegnanti, agli studenti e come sempre ai lettori curiosi di approfondire aspetti che per diversi e inspiegabili motivi sono sempre stati riservati agli specialisti.

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Articolo pubblicato il 06/04/2016