Il calendario piemontese “La Memòria dël Temp” 2017

Anche quest’anno l’Editrice Il Punto – Piemonte in Bancarella presenta il suo calendario piemontese curato da Bruno Gambarotta e Michele Bonavero

Quella del calendario piemontese “La Memòria dël Temp” curato da Bruno Gambarotta e Michele Bonavero costituisce una tradizione ormai consolidata, visto che l’Editrice Il Punto – Piemonte in Bancarella lo presenta da oltre vent’anni: quest’anno lo propone con la foto di apertura che ci mostra il collocamento di una delle armille del ponte Umberto I sul Po.

Questo ponte fu costruito fra il 1903 e il 1907, in sostituzione del ponte sospeso Maria Teresa che dal 1879 era stato limitato al traffico pedonale. Le discussioni per la scelta del progetto erano durate più di vent’anni e avevano coinvolto associazioni cittadine, stampa,  popolazione.

Furono banditi tre concorsi ed esaminati più di cinquanta progetti; il 30 marzo 1903 il Consiglio comunale approvò il progetto degli ingegneri fiorentini Vincenzo Micheli ed Enrico Ristori. La posa della prima pietra ebbe luogo il 20 settembre 1903 e l’inaugurazione il 26 maggio 1907. Nel 1910 furono collocate, alle due estremità del ponte, le quattro statue allegoriche di Luigi Contratti e Giovanni Reduzzi. La struttura è formata da tre arcate in muratura di mattone con armille frontali in pietra, timpani in muratura di calcestruzzo, pile, spalle e rostri in muratura di pietra spaccata.

Molto amabile la presentazione di Bruno Gambarotta, intitolata “Un tesoro chiamato Piemonte”, che rappresenta un vero e proprio tour enogastronomico fra le eccellenze del Piemonte:

Facciamo che in Piemonte c’era una caccia al tesoro e facciamo che noi ci eravamo iscritti. Facciamo che li primo indizio ci mandava sulla piazza di Carrù dove avevano allestito un carrello di bollito misto per un pullman di gitanti. Facciamo che per uno scambio di e-mail quei gitanti erano di un club di vegetariani. Facciamo che gli organizzatori dl Carrù chiedevano a noi il favore di far fuori tutto quel carrello. Completo, di sette parti, sette contorni, quattro salse e la purea. Facciamo che a me la purea non è mai piaciuta. Facciamo che la purea la diamo ai vegetariani. Un intero carrello? Ce la faremo? Facciamo che ne mangiavamo solo metà e con l’altra facevamo cambio merce con tuo fratello che ci dava un tartufo di nove etti appena trovato. [...] 

Non sono troppi nove etti? Non ne bastano tre? No, se il tartufo lo mettevamo sulle uova al tegamino, sui tajarin, sulla fonduta e sulla carne cruda. Non ci veniva sete?

Facciamo che un altro indizio ci mandava a Barolo e lì vincevamo la gara a chi scopriva tutti i profumi del vino. Sì, facciamo che il premio era una fornitura a vita dl barolo e barbaresco. Facciamo che c’erano anche bottiglie di dolcetto di Ovada. Facciamo che un indizio ci mandava in un paese del Canavese, per trovare un forno a legna ancora caldo dopo la cottura del pane. Facciamo che qualcuno aveva dimenticato nel forno una tofeja pronta per essere mangiata. Facciamo che un altro indizio ci faceva andare nella cascina di tua nonna e che lì ci davano la chiave della cambusa dove tua nonna teneva i suoi tesori, le albarelle con il salame nel grasso, il tonno di coniglio, i peperoni nella raspa, le melanzane, gli zucchini e le tinche in carpione, i funghi sottolio, le acciughe in salsa verde, oltre al prosciutti, al lardo, alla coppa, al bross. Facciamo che bastava cosi che ero pieno. Facciamo che ti sei dimenticato i dolci. Facciamo che un ultimo indizio ci mandava a Mombaruzzo per una gara di amaretti. Facciamo che alla fine scoprivamo che il Tesoro, quello vero, é l’intero... Piemonte.

Le due citazioni comprovano che anche quest’anno il calendario piemontese “La Memòria dël Temp” persegue la sua mission di offrire sempre nuovi spunti per far rivivere un po’ di Storia del Piemonte con le fotografie d’epoca, le annotazioni e i commenti, accattivanti ma mai banali,  l’indicazione dei mesi, dei giorni della settimana, dei santi scritte in lingua piemontese, come pure una parte delle notizie e curiosità.

 

La Memòria dël Temp 2016, curato da Bruno Gambarotta e Michele Bonavero

Editrice Il Punto – Piemonte in Bancarella

Pag. 16 - Prezzo € 5,90 – in omaggio calendarietto tascabile

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Articolo pubblicato il 05/12/2016