Strage di Berlino, il Natale insanguinato dell'Occidente in balìa dei terroristi

Alla luce dei fatti di Berlino l'ìOccidente continua a fare i conti con una minaccia costante e sempre presente

Ci risiamo. Ennesimo atto terroristico nel cuore dell'Europa. Questa volta è toccato alla Germania far fronte con il problema terrorismo.

La strage ha avuto luogo presso un mercatino natalizio di Berlino, dove numerose persone erano alla ricerca di un regalo un pò diverso dal solito da donare ad amici e parenti.

Questo è l'ennesimo attacco al cuore dell'Europa e non solo.

E' l'ennesima dichiarazione di guerra fatta all'Occidente da parte del sedicente Stato Islamico che si fa beffe di regole, norme antiterrorismo e di tutte le precauzioni che il cosiddetto mondo civile si vanta di aver adottato per cercare di fronteggiare la minaccia terroristica.

E' successo a Parigi al Bataclan, sulla Promenade des Anglais a Nizza e adesso in centro a Berlino.

L'Occidente continua ad essere terreno di prova di attacchi terroristici ed è difficile poter prevenire o controllare tutto questo.

Chiunque può svegliarsi una mattina, archittettare una strage di persone per rivendicare chissà quale causa in nome di chissà quale divinità.

L'episodio di Berlino si va a sommare ad altri atti terroristici che hanno macchiato di sangue questo 2016 e che si va ad aggiungere al 2015, annata in cui il terrorismo in Europa si è manifestato con veemente violenza.

E la paura corre sui social network. Testimonianze della strage sono giunte da Facebook e da Twitter in tempo reale, documentando con crudo realismo la situazione che piano piano si andava delineando.

L'Europa, colpita per l'ennesima volta nel suo punto nevralgico che non riesce a difendere adeguatamente, aumenta la sicurezza presidiando massicciamente possibili siti che possono essere presi di mira dai terroristi.

Frau Merkel, nel frattempo, mette le mani avanti dichiarando che "sarebbe davvero difficile per tutti noi da tollerare se si confermasse che a compiere questo atto è stata una persona che ha chiesto protezione ed asilo in Germania".

Mentre il vero colpevole pare che sia ancora a piede libero, l'unica certezza rimane la revisione della politica di accoglienza che non può più essere pervasa dalle visionarie teorie del volemose bene, teoria politica che ha portato e sta portando alle più grandi disfatte che l'Occidente ricordi.

Spirano sempre più violenti venti di guerra, avvisaglie che ci ostiniamo a non voler comprendere per convincerci (o farci convincere) di vivere in tempi complicati ma pur sempre liberi.

Che tipo di significato si può dare a questa presunta democrazia se non si è neanche più liberi di circolare per le strade del centro della propria città senza incorrere nella follia omicida dell'ennesimo invasato che ha come unico obiettivo primario quello di destabilizzare l'Occidente e vederlo cadere più rovinosamente del Sacro Romano Impero?

Dobbiamo dunque continuare a mettere a repentaglio la nostra libertà e i frutti di numerose battaglie ottenute con numerosi sacrifici umani nel corso della storia in nome di questa sbandierata accoglienza dietro la quale si nascondono nella maggior parte dei casi emissari del terrore islamico?

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Articolo pubblicato il 21/12/2016