Uno strano Ferragosto si avvicina con bruschi cambiamenti atmosferici e devastazioni dovute all’acqua che manca o che abbonda di inaudita violenza. Quella stessa del vento che sradica alberi centenari colpendo in tal modo gli incolpevoli, scusate il bisticcio.

E’ la furia della natura che si ribella all’operato dell’uomo che ogni giorno produce contro di  essa danni irreparabili e non vuole capire che c’è un limite a tutto e che esiste, soprattutto, il rispetto per l’ambiente e quindi per ciò che ci circonda e ci dona la sopravvivenza.

E ad essa si preannunciano  venti ancor più devastanti, sempre di natura umana, che stanno rivelando quanto l’essere umano sia debole e ignorante distruggendo se stesso per annientare il nemico, l’avversario, colui cioè che ne sminuisce la personalità.

Ciò che sta accedendo, in pratica, al dittatore nordcoreano Ping Jon Un che sta vivendo il suo delirio di onnipotenza con migliaia di cittadini scesi in piazza a Pyongyang per manifestare sostegno agli annunci del loro leader.

Una strategia del terrore, rivolta chiaramente agli Stati Uniti di Donald Trump, che tanto vicino hanno basi pronte all’intervento armato contro il preannunciato attacco missilistico alla base statunitense delle Filippine di Guam, diretto e non solo più dimostrativo.  

Un pericolo per il mondo intero con inevitabili conseguenze a tutti i livelli, economici e militari.

Un atto spregiudicato e narcisita, penso io, che sa più di irresponsabilità piuttosto che di vera affermazione identitaria dalla quale ha già preso le distanze il Giappone, quest’ultimo memore delle devastazioni nucleari subite a Hiroshima e Nagasaky, e naturalmente la Corea del Sud.

Mentre Cina e Russia che si oppongono alle sanzioni contro Piongyang hanno chiesto, dai banchi del Consiglio di Sicurezza, l’immediata cessazione delle esercitazioni militari congiunte statunitensi/Corea del Sud e dei test nordcoreani per una mediazione politicodiplomatica che cancelli la possibilità del possibile conflitto dai risvolti catastrofici per l’umanità intera.

Ferragosto infuocato, quindi, sotto tutti i punti di vista ed irritante a causa di chi accende i roghi per poi intervenire e ricevere il “giusto compenso”: il particolare sconcertante sta nel fatto che ad appiccare l’incendio sia stato il caposquadra degli addetti all’intervento d’emergenza.

Cose italiane direbbe un qualunquista pronto a denigrare il popolo al quale indegnamente appartiene.

Ma in questo momento in cui scandali ed inefficienze delle Amministrazioni pubbliche la fanno da padrone non mi stupisco, assai dolorosamente, più di nulla e mi domando se questo continuo conflitto fra le parti politiche non sia mirato allo scontro “fisico” come ci hanno mostrato i politicanti sui banchi del Parlamento.

Anche in questo caso sarebbe devastante: ma per chi? Per il Popolo che continua a diffidare, proteggere e suffragare sempre gli stessi soggetti che oggi lo difende e domani lo affossa.

Comunque sia, buon Ferragosto a tutti Voi che leggete Civico20News ed a chi non lo fa ancora; grazie a chi mi contatta e riceve, perciò, pronta e regolare risposta.

A questo proposito, lancio un appello affinchè cresca il numero di chi ci scrive direttamente sulla posta editoriale o sulla mia per manifestare osservazioni e proposte che possono essere utili a tutti ed a noi per migliorarci.

Il mio augurio vuol essere un’anticipazione, il preannuncio di una giornata di festa che fu storicamente istituita dall’Imperatore romano Augusto, le Feriae Augusti che indicavano un periodo di riposo e festeggiamenti.

Buon Ferragosto di pace, soprattutto, e di serenità.

All’Editore ed alla Redazione mi rivolgo senza frasi di comodo che, peraltro, non rientrano nel mio stile: un abbraccio fraterno e ancora grazie per il Vostro prezioso contributo.

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Il Direttore responsabile                                    

     Massimo Calleri