Pensiero strategico od occasioni mancate?
Avete mai pensato a ET?
Non tanto alla sua bicicletta che si libra magicamente nell’aere terrestre, né a quel tenero e imprecisato “telefono casa”…, come se le frequenze dei nostri apparecchi potessero scorrazzare liberamente nello spazio profondo!
No: mettendo per un attimo da parte i discorsi scientifici sulla plausibilità di forme di vita extraterrestri, viene a volte da chiedersi che cosa penserebbe un alieno – dotato di intelligenza logica – vedendo certe negligenti storture di noi omuncoli terrestri.
Nel senso che spesso ci impegniamo davvero per farci male, in barba a qualsivoglia ragionamento utilitaristico e di profitto.
Che sia miopia, inettitudine o ideologica scelleratezza, il risultato non cambia: talvolta il buonsenso si avvia mollemente a farsi benedire, per lasciare il posto a decisioni che tutto sembrano fuorché ponderate.
Chiaro. Come sosteneva il Filosofo greco Platone nel sesto libro della Repubblica, “il bello è difficile”, perché tutte le opere grandi sono in realtà rischiose, e nessun risultato concreto o di successo piove mai come manna dal cielo.
Quindi occorrono abilità, impegno e lungimiranza. Tre concetti alla fine riassumibili in una sola parola: strategia.
Strategia che è poi pianificazione a medio e lungo termine, ovvero capacità di predire quali saranno, domani, le conseguenze delle decisioni prese oggi. Possibilmente facendo tesoro della memoria storica, ergo di quello che, positivo o negativo che sia, è già successo ieri.
E se questa riflessione vi sa un po’ di consecutio temporum, l’obiettivo è precisamente centrato.
Il metodo scientifico, lungi dal servire solo all’universo delle formule matematiche, si può applicare pari pari alla Sociologia (che è poi la Scienza dei rapporti fra le persone), sortendone risultati straordinari.
Del tipo: se ho a disposizione delle risorse materiali già operative e mi viene proposta la partecipazione a un progetto nel quale esse erano già state attivamente coinvolte, che cosa faccio?
Le impiego, analizzando ovviamente i deficit del passato e proponendo soluzioni migliorative per il futuro? Oppure le iberno, rinunciando ad affrontare un percorso senza dubbio difficile ma che potrebbe portare al bello (che è poi anche l’utile e il felice) per la collettività?
Medaglia a cinque cerchi per quanti dovessero ravvisare nel passaggio precedente un rimando a recenti (mancati) accadimenti piemontesi… Ma si sa che tutto il mondo è paese, e che viaggiare con il paraocchi rappresenta un comune difetto umano.
Infatti, come affermava un grande Scienziato-Umanista (che viveva tra le stelle tutto il giorno immaginando però concretamente come cavalcare un raggio di luce), “l’uomo intelligente risolve i problemi, l’uomo saggio li evita, l’uomo stolto li crea”.
Lo diceva Albert Einstein… che, così denunciando la mole di problematiche e di rimpianti facilmente evitabili, forse… un po’ extraterrestre lo era davvero!
SARA GARINO
Direttore Editoriale
CIVICO20NEWS
(Immagine in copertina tratta da Mi-Tomorrow)
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Articolo pubblicato il 30/06/2019