San Secondo di Pinerolo (TO) - Successo di pubblico al Castello di Miradolo per Oliviero Toscani

Domenica primo dicembre la presentazione del catalogo che accompagna la mostra, oltre cento lavori esposti alcuni per la prima volta

Domenica primo dicembre alla Fondazione Cosso avverrà un incontro con   Nicolas Ballario uno dei curatori della mostra di: “Oliviero Toscani”, che parlerà della bellezza della fotografie esposte, e commenterà la pubblicazione realizzata per  l’occasione dalla Electa - Fondazione Cosso.

L’appuntamento è prevista per le ore 16.00 ( la prenotazione è obbligatoria 0121.502761) prenotazioni@fondazionecosso.it). Ogni mostra organizzata dalla Fondazione Cosso al castello di Miradolo è un successo, questo gratifica  sia la serietà,   l‘impegno,  lo sforzo, la fatica degli organizzatori, che essi fanno per ottenere manifestazioni di successo e soprattutto di forte richiamo culturale.

Il successo è composto  anche da altri fattori come  la location, fantastica dimora, dove qualunque opera presentata trasmette al visitatore quella giusta emozione per l’interpretazione, di quanto sta per visitare. In questo periodo è di scena una grande mostra di “Oliviero Toscani”, il quale quando ha visto i suoi lavori esposti nelle sale e nel parco del castello di Miradolo non ha potuto commentare  il tutto con un simpatico:”Questo fotografo dovrebbe trovare un suo stile”.

La mostra  come dicevamo  è  il lavoro di una brillante  carriera  del  famoso fotografo italiano Oliviero Toscani,  curata da Nicolas Ballario ( nativo del saluzzese, ma residente da anni a  Roma)  con Susanna Crisanti e Roberto Galimberti. L’esposizione complessivamente annovera un centinaio di stampe manifesti e migliaia di immagini proiettate che illustrano il lavoro  di Toscani. In questa occasione vengono presentate molte  fotografie inedite, uscite per la prima volta  dal suo archivio.

Fotografare è un’attività comune e, oggi, a far la differenza è l’avere qualcosa da dire - dice Oliviero Toscani - dunque io non sono un fotografo, sono un autore. Il mio è un lavoro di riflessione, critica, partecipazione sociale, politica e artistica.  Faccio vedere punti di vista alternativi, uso la fotografia per rimettere e rimettermi in discussione, per scuotere sicurezze”.  

Il visitatore quando si affaccia  al grande parcheggio del castello  viene accolto da una serie di immagini di  simpatici asini , varcato la soglia   una serie di fotografie del progetto“Razza Umana “, gli occhi di alcune delle persone, tra le decine di migliaia che Toscani  ha fotografato nelle piazze del mondo, e poi per la prima volta in undici anni di mostre, la Fondazione Cosso porta  poi all’esterno una sezione della mostra,  dislocati nel parco (di sei ettari)  sono presenti i manifesti famosi 6x3 i più sovversivi che il mondo ha imparato a conoscere il fotografo.

Quindi si arriva alle sale interne del maniero dove trovano spaziovideoinstallazioni,  lavori giovanili,  con le più celebri campagne e i  volti nel mondo che ha incontrato Toscani e li ha immortalati con la sua  macchina fotografica.  Vi sono immagini del condannato a morte o la modella anoressica, le copie gay, o  foto che inneggiano  l’amore libero.

Agli inizi degli anni ’70 il fotografo si trasferisce a New York, dove frequenta la Factory  di Andy Warhol  e fotografa tutta la cultura underground di quegli anni. Il suo primo grande scandalo è del 1973: fotografa in primissimo piano il fondoschiena di Donna Jordan che indossa i Jeans della marca Jesus e inserisce provocatoriamente lo slogan Chi mi ama mi segua.

Il manifesto fa il giro del mondo e le polemiche infuriano come mai prima era successo per una pubblicità di moda. Il progetto espositivo di Miradolo continua  sempre con  conforti immagini di impatto sociale, fino ad arrivare  all’immagine del richiamo della mostra: l’abbraccio tra l’angioletto biondo e diavoletto  scuro  custodito e presentato  in una atmosfera solitaria divina,  illuminato da quella luce che rende il tutto in una mistica  icona.

Nella quarta di copertina del catalogo della mostra Oliviero Toscani Scrive: ”Essere creativi vuol dire non avere certezze, vuol dire fare il contrario di ciò che ogni sistema prestabilito pretende”.

Descrizione foto

Foto copertina catalogo mostra

Foto 1 Jesus jeans campagna pubblicitaria 1973 ( fotografia tratta dal catalogo della mostra)

Foto 2 Fiorucci poster natalizio 1978 (fotografia tratta  dal catalogo della mostra)

Foto 3 copertina United Colors of Benetton 1992

Foto 4 “Razze Umane”

Foto 5 United Colors of Benetton 1992

Vademecum della mostra:

Fondazione Cosso - Castello di Miradolo 16 novembre 2019- 3 maggio 2020. Orari di visita:Venerdì, sabato, domenica e lunedì ore 10.00/18.30. Tutti i giorni possibilità di visita su prenotazione per gruppi e scuole  Informazioni:0121.502761.

 

 

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Articolo pubblicato il 28/11/2019