“Le abitudini da gioco modificate dal Covid-19”, arriva il questionario del CNR di Pisa

Sabrina Molinaro, membro di spicco dell’Istituto Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, ha spiegato le motivazioni che hanno spinto l’Istituto a stilare un questionario sul gioco online. Di breve estensione, il questionario è stato richiesto da molti operatori che ogni giorno si sono battuti per le politiche di contenimento del grave disagio sociosanitario causato dal mondo dell’azzardo. L’assunto di fondo è che col Coronavirus molte delle abitudini quotidiane dei cittadini si sono modificate.

Nel mese di marzo, come ha spiegato Molinaro, sono entrate in vigore molte, stringenti limitazioni. Alcune di esse hanno riguardato più direttamente il gioco fisico. Questo ha prodotto una imminente conseguenza: un aumento del bacino del gioco online, soprattutto per poker e casinò online. Si pensi, a questo proposito, ad un punto fermo del gioco online italiano, NetBet casino live, le cui visite, quasi nel 93% dei casi, sono arrivate da dispositivi mobile nel mese di aprile.

Tornando al questionario, questo ha tanto più senso se si considera il mercato del gioco d’azzardo in Italia. Il fatturato del settore, nel 2000, era pari a 19 miliardi; nel 2019 è arrivato a 110. Il gioco online, legale dal 2011, nel 2015 rappresentava il 19% della raccolta complessiva, diventato un rotondo 33% a fine 2019. Le preoccupazioni più forti, da questo punto di vista, sono state espresse in riferimento al potenziale aumento del gioco d’azzardo illegale. Sicuramente alimentato, peraltro, dalla chiusura dei luoghi del gioco fisico. La situazione di panico generale pone la necessità di interrogarsi, anche da un punto di vista legato a possibili implicazioni sanitarie. Dunque: come sono cambiati i comportamenti di gioco nella popolazione in questo periodo di emergenza? Quali difficoltà sono emerse?

A questo proposito è intervenuta anche Simona Neri, sindaco e responsabile Anci Toscana per il contrasto al gioco d’azzardo patologico – Osservatorio Nazionale. Stando alla Neri il questionario darà il suo contributo per indagare nel profondo su un aspetto sociologico fondamentale, legato indissolubilmente all’evoluzione delle abitudini di gioco. Ma potrà anche fornire una previsione sull’andamento del comparto che, sostiene Neri, “tende a proliferare ogni volta che si propongano situazioni di crisi, come già successe nel 2008”. Insomma, questo momento storico così particolare, avrà favorito il salto di qualità definitivo del gioco online? O le abitudini e le conseguenti “migrazioni” saranno solo momentanee? Capire queste eventuali modifiche è il punto di partenza, e l’obiettivo più importante, che si è posto il questionario: “Servirà a noi Amministratori per valutare quali ulteriori politiche sociali, di supporto e prevenzione applicare, servirà al legislatore nazionale per elaborare finalmente una regolamentazione del settore” – ha concluso Neri.

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Articolo pubblicato il 16/06/2020