Salute e Valute

La causa dei mali attuali del Paese, dicono gli analisti, che guardano alla nostra economia in ginocchio, alle serrande abbassate a singhiozzo e a quelle che non riapriranno più, alle scuole chiuse e agli ospedali al collasso, è la pandemia scatenata da SARS-CoV-2, un coronavirus, cioè un virus con aspetto simile a una corona, identificato per la prima volta nell'uomo a Wuhan, in Cina, a dicembre del 2019.

Esiziale, mutante e molto contagioso, ha infettato sino ad oggi solo in Italia più di 2 milioni e 200 mila persone, ammalatesi di “COVID-19” (dove "CO" sta per corona, "VI" per virus, "D" per disease e "19" indica l'anno di comparsa), una sindrome morbosa, che arreca danni biologici, non ancora tutti codificati, anche molto gravi: sono infatti 77 mila i morti nel nostro Paese dall’inizio della pandemia, e aumentano purtroppo ogni giorno.

Questo dannato coronavirus ha costretto i nostri governanti a cercare ogni riparo reputato utile in qualche modo per contrastare e arginare i suoi devastanti effetti sociali improvvisi. Gli errori di gestione amministrativa, organizzativa e sanitaria commessi, sono oggi sotto gli occhi di tutti col senno di poi, che li considera solo in parte giustificabili, perché si riconosce come, in molti casi, chi doveva ha fatto quel che ha potuto, poco o niente avendo prima vissuto degli eventi, sconcertanti per quantità e qualità.

La scienza, che ha percorso le strade della ricerca con encomiabile e sorprendente velocità, fornisce ora l’arma letale per liquidare la causa dei nostri mali: occhio per occhio, dente per dente. A questa antica massima legislativa babilonese del Codice di Hammurabi, il nostro Medioevo ha aggiunto il detto latino: mors tua vita mea. Forse è di origine gladiatoria. Dice che uno solo può essere il vincitore e certamente questo virus maledetto, che mina il nostro avvenire, non vincerà.

Dopo un anno bisesto e funesto, senza altri eguali nella storia, adesso “il vaccino… l’arma più forte prevalendo su ignoranza e pregiudizi… e le iniziative dell’Unione Europea sono due vettori decisivi della nostra rinascita… La declinazione nazionale [Recovery fund] del Piano europeo per la ripresa [Next generation plan] deve essere concreta, efficace, rigorosa, senza disperdere risorse… Questo è tempo di costruttori… Ora dobbiamo preparare il futuro… Lo dobbiamo a noi stessi, lo dobbiamo alle giovani generazioni”. (*)

Salute e valute, dunque, è l’augurio per il 2021. Si vales, vàleo.

 

armeno.nardini@bno.eu

 

--------------------------------

(*) Dal Messaggio del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, trasmesso a reti Rai unificate alle ore 20,30 del 31.12.2020: https://www.quirinale.it/elementi/1225. Quelle tra parentesi quadre […] sono parole aggiunte dall’autore.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 09/01/2021