L'EDITORIALE DELLA DOMENICA DI CIVICO20NEWS - Massimo Calleri: la pandemica crisi di Governo

Proseguono le consultazioni con i partiti per evitare le elezioni anticipate

La tenzone politica che si combatte nei salotti dei vari palazzi e nei corridoi istituzionali dà esattamente l’immagine della sete di potere, di quel potere decisionale che deve affermare il proprio credo piuttosto che l’intendimento volto al bene comune.

Oggi come mai l’obiettivo primario è quello di poter orientare l’impiego dei fondi europei, quando e qualora arrivino, che fa gola a tutti per accrescere, per l’appunto, i consensi di coloro che sono l’unica garanzia di sopravvivenza: gli elettori.

Già, gli elettori, coloro i quali da tempo non riescono ad esprimere nella sede preposta la propria volontà.

Certamente il trascinarsi di una situazione se non altro imbarazzante davanti agli occhi della Comunità internazionale non fa bene all’immagine di una nazione che sta sopravvivendo, grazie alla sostanziale bontà e capacità del popolo, alla pandemia che pare non voler lasciare il nostro paese.

Un segnale preoccupante, anche questo, alimentato dai vari attuali “contrattempi governativi” che non accompagnano, sicuramente, verso il superamento di una crisi, sanitaria ed economica, che può degenerare.

C’è un limite a tutto, anche ai teatrini politico governativi che ormai raccolgono spettatori, virtuali, infastiditi da repliche fastidiose e quasi totalmente prive di un corollario informativo serio e privo di orientamenti indotti.

Praticamente una gran confusione che serve ad ostacolare chi sta cercando, a fatica, di ricostruire la nazione dando una sterzata necessaria e quanto mai indispensabile.

Invece si continua con le minestre riscaldate, più o meno condite con nuove essenze che di fatto non migliorano il gusto. Operazione ben congegnata da chi non vuole “alzarsi da tavola”, disposto anche al sacrificio di parte della posateria. E tutto intorno ruota una fastidiosa informazione di parte che vuole distorcere il leale confronto fra i protagonisti della contesa.

E mi riferisco soprattutto a chi gestisce e rende pubblico visivamente il contrasto di opinione togliendo la parola ai veri protagonisti o, ancor peggio, intervenendo, a sproposito, su chi sta esponendo le proprie convinzioni in maniera corretta ed equilibrata.

Prevaricazioni che offendono la libertà di espressione che rappresenta il primo e fondamentale principio della democrazia. Non vorrei essere mal interpretato: la mia è semplicemente una considerazione su ciò che avviene quotidianamente e che chiunque può constatare, qualora non abbia nulla di meglio da fare.

Certo fa “audience” trasformare i dialoghi in “bagarre”: lo storico “Processo di Biscardi” fu l’antesignano delle rubriche televisive in cui ognuno parla sull’altro, più o meno pacatamente, con il risultato che alla fine non si capisce nulla.

A questo si aggiunge “l’abilità” del conduttore che prevarica gli interlocutori, peraltro da lui stesso accreditati, violando il sacro principio della libertà di espressione.

Per fortuna in questa panoramica preoccupante e spesso devastante in cui versa la pubblica informazione c’è chi sa conservare gli equilibri per dare notizie concrete e, soprattutto, lontane da un fastidioso condizionamento editoriale.

Un “vizio”, quest'ultimo, che finora non ha misconosciuto i contrattempi di una ben architettata censura orientativa del pensiero. Chissà che un giorno, accadendo il peggio, non venga propinato, anche qui, l’ormai consolidato intercalare che recita “Ce lo chiede l’Europa!” oppure, visti gli ultimi sviluppi ed incarichi, si debba digerire il proverbio che ricorda le “nozze fatte con i …. Fichi secchi!”.

     

       Civico20News    

Il Direttore Responsabile                                   

      Massimo Calleri     

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Articolo pubblicato il 31/01/2021