Troppe ancora le certezze annunciate e la smentite confermate
Mi duole constatare, oggi più che mai, quanto sia divenuto difficile affrontare i problemi quotidiani senza incorrere in una miriade di insidie mal celate da una forma dilagante di protagonismo sotto cui si cela l’opportunismo venduto al popolo quale panacea di ogni male.
E così assistiamo alla continua nascita e sparizione di meteoriti che appartengono all’immensa galassia dei saccenti, di coloro che sanno trasmettere gioia ed angoscia con semplicità senza troppi scrupoli, senza pensare alle ripercussioni che certe affermazioni provocano in chi è già provato dalla sofferenza personale sotto tutti i punti di vista.
Periodicamente assistiamo al valzer dei colori, intesi come appartenenza alle fasce regionali di infezione e dei relativi umori delle persone coinvolte; ogni giorno ci viene somministrata a piccole dosi la speranza fatta di tamponi, vaccini e quant’altro.
Tuttavia regna l’incertezza perché sono state e sono tuttora troppe le certezze annunciate e la smentite confermate. Comunque siamo consapevoli, e la tragica situazione sanitaria ce lo ha esplicitato, che il contrasto politico ostacola spesso il cammino scientifico, l’unico che può raggiungere il traguardo sperato che è rappresentato solo ed esclusivamente dalla sconfitta del virus.
Potrebbe sembrare una generica disquisizione senza approfondimenti, ma non intendo entrare a far parte della schiera di “influencer”, come si dice da qualche tempo, che di fatto condizionano le scelte della gente comune.
E nemmeno mi ritengo tale, ma semplicemente un testimone di ciò che avviene e che trasmetto a chi mi legge nell’assoluta serenità di comunicazione mettendolo di fronte alla riflessione, dote fondamentale da cui scaturiscono le scelte migliori.
Ed ancora, potrebbe sembrare una generica panoramica su ciò che non funziona senza produrre le soluzioni: ma ciò non mi appartiene come non deve appartenere a chi osserva il dovere deontologico del giornalismo, quello sano che racconta senza indurre alla soluzione, il che mette in luce la libertà di operare senza condizionamenti editoriali.
Semplicemente, per dirla alla Macron, un "pour parler" senza particolari obiettivi se non il richiamo alla singola propria identità ed alla libertà di pensiero, sempre nel rispetto delle regole e delle disposizioni che appartengono a chi, in vera democrazia, pone la speranza e la fiducia nella ripartenza e nella rinascita sociale.
Buona domenica, Buon Tutto.
Civico20News
Il Direttore Responsabile
Massimo Calleri
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Articolo pubblicato il 02/05/2021