Opere di grandi dimensioni, alcune vengono mostrate per la prima volta al pubblico, in una mostra promossa dalla Fondazione Cassa Risparmio di Jesi a Palazzo Bisaccioni fino al 25 luglio 2021
La Fondazione Cassa Risparmio di Jesi (Ancona), con il patrocinio della Regione Marche, presenta a Palazzo Bisaccioni fino al 25 luglio 2021, ingresso libero, la mostra personale dell’artista marchigiano “Claudio Cintoli, immaginazione senza limiti 1962-1972”, curata da Daniela Ferraris e Ludovico Pratesi.
La rassegna porta in luce capolavori di un artista che le sue opere attendono un giusto riconoscimento dalla critica. In questa occasione viene indagata soprattutto la sua attività pittorica degli anni sessanta, attraverso alcuni dipinti mai esposti, come “Speed Eclisse”(1966), “La voce nell’erba”(1966) o “Flamingos”(1966-1967), tutte provenienti da collezioni private.
“L’attuale è l’occasione per approfondire – scrive nel saggio Daniela Ferraria - un aspetto dell’opera di Cintoli che, nel corso della vita, varia molto gli stili sperimentando tecniche e linguaggi diversi di un costante nomadismo che lo porta a rinnovarsisempre”.
Claudio Cintoli scomparso prematuramente nel 1978 all’età di 43 anni, è stato un artista poliedrico e sorprendente, che fuggiva dalle etichette e dalle definizioni, esplorando, tecniche e linguaggi espressivi diversi dal collage alla pittura, dalla scultura al video. La suggestiva mostra è accompagnata da un catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, con la riproduzione delle opere, e da scritti dei due curatori.
“La Fondazione Cassa Risparmio di Jesi, scrive nel saluto istituzionale il suo Presidente Ennio Figini, prosegue nell’attività, iniziata da anni, di favorire la conoscenza e l’esposizione al pubblico di artisti moderni nella loro multiforme modalità di espressione”.
Si tratta di opere di grandi dimensioni con soggetti tratti dalla pubblicità ed eseguiti in uno stile vicino alla Pop Art, che ritroviamo anche nei tredici collage dei primi anni Sessanta esposti nella mostra a Jesi. Questa sezione espositiva si propone di mettere a fuoco le tematiche e le modalità compositive elaborate dall’artista tra Roma e New York , dove ha vissuto tra il 1966-68. Un focus fondamentale per considerare il talento pittorico di Cintoli perfettamente in linea con il clima italiano ed internazionale di quel periodo.
Il successivo periodo “poverista” dell’artista è rappresentato invece da alcune sculture che caratterizzano la sua ricerca tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, come “Nodo” del 1969 (opera riportata nella copertina del catalogo), e sempre del 1969 “Chiodo fisso”. Il percorso espositivo si conclude poi con il video “Crisalide”.
Copertina libro
Foto 1 1966 “Speed Eclipse“, acrilico su tela, 249x165 cm courtesy, Eleonora Manzolini
Foto 2 1966 “La voce dell’erba” acrilico su tela,207x165 cm Roma collezione privata
Foto 3 1966-1967 “Flamingos”acrilico su tela 151x260 cm collezione Virna Lisi (Pieralisi)
Le fotografie sono tratte dal catalogo della mostra
Vademecum della mostra:
La mostra sarà visitabile, ad ingresso libero dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13.00 e dalle 15,30 alle 19,30.. Il sabato e la domenica visitabile solo con prenotazione on line o telefonica (almeno un giorno prima) recapiti info@fondazionecrj.it oppure 0731/207523
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Articolo pubblicato il 26/05/2021