Il Tar del Lazio ha dichiarato illegittimi i DPCM del governo Conte - La vicenda giudiziaria dell'obbligo delle mascherine a scuola - Adesso tutti potranno chiederne i danni.

Il Tar del Lazio ha dichiarato illegittimi i DPCM del governo Conte: la sentenza ha origine dal ricorso presentato dai genitori di una bambina che frequentava la scuola primaria. La coppia si è opposta all’obbligo di far indossare la mascherina alla figlia.

La vicenda giudiziaria delle mascherine a scuola.

DPCM che hanno introdotto l’obbligo di mascherina a scuola per i bambini sotto i 12 anni sono illegittimi (https://avvocatoalbertorizzo.it/le-mascherine-al-teatro-della-informazione/).

La prima sezione del Tar del Lazio, Presidente Antonino Savo Amodio, ha dichiarato illegittimi, ai soli fini risarcitori, i due decreti emanati quando Presidente del Consiglio era Giuseppe Conte, rispettivamente del 3 dicembre 2020 e del 14 gennaio 2021, i quali avevano introdotto l'obbligo delle mascherine a scuola per i bambini con età inferiore ai 12 anni.

La vicenda giudiziaria nasce dal ricorso presentato da una coppia di genitori di una minorenne: la ragazza seguiva la scuola primaria nel periodo in cui è stata introdotta questa imposizione agli studenti.

Il ruolo degli Avvocati Linda Corrias e Francesco Scifo

La coppia dei genitori, assistita dagli Avvocati Linda Corrias e Francesco Scifo (https://www.youtube.com/watch?v=AmxbR8rQzFg&feature=youtu.be), lamentava la imposizione dell'obbligo, per i bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, di indossare la mascherina per tutto il tempo delle lezioni in “presenza”.

Secondo la coppia, si evidenzia nel ricorso, l'imposizione era “sia immotivata sia viziata da difetto di istruttoria in quanto adottata in contrasto con le indicazioni fornite dal Comitato tecnico scientifico e dall'Organizzazione mondiale della Sanità, senza fornire alcun supporto a sostegno di tale determinazione”.

Inoltre, i ricorrenti hanno lamentato la circostanza che "non sia stata adottata alcuna misura al fine di garantire che un minore possa essere esonerato dall'uso della mascherina in classe".

La richiesta di risarcimento danni per le mascherine a scuola.

“Una conseguenza dell’importante sentenza è che adesso tutti gli italiani potranno chiedere il risarcimento dei danni nei confronti non soltanto del governo, ma anche dei loro diretti responsabili, per tutti i minori costretti ad usare la mascherina ininterrottamente a scuola, senza eccezioni, anche durante le ore di educazione fisica”.

Così l'Avvocato Laura Mana di Savigliano, intervenuta nel processo amministrativo con un articolato ricorso ad adiuvandum, nel commento alla sentenza del Tar Lazio, insieme alla Collega Monica Seri.

“Il Tar non si è pronunciato sul DPCM del 2 marzo scorso, cioè quello del governo Draghi - afferma il legale - ma noi chiederemo il risarcimento direttamente alla Presidenza del Consiglio, così come al Ministero della Salute e dell'Istruzione".

Tutto da decidere, invece, sul quantum da richiedere.

"Verrà utilizzato l'articolo 28 della Costituzione. Si potrà chiedere un risarcimento a seconda della persona interessata. Nel caso in questione, la minore ha subito danni psicologici dovuti all'imposizione della mascherina. Lei era perfettamente sana e si è sentita discriminata perché era stata esentata dall'uso della mascherina dopo quattro appelli cautelari vinti dal team difensivo al Consiglio di Stato. Ogni italiano – concludono i Legali Corrias e Scifo - deve contestare questa imposizione, rappresentata da un abuso inaudito commesso da parte delle Autorità pubbliche”.

 

                                                                                                                                                                                    - Avvocato ALBERTO RIZZO -

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 11/08/2021