Che fine hanno fatto quelle larghe strisce bianche che furono battezzate “scie chimiche”?
30 novembre 2021 color rosso ossido di ferro fin dalla parte opposta del tramonto

Valutazione di un fenomeno che ha prodotto zuffe verbali, prove e smentite, scomparso da tempo, fino a oggi…

Siamo sempre più soggetti a intrusioni mediatiche che ci confondono

Partendo dal presupposto che nella storia le cospirazioni, da Giulio Cesare in poi, ci sono sempre state, forse non guasta riaccendere un faro su un argomento che ha infervorato gli umori fino a poco tempo fa. Certe dispute sopra le righe, provenivano perlopiù da esaltati della tastiera con poche idee in testa, ma molto confuse, di entrambe le parti.

È un’affermazione a ragion veduta, poiché in molti casi, gli estremismi che si innescano sui social fanno audience e comodo alle agenzie di target market che, basandosi su algoritmi, non solo valutano, ma manipolano le menti dei più “disponibili” con false notizie che andranno ad alimentare la marea di “mi piace”, che sono linfa per il marketing e $ a palate.

Storicamente le teorie del complotto sono legate a pregiudizi e propaganda che, attizzando alcune masse popolari, hanno giustificato eventi anche estremi, quali attentati, guerre e genocidi. Tutto questo ha fatto sempre il comodo di qualcuno ed è difficile capire da che parte sta la verità e dove l’antitesi. Forse le cose si vedono meglio in acque calme e a distanza di tempo.

Quel fenomeno quasi scomparso da due anni (in Piemonte)

Doverosa premessa a una domanda diretta: le cosiddette “scie chimiche” che fine hanno fatto? È una domanda lecita, sia teorica che di fatto, nata dal dubbio e da una consapevole valutazione tra logica ed esperienza oggettiva, che si basa su molti dati meritevoli di una moderata dialettica.

Bellissime nuvole a fine settembre, niente di "strano" all'orizzonte da molto tempo  ormai.

Occorre rimarcare che, ancora oggi le cosiddette “scie chimiche”, sono inserite in un vago pacchetto di fake news, proprio da agenzie che valutano pseudo bufale e pseudo verità (rintracciabili su Internet), diverse per parametri di affidabilità. Alcune deridono e abbinano le scie chimiche ai “terrapiattisti”, quintessenza di ogni assurdità. Le differenze invece sono tantissime e non è detto che la nostra salute ne sia esentata.

Quei rapidi fenomeni di striature che modificavano la luminosità e la profondità dei cieli, la forma delle nuvole e persino il “sapore dell’aria”, evidenti a quelle persone dedite all’osservazione, senza per questo essere “complottisti”, sembravano scomparsi fino a oggi, perlomeno nei cieli del Piemonte. Dunque, per logica argomentata, o semplice deduzione, in passato c’erano.

Erano evidenti a persone di una certa età e a stimati viticoltori delle Langhe che, senza faziosità né interesse, ma con spontaneità, mi confermarono di non avere nella memoria di una vita, quelle nuvole lattescenti, prolungate e spesse che accorciavano il cielo. Questo da interviste e dichiarazioni raccolte in quell’arco di tempo dal 2007 al 2018, durante il quale ho monitorato il fenomeno insieme a giornalisti piemontesi e liguri, mossi da interesse visivo e valutativo, non da un esasperato complottismo senza arte né parte, ma solo eco di se stesso.

Nel 2010,periodo in cui ero sovente ad Alba, ebbi un incontro-confronto con un colonnello degli Alpini in pensione, ex Meteomont, amico di vecchia data, colpito da quegli indefiniti incroci lattescenti, sui quali mi chiese di scrivere un articolo. Quello fu un periodo di floridi, pacati confronti e corposi contraddittori svolti in alcuni incontri organizzati a tema da iniziative culturali e scientifiche.

In molti casi, l’anomalia non era negata poiché evidente all’occhio tra le larghe colline delle Langhe, anche a persone non particolarmente interessate. Le propaggini diafane, sbeffeggiate dai cacciatori di streghe e confuse con le scie di condensa da altri uomini di scienza, per plurima conferma ottica, si vedevano chiaramente, quindi c’erano e basta. Cosa fossero veramente è un'altra cosa e resta tuttora un mistero scomparso dei cieli della regione, fino al pomeriggio del 30 novembre 2021.

Quando le azioni di interventi sul clima erano dichiarate

La manipolazione dell’umidità attraverso l’irrorazione del cielo con ossidi di metalli, particelle leganti e minuscoli cristalli, risale ad un esperimento militare americano degli anni 20, atto a formare una coltre nuvolosa per occultare una flotta di navi da guerra. Esperimento poi perfezionato a scopi meteorologici e nel 2007, descritto più volte sul Sole 24 Ore, anche come protezione contro i raggi ultravioletti, più aggressivi causa riduzione della ozonosfera. Molto nota poi una notizia del Tg2 che descriveva come i russi avessero modificato il clima per garantire una parata militare senza pioggia sulla Piazza Rossa.

Dunque, fino al 2007, quelle operazioni erano diffuse e pubblicate da autorevoli testate, e qualcosa di chimico di certo lo spargevano a cielo aperto. Che i più diffidenti ammettano almeno che le combustioni del cherosene dei reattori oltre al vapore acqueo sputano molta CO2 che resta in quota e tante altre porcherie che vado a cadere chissà dove.  

Da quelle prime ammissioni che parevano conquiste, in seguito ssi è passati al silenzio e la negazione ha alzato la voce. È questo il più grande mistero che già in tempi non sospetti diede origine a molte iniziative spontanee da parte dei giornali locali di mezza Italia che chiedevano spiegazioni su quella fitta rete di scie mai rilevata  prima di allora. Richieste puntualmente disattese. 

L’opinione personale forse qui conta poco, ma avendo osservato per anni l’evidente esistenza di un qualcosa di insolito, che ha allarmato molti, ma che è stato zittito, deriso e ghettizzato, allora sostengo che un pensiero in più senza alcun interesse se non quello di ruotare lo sguardo intorno a noi, girando la testa come un bullone, e poi cercare qualche razionale anomalia, non ha mai fatto male a nessuno. Le più grandi scoperte scientifiche sono tutte nate così, dal lampadario che gira di Galileo Galilei, alla mela che cade di Isaac Newton. E guarda caso, c’è sempre stato qualcuno che ha smentito di brutto.

Dunque, se veramente sono state sganciate nanoparticelle metalliche, sono arrivate al suolo? Le abbiamo respirate? Sono in circolo nel nostro corpo? Sono solo ipotesi, ma sono aumentati i dolori e le lesioni alle articolazioni, ai tendini di atleti e semplici persone; l’apparato digerente è sempre più soggetto a disfunzioni. Lo dicono le statistiche, lo conferma la pubblicità degli anti dolorifici e dei regolatori del tratto intestinale… Idee che nascono pensando, guardando il mondo come gira e se ne va, tra una nuova variante del virus e il cielo nuovamente a strisce…

 30 novembre pomeriggio. Aerei che incrociano con rotte insolite. Poco dopo  il cielo diventa bianco. 

30 novembre 2021, pomeriggio. Di nuovo il dubbio tra le nuvole  quando  non ci si pensava quasi più.

Ebbene sì, a questo punto sarebbe logico arricchire l'articolo con una cospicua documentazione fotografica, che tra l'altro esiste, ma un saggio detto recita: chi vede non ha bisogno di prove, e a chi non vuol vedere, nessuna prova basterà mai. Dunque il miglior invito è quello di lasciarsi andare ad una libera riflessione, basandosi sui propri livelli di interesse, poiché l'argomento è a disposizione degli occhi di tutti  e alle loro attitudini ai processi di elaborazione, in qualunque  direzione siano diretti. La negazione a prescindere è una forma di pregiudizio, quel cielo sulle nostre teste è patrimonio di tutti, non ha confini, eppure è coinvolto in molti interessi dei singoli Stati.

Oggi, 30 novembre, bellissima giornata spazzolata dai venti di tramontana, in poche ore, attraversata da pittorici, visibili velivoli, ha cambiato colore, riaprendo il caso di vecchie domande. Infine, anche quel “rosso ossido di ferro” dell’odierno calare della sera non si vedeva più da tanto tempo….Dove sono stati finora?

30 novembre.In poco tempo le scie bianche si allargano ovunque, è una rapida metamorfosi

E tutti quelli che ne sorridono e tagliano corto con la storia dei complottisti, di tanto in tanto mettano fuori di casa il naso e guardino all’insù per qualche minuto. Allargare gli orizzonti e scoprire un dato di fatto, in genere non ha nessuna controindicazione.

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Articolo pubblicato il 01/12/2021