Parlamento europeo, Roberta Metsola eletta presidente

La candidata del Ppe ha ottenuto 458 voti e succede al politico italiano recentemente scomparso. Eletta nel giorno del compleanno

Roberta Metsola, candidata maltese del Ppe, è stata eletta presidente del Parlamento europeo. L’eurodeputata ha ottenuto 458 preferenze su 690 votanti, le schede bianche e nulle sono state 74, i voti espressi sono stati 617. La candidata dei Verdi, la svedese Alice Kuhnke, ha ottenuto 101 voti, mentre quella de La Sinistra, la spagnola Sira Rego, 57.

Eletta nel giorno del suo compleanno, Metsola è il più giovane presidente Ue. Nata il 18 gennaio 1979 a San Giuliano, Malta, ha compiuto 43 anni ieri. Un lungo applauso dell'emiciclo ha suggellato l'annuncio dell'elezione di Metsola, accolta con sorrisi e strette di mano già prima dei risultati ufficiali delle votazioni.

La neo presidente incassa 113 voti in più rispetto al suo predecessore Sassoli che fu eletto al secondo turno. A favore della maltese, infatti, hanno annunciato il proprio voto favorevole la Lega e il gruppo Ecr. Gli  eurodeputati dopo la sua elezione hanno cantato “Happy Birthday”. 

Roberta Metsola è la terza presidente donna del Parlamento europeo, preceduta da  (Simone Veil 1979-1982; Nicole Fontaine 1999-2002) ed è la prima proveniente da un Paese europeo piccolissimo come Malta.

Poco prima del voto, La Lega al Parlamento Europeo ha diffuso un comunicato a sostegno della candidata di Roberta Metsola per la carica di presidente del Parlamento Europeo.

“La Lega appoggerà la candidatura della candidata Metsola, della quale apprezziamo la sensibilità e le posizioni dimostrate nel tempo su temi importanti quali contrasto all’immigrazione clandestina e difesa dei valori della famiglia. Non possiamo permettere che ai vertici del Parlamento Europeo possano sedere rappresentanti delle forze illiberali dell’estrema sinistra e promotori delle follie verdi. Massimo impegno anche nel sostenere la leghista Mara Bizzotto, candidata del gruppo Id alla carica di vice presidente. Auspichiamo un cambio di passo nelle istituzioni europee, verso un maggiore rispetto delle regole democratiche e delle scelte degli elettori, con una maggiore rappresentanza di tutte le forze politiche”, afferma il capo delegazione Marco Campomenosi.

La neo presidente, tra le prime dichiarazioni, così si è espressa: “ La mia generazione non vede né vecchia né nuova Europa. Siamo i primi della generazione Erasmus generazione, dell’ultima generazione Walesa e della generazione Havel. Capiamo che la parità di opportunità è diversa dal rendere tutti uguali. Celebriamo le differenze in Europa – perché sappiamo che è ciò che ci rende più forti. Ciò che ci rende unici. Ciò che ci rende europei”, ha detto Metsola.

“Sappiamo che se le persone vogliono guardare con fiducia all’Europa, dobbiamo far scoppiare la bolla di Strasburgo e Bruxelles per portare l’Europa, i suoi ideali e le sue decisioni alle persone in diverse città e villaggi in tutta Europa”, ha aggiunto.

“La nostra casa è importante, ha ribadito Roberta Metsola . È importante per i nostri giudici sotto attacco, per i leader sanitari sotto attacco pressione; a ogni donna della nostra Unione che ancora lotta per i suoi diritti; ai vulnerabili; agli oppressi e agli abusati. È importante per coloro che sono costretti a fuggire da calamità naturali; per le famiglie delle persone uccise negli attacchi terroristici; per le nostre forze armate e per le forze dell’ordine in servizio ai sensi condizioni difficili; per chi cerca protezione; per i nostri agricoltori, le ong e gli imprenditori”, ha detto ancora la neopresidente che poi ha continuato: La nostra casa “conta per le nostre comunità Lgbtiq; a coloro che sono ancora discriminati a causa della loro religione, colore della pelle o identità di genere; a tutti coloro che credono nella promessa dell’Europa.

Quest’Aula è importante e quando le persone si rivolgono a noi per difendere i nostri valori, troveranno in noi un alleato”.

In passato alcuni esponenti di sinistra l’avevano criticata per le sue posizioni antiabortiste. Tematica ripresa dalla neo presidente al momento del suo insediamento.

“Le mie posizioni sull'aborto saranno quelle del Parlamento europeo che ora rappresento. Le promuoverò all'interno e all'esterno di questa Camera".

Lo sottolinea la neopresidente del Parlamento Ue Roberta Metsola in conferenza stampa. Le sue posizioni sull'aborto sono considerate dal centro-sinistra europeo troppo conservatrici e, in passato, Metsola ha spesso difeso il suo Paese, Malta, affinché mantenesse una sua autonomia nella posizione anti-abortista di La Valletta, un unicum nell'Unione.

I voti del passato "facevano riferimento a posizioni di carattere nazionale. Io non voterò più su temi come l'aborto", sottolinea Metsola ribadendo che il parlamento Ue "ha sempre detto che voleva che questi diritti dovessero essere meglio protetti. Questa è la posizione dell'aula, e io mi impegno nei confronti di tutti riguardo".

Tra le prime dichiarazioni giunta dall’Italia, quelle del Presidente della Repubblica Mattarella e di Mariastella Gelmini

"L'Italia guarda con immutata fiducia al ruolo centrale, insostituibile, che l'Assemblea di Strasburgo svolge nel processo di integrazione continentale. Apice del dibattito politico europeo, sotto la sua guida il parlamento - ne sono certo - continuerà ad adoperarsi affinché i più alti ideali comuni trovino concrete applicazioni al servizio dei cittadini della Ue. In questo spirito, e nel ricordo del compianto Presidente Sassoli, le rinnovo cordiali felicitazioni e le porgo i miei auguri di buon compleanno". 

Lo scrive il Presidente Sergio Mattarella in un messaggio inviato alla Presidente del Parlamento Europeo, Metsola.

Congratulazioni a Roberta Metsola, importante esponente del Ppe, eletta presidente del Parlamento europeo. Un’altra donna alla guida di un’istituzione Ue. Una personalità di grande qualità pronta per questa grande sfida. Auguri di cuore e buon lavoro”. Lo scrive Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie.

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Articolo pubblicato il 19/01/2022