I Memi. L’essenza dei virus mentali.

Come farti pensare con le idee di altri e convincerti che siano tue. Episodio 1

Il nostro cervello è stupendo. Funziona magnificamente. Per condurre a buon fine tutte le operazioni alle quali è sottoposto ogni secondo di ogni giornata, ha la necessità di una accurata organizzazione. Nello svolgere l’organizzazione delle attività, ha scelto, nel tempo, la via del risparmio energetico. Mica può consumare tutta l’energia lui! Anche il resto del corpo ne ha bisogno.

Quindi, per aderire al risparmio, utilizza la semplicità. Ecco la prima arma utilizzata dai produttori di memi.Idee replicanti e virali ad alto impatto di diffusione. Per cui, la prima regola da seguire è: essere semplici. Facili. Immediati. Sapendo questo, e il fatto di quanto il cervello abbia costantemente bisogno di dare un senso a ciò che fa, la prima cosa da fare per manipolare una persona è inviare messaggi contraddittori. Facili. Chiari. Ma contraddittori.

Il meccanismo conosciuto come: mancanza di certezze, viene creato proprio per inoculare, un concetto chiave nel marasma della contraddizione dalla quale la mente vuole fuggire. Questa situazione di incertezza crea uno stato di sofferenza. Diviene insopportabile. Più persiste, più si cerca una soluzione. Ed ecco arrivare il comunicatore di turno.
Gli basta, in modo semplice e chiaro, dare una soluzione, rappresentata da un’idea, che abbia in sé la cura, l’antidoto, a questa sofferenza mentale percepita.

Quando questa idea arriva diviene nostra. La sofferenza è passata. Per pochi secondi subiamo una scarica di endorfine di piacere le quali ci donano una sensazione molto bella. Di calma. La soluzione o l’idea può essere qualsiasi cosa. Per la mente e il cervello basta che sia attuabile, facilmente comprensibile, immediatamente fruibile.

Come si fa.

Scenario inventato, paradossale, altamente improbabile che avvenga, per spiegare con un esempio il concetto.

Notizia: “scoperto l’ossido di idrogeno nell’acqua. Sarà utile, o porterà danni alla salute?”
Nei giorni successivi si rincorreranno notizie e informazioni contraddittorie. Ci sarà chi dirà: “basta bollire  l’acqua prima di berla e tutto si risolve”. Chi dirà: “bollendo l’acqua si uccidono le sostanze benefiche in essa contenute”. Chi dirà: “bisogna eliminare l’ossido di idrogeno”. A quel punto l’ossido di idrogeno diviene il focus di ogni comunicazione. Lui è causa delle piogge acide. Lui corrode le infrastrutture. Molti si chiederanno come si fa ad eliminare l’ossido di idrogeno dall’acqua.

Altri giorni di notizie contrastanti riguardo alla sua eliminazione. Questo teatrino perdurerà per qualche tempo. Poi, ecco l’idea in grado di porre fine a tutto. Notizia: “filtrando l’acqua si evita all’ossido di idrogeno di essere letale e pericolo alla salute”. Chiunque si sentirà in dovere di aderire all’invito. In tantissimi compreranno filtri per l’acqua.

E se viene posta la domanda perché lo fa, verrà risposto perché pensa alla sua salute e, aldilà di quanto viene detto, ha deciso di comprare il filtro con convinzione.

Ora chiedo a chi legge: anche tu lo compreresti? Rispondi con serenità. Prenditi qualche secondo prima di proseguire con la lettura. In questo tempo rispondi alla domanda: lo compreresti? Diamine! E' ossido di idrogeno!! 

Pausa. 

Forse lo saprai e l’avrai capito, l’ossido di idrogeno è il nome scientifico dell’acqua. Hanno accusato l'acqua di essere acqua per spingere le persone a comprare filtri.
Che ci siano state persone cadute preda del tranello oppure no, è indifferente.

Le regole spiegate in questo primo incontro, per manipolare le persone sono queste: creare confusione, mantenerla, dare una soluzione facile e immediatamente fruibile.  E il gioco è fatto.

Come si fa a difendersi?

Se ci si trova in stato di confusione fai domande in modo da chiarire cosa sta accadendo, in questo caso chiedersi cosa è l'ossido di idrogeno, dove si trova e perchè ora è diventato così impellente parlarne. Secondo tieni sempre a mente che tu puoi pensare con la tua testa; puoi avere dubbi.

Concludo con uno dei versi aurici di Pitagora: "Ciò che inoltre ora ti dirò, in tutto osservalo: che nessuno, con parole o con atti, ti porti a dire o a fare cosa che per te non sia il meglio".  

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Articolo pubblicato il 05/03/2022