GRANDI SPERANZE - Il titolo dell’incontro tenutosi nel capoluogo ligure sabato 4 giugno, alle ore 11, in Piazza Matteotti

Uniti per la Costituzione: ripartiamo da Genova, di Alessandra Gasparini

“Ripartire da Genova” è il titolo dell’incontro tenutosi nel capoluogo ligure sabato 4 giugno, alle ore 11, in Piazza Matteotti. In questa importante occasione sono intervenuti rappresentanti delle formazioni a sostegno di Mattia Crucioli, candidato sindaco nelle elezioni comunali che si terranno il 12 giugno, per l’elezione di Sindaco, Consiglio comunale, Presidente del Municipio e Consiglio municipale.

Mattia Crucioli, segretario di Alternativa, senatore, avvocato amministrativista, ha 46 anni e vive da sempre a Genova con la moglie e i figli. Si è occupato di aree marine protette, di diritto comunitario e dei trasporti, ha svolto attività di funzionario presso l’Autorità portuale di Trieste. È stato assistente di Diritto Internazionale e Comunitario presso l’Università di Udine. È da anni consulente in materia di Diritto Amministrativo alla Città Metropolitana di Genova. E tanto altro (rimando chi volesse approfondire al suo sito: www.mattiacrucioli.it). Inoltre Crucioli si è sempre occupato di questioni ambientali, fornendo assistenza ad associazioni ambientaliste cittadine in numerose importanti occasioni.

Noi, esponenti del gruppo “Fissando in volto il gelo-poeti contro il green pass” lo abbiamo conosciuto sui social all’epoca delle proteste dei portuali, si spostava instancabilmente da Genova a Trieste, per fornire a tutti in diretta informazioni su quanto realmente accadeva. Lo abbiamo visto poi affrontare con estremo equilibrio e dignità, senza mai alzare la voce ma desideroso di spiegare le idee del suo gruppo, interviste da parte di presentatori/presentatrici aggressivi/e e poco disponibili a lasciarlo parlare, a volte attaccandolo anche in modo molto offensivo, durante programmi Rai e Mediaset, mai in prima serata. Lo abbiamo seguito in Parlamento, a sostegno della lotta per la salvaguardia dei diritti costituzionali, fermamente schierato contro il green pass e gli obblighi vaccinali, e ultimamente contro l’invio di armi in Ucraina, preoccupato e non disposto ad appoggiare provvedimenti economici atti a colpire i ceti dipendenti ma anche la piccola e media impresa a favore delle multinazionali. Lo abbiamo infine apprezzato nei numerosi interventi e incontri con la cittadinanza genovese, desideroso di accogliere suggerimenti e sollecitazioni.

Tra i 40 aspiranti consiglieri della lista Crucioli 16 sono stati scelti attraverso assemblee in cui si poteva stabilire pubblicamente chi tra i presenti potere candidare. In nome della trasparenza e del coinvolgimento attivo dei cittadini alla vita della loro “polis”.

Tra i candidati la più giovane ha vent’anni, si chiama Francesca Gropplero, è una cameriera in condizione di precariato. Candidato è pure Leonardo Sinigaglia, studente universitario ventiduenne, tra i fondatori di Libera Piazza Genova. Interviene al termine dell’incontro, portando una voce giovane e determinata nell’impegno politico a difesa dei diritti e dei principi costituzionali. I genovesi lo conoscono, poiché attivo quasi ogni sabato nelle piazze della città. Ma il primo della lista è Gianmarco Veruggio, ricercatore del CNR, noto studioso di robotica. Questo anche per smentire le voci dell’opposizione, che accusano Alternativa di opporsi al progresso scientifico e tecnologico.

Il punto fondamentale del progetto è l’iniziativa di collaborazione e sostegno reciproco all’attività elettorale e parlamentare, presa da ALTERNATIVA assieme ad altri quattro partiti: ANCORA ITALIA, rappresentata il 4 giugno dal coordinatore della regione Lombardia Luciano Tovaglieri; il PARTITO COMUNISTA, con il segretario Marco Rizzo; RICONQUISTARE L’ITALIA, con Davide Visigalli; ITALEXIT, con Fabio Montorro. Funge da moderatore Yuri Pastore Corrado.

Arriviamo poco prima dell’inizio, con noi attende in una zona ombreggiata della bella piazza il giornalista e deputato Pino Cabras, Presidente di Alternativa, a cui con Paolo Gera, tra i fondatori di “Poeti contro il green pass”, ci avviciniamo per comunicargli la nostra stima e l’esistenza del nostro gruppo di intellettuali e artisti che stanno operando in conformità con la linea politica di “Uniti per la Costituzione”.

Giunge dopo poco Mattia Crucioli: è una persona semplice e cordiale, gli stringo la mano e lo ringrazio per la speranza nel futuro che assieme agli altri gruppi sta cercando di trasmettere ai genovesi e agli italiani.

Le comunali di Genova costituiscono un banco di prova per questo raggruppamento politico; un esito favorevole delle elezioni potrebbe avere ripercussioni significative a livello nazionale, e comunque espandere questa esperienza ad altre città e regioni.

Riporto ora solo alcuni dei principali passaggi dell’incontro.

Dall’intervento di Pino Cabras:

Ovunque stiamo costruendo un tentativo di raccogliere non solo le forze del dissenso, ma anche delle soluzioni ai grandi problemi dell’Italia. Vogliamo cercare di ricostruire dopo una devastazione dell’Italia che parte da lontano. Draghi è stato autobiografia di una nazione in declino negli ultimi trent’anni. Questo è il grave problema da risolvere, ciascun gruppo secondo la propria specifica sensibilità, ma assieme. Dobbiamo reagire alle politiche di divisione, di solitudine, di impoverimento di tanti cittadini, che sono state create con determinazione crescente da un governo che non gode del consenso dei cittadini. Quest’ultima è una certezza: si governa CONTRO il consenso dei cittadini, che in particolare NON VOGLIONO IL COINVOLGIMENTO NELLA GUERRA, consapevoli dell’enorme potenziale distruttivo che coinvolgerebbe e coinvolgerà l’intera Europa. Gli individui, le comunità, NON SONO SACRIFICABILI. Le città devono difendere il loro diritto di essere luoghi in cui contano LE PERSONE e IL LAVORO. Draghi ha scelto di sacrificare i cittadini, al servizio di un progetto che li renda schiavi, asserviti ai desideri delle multinazionali. Bisogna essere uniti per difendere la nostra Costituzione che fonda la nostra dignità sul lavoro. Opporsi a un governo che cerca di attuare una PRIVATIZZAZIONE mai vista prima di tutti i servizi pubblici locali. Con grave minaccia per ciascuno di noi. Ma la minaccia più grave è quella della GUERRA. Persino l’Interpol afferma che la fornitura d’armi in Ucraina sta creando le condizioni per un MERCATO D’ARMI mai visto prima, con la possibilità che si formi una rete terroristica nuova, una sorta di Isis nel cuore dell’Europa…

Dall’intervento di Marco Rizzo (Rai Tre lo aveva intervistato poco prima):

L’intervista della Rai era attentissima a cercare di cogliere da me le previsioni sul risultato elettorale di Mattia Crucioli. Ho provato a spiegare che il nostro obiettivo non è entrare a tutti costi nelle istituzioni, vogliamo andare oltre il simbolo della sedia, vogliamo cambiare il paese. La politica italiana non conta oggi più nulla. Il ritornello che sentiamo ripetere da anni è “Bisogna vedere cosa dicono a Bruxelles”. NOI VOGLIAMO RIPRENDERE IN MANO IL DESTINO DEL NOSTRO PAESE. Questo è il progetto. Occuparci degli operai, dei lavoratori dipendenti nei settori pubblico e privato, degli artigiani e commercianti, dei piccoli imprenditori, tutte professioni oggi schiacciate verso il basso dal PROCESSO DI GLOBALIZZAZIONE CAPITALISTICO. Questa UNITÀ deve essere, prima che politica, SOCIALE.

Il pubblico, attentissimo, manifesta su questi argomenti il massimo consenso, applaudendo ripetutamente.

Riprendo con Rizzo:

Altro tema fondamentale e urgente è quello della PACE. Il nostro paese è, non formalmente, ma sostanzialmente in guerra. Con le sanzioni, con le armi inviate. Parlano di armi “difensive” e di armi invece “offensive”. Ma qual è la differenza? È incomprensibile. Si vuole arrivare dove? L’unica certezza è che si arriverà al disastro economico del nostro paese. Non si tratta solo dell’aumento delle bollette di luce e gas, a cui già stiamo assistendo, ma della FALCIDIA DI PICCOLE E MEDIE IMPRESE, con la prospettiva di MILIONI DI LICENZIATI che non sapranno come arrivare a fine mese. Vogliamo dunque un’ITALIA INDIPENDENTE, NEUTRALE, fuori dall’Europa, fuori dalla Nato. Che possa intrattenere rapporti commerciali in più direzioni, non solo con paesi europei e Stati Uniti ma anche con Russia, Cina, India, Iran… Con tutti e in modo strategico.

Intervento conclusivo di Mattia Crucioli:

Il 12 giugno sarà solo l’inizio di un percorso. Parliamone con gli altri, quei tanti che pensano di astenersi, avendo perso ogni fiducia nella politica, non stanchiamoci di diffondere la voce. Allora forse riusciremo a partire col piede giusto.

Vogliamo dare un SEGNALE DI UNITÀ, riunendo forze di opposizione che hanno differenze tra di loro ma hanno deciso di agire unitariamente, di fare prevalere gli obiettivi comuni. NON È SCONTATO! Uniti nella volontà di far cambiare rotta all’Italia.

I media impongono un unico punto di vista sulla guerra. In Parlamento si vede uno stato che si benda gli occhi, in assetto di guerra. La parola d’ordine è RESISTENZA.

Siamo noi, siete voi, L’AVANGUARDIA. Creiamo l’onda di arresto, gridiamo stop. Siamo noi, possiamo farlo. Oppure, non ci sarà più spazio per la democrazia.

Conclude ricordando la favola africana del colibrì che, durante un grave incendio nella foresta, porta nel becco la sua goccia d’acqua. Cosa credi di fare? Gli dicono schernendolo gli altri animali. La mia parte, risponde. “Fatela tutti!” conclude Crucioli.

Buona fortuna a Mattia e a tutti gli altri. Buona fortuna a noi. Anzi, buona resistenza!

 

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Articolo pubblicato il 10/06/2022