Torino “A tutta Freisa”!

Un pomeriggio alla Villa della Regina per il rilancio di uno dei più antichi vitigni piemontesi.

Lunedì 11 luglio, nella splendida dimora storica della Villa della Regina, si è tenuta la presentazione del progetto promosso dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte in sinergia con i Consorzi di tutela e delle Enoteche regionali, volto alla valorizzazione dei prodotti vitivinicoli tradizionali piemontesi meno noti.

Protagonista assoluta della giornata è la Freisa, eletto vitigno dell’anno 2022, diffuso in quella “terra di mezzo” che abbraccia e unisce una vasta area piemontese tra la collina torinese, il chierese, l’astigiano, il Monferrato, il tortonese e il pinerolese.

Il luogo scelto non poteva essere più consono ad ospitare questa iniziativa: la sontuosa residenza seicentesca di campagna con tanto di vigneti, fatta costruire dal Cardinal Maurizio, in seguito diventata uno dei luoghi di “loisir” preferiti dalle sovrane regnanti a partire da Ludovica di Savoia, moglie del cardinale, ad Anna Maria d’Orléans e soprattutto alla Madama Reale Cristina di Francia, a cui oggi deve appunto il nome di “Villa della Regina”.

Ad aprire l’incontro, moderato da Franco Binello, è la “padrona di casa”, Chiara Teolato, direttrice della Villa dal 2021. Seguono gli interventi di Marco Protopapa, Assessore Regionale all’Agricoltura e Paolo Chiavarino, Assessore al Commercio della Città di Torino, curatori del progetto.

Interessante l’introduzione al Freisa dell’enologo Giampiero Gerbi che ha ripercorso la storia di questo antico vitigno, sottolineandone le grandi potenzialità e le superbe caratteristiche organolettiche. Frutto di un vitigno noto fin dal 1517 e legato a doppio filo alla Città di Torino, la Freisa, infatti, per lungo tempo considerata un parente minore di vini più pregiati, oggi sta vivendo una fase di grande rinnovamento e rinascita, ottenendo il riconoscimento a tutti gli effetti di “prodotto di eccellenza” di un territorio che da tempo ha cambiato vocazione. Da capitale industriale, oggi Torino, infatti, ambisce a rendere l’enogastronomia e il turismo i punti forza del proprio rilancio.

Nella realizzazione di questo progetto giocano un ruolo fondamentale i Consorzi di tutela, impegnati nella valorizzazione di un patrimonio collettivo frutto della tradizione, della cultura, della ricchezza e vocazione della nostra Regione, di cui il vitigno della Freisa oggi fa parte a tutti gli effetti.

Un progetto ambizioso e coraggioso, se si considera il periodo in cui stiamo vivendo, così difficile e critico soprattutto per il settore agricolo, vittima innocente dei grandi cambiamenti climatici che stanno coinvolgendo tutto il nostro pianeta.

Il punto di partenza, sottolineato da Marina Zopegni, Presidente del Consorzio Freisa di Chieri e Collina torinese, deve essere necessariamente un progetto sinergico che individui e sviluppi sempre più velocemente strategie e tecnologie sostenibili nel pieno e imprescindibile rispetto verso la nostra Madre Terra. E per arrivare all’obiettivo è necessaria la sinergia e la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, nessuno escluso, partendo dalle Istituzioni a cui è affidato il compito di elaborare politiche adatte e puntando sul contributo delle nuove generazioni di vignaioli, viste come la chiave di volta su cui costruire il domani.

L’incontro si è concluso nei suggestivi giardini all’italiana ad anfiteatro situati nel retro della Villa con la degustazione dei vari tipi di Freisa a cura dell’Enoteca dei vini della Provincia di Torino, accompagnata da un sottofondo musicale: un’esperienza che ha coinvolto tutti i sensi dei partecipanti.

 

Immagine in copertina:opera dell’artista Francesco Pozzato, vincitore dell’edizione 2022 del premio organizzato da Artissima, atto a selezionare un artista che rappresenti il Piemonte a Vinitaly.

 

 

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Articolo pubblicato il 13/07/2022