Trento - La pittura veneta del Settecento nel Castello del Buonconsiglio

Settanta opere provenienti da musei e collezioni straniere documentano per la prima volta l’influsso dell’arte veneziana nelle vallate del Trentino. Molte di queste tele si davano perse, il lavoro dei due curatori Andrea Tomezzoli e Denis Ton li hanno riunite in una grande mostra fino al 23 ottobre 2022

Ancora una volta le sale del castello del Buonconsiglio emozionano i visitatori   con un’importante mostra, “I colori della Serenissima. Pittura veneta del settecento in Trentino” .

La mostra curata da Andrea Tomezzoli(Università degli Studi di Padova) e Denis Ton(Castello del Buonconsiglio), dopo anni intensi di   studi ricerche effettuati nelle chiese, musei, collezioni europee e statunitensi e  private hanno prodotto una esposizione dove la ricerca scientifica condotta, e la spettacolarità delle opere,producono un perfetto connubio di bellezza e di emozione     

Il progetto espositivo si sviluppa in sette sezioni, presentando  per la prima volta una settantina di opere, molte di grandi dimensioni dedicata all’influsso dell’arte veneziana nelle splendide vallate del Trentino.

Questi dipinti vennero creati per palazzi e chiese di questo territorio e che nel tempo tra le guerre, vicende familiari sono andate disperse (si credeva) , ma i due curatori  sono riusciti a riunirle nei sontuosi saloni del Magno Palazzo dei Principi di Trento.

Molte di queste opere sono affiancati e per la prima volta  dai disegni preparatori.    

Mirko Bisesti – Assessore all’Istruzione  Università e Cultura  della Provincia Autonoma di Trento – “Ritengo infatti che la mostra comprovi una volta di più come, percorrendo le strade della valorizzazione delle testimonianze del nostro passato quale obiettivo fondamentale per quella che è l’istituzione museale più importante per la storia e l’arte trentina, in profonda e costante sinergia con il territorio di cui è epicentro, si raggiungono mete di grande rilievo, che gettano luce su vicende che non parlano di periferie culturali bensì di permeabilità tra realtà diverse , di vitali flussi  di scambi , connessioni, influenze reciproche, transiti”.

Lo sviluppo delle sezioni espositive iniziano dagli pitture seicentesche, al ciclo di tele di committenza vescovile, che  per  collezionisti  raffinati, colti dell’epoca, alla stessa decorazione delle sale del sontuoso  Castello del Buonconsiglio, con il ciclo di diciannove dipinti biblici di Francesco Fontebasso eseguiti nel  1759.

In questa occasione  sono riunite le tele superstiti,  e sono esposti per la prima volta i bozzetti preparatori. Francesco Fontebasso è anche al centro della sezione sui grandi cantieri degli anni Trenta del Settecento: quelli per la Chiesa dell’Annunziata e per il Duomo di Louis Dorigny. In mostra anche opere realizzate per le chiese del territorio da Bernardo Strozzi, Sebastiano Mazzoni e Johann Carl Loth.

Laura Dal Prà – Direttore del Museo  Castello del Buonconsiglio, Monumenti e collezioni provinciali – “ La mostra , vuole fornire un quadro delle presenze di artisti e di opere di maestri veneti nei territori del Principe Vescovo o del Tirolo meridionale tra la fine del Seicento e il Settecento, rivelando un’intensità di scambi che si possono ben comprendere per motivazioni storiche, per ragioni di gusto, per gli interessi e la formazione culturale dei committenti, per le relazioni che le comunità locali hanno intrattenuto con i principali centri della Repubblica di Venezia”.

La mostra costituisce anche l’occasione per allargare lo sguardo e annodare fra loro un filo rosso  con le opere sul territorio dello stesso Fontebasso, ma anche di Gianbattista Pittoni e Gasapre Diziani.

Su tutti prende rilievo la presenza di Antonio e Francesco Guardi, indiscussi protagonisti della stagione pittorica  tardo-settecentesca veneziana, ma con le proprie radici familiari in Val di Sole, dove torneranno più volte, lasciando meravigliosi dipinti.

E proprio  l’ultima sezione è dedicata ad Antonio e Francesco Guardi. Oltre alla splendida pala dalla Chiesa parrocchiale di Vigo di Ton, torna in Italia, dopo sessant’anni la “Sacra Famiglia”, originariamente dipinta per la Chiesa di Strigno, ora custodita dal Museo of art di Toledo (Ohio) posta a confronto, per la prima volta con il suo modello ispiratore un opera di Andrea Pozzo.

In mostra si contemplano anche la serie di grandi disegni con paesaggi provenienti, tra l’altro , dalla collezione jean Bonna di Ginevra e dalla Morgan Library and Museum di New York, datati successivamente alla «Santissima Trinità e i santi Pietro e Paolo» per Roncegno del 1775, finora considerato l’ultimo atto della presenza di Francesco Guardi in Trentino.

Dal Museo Mercantile di Bolzano arrivano, invece, opere di Antonio Balestra e Alessandro Marchesini”. Non e dimenticata la scuola veronese con opere dell’eccentrico Simone Brentana, esecutore di importanti  tele, e il secondo artista Giambettino Cignaroli, autore della tela “Susanna e i vecchioni”, commissionata all’epoca dalla famiglia Bortolazzi.

“Da tale taglio di indagine, continua Laura Dal Prà – è scaturita una mostra non incentrata sulla ricostruzione del percorso creativo di un  artista di cui presenta la rassegna selezionata della sue opere, bensì sulla presentazione di una stagione connotata dal magistero della Serenissima e di lì irradiatosi ovunque con le sue personalità, ben accolte nelle nostre vallate e divenute modello ispiratore per alcuni artisti trentini”.

La mostra è accompagnata da un esauriente e bellissimo catalogo, SCRIPTA Edizioni,  riccamente illustrato con tutte le opere presenti in mostra.  

Alle presentazioni istituzionali, seguono  saggi di, Andrea Tomezzoli , Denis Ton (curatori della mostra), Marco Bellabarba,Roberta Pancheri, Giuseppe Sava, Michelangelo Lupo, Andrea Bonoldi e Stefania Ferrari .

Descrizione immagini:

Foto copertina catalogo

Foto 1 Bernardo Strozzi “Madonna con Gesù Bambino in gloria, i santi Antonio Abate,Bartolomeo, Simone, Pietro e i committenti”, 1640 circa, olio su tela, 266x135 cm Tiarno di Sopra, chiesa dei Santi Pietro e Paolo

Foto 2 Johann Carlo Loth, “Madonna con  il Bambino i gloria e i santi Domenico, Antonio di Padova, Valentino, Lucia e Luciano, 1659 olio su tela, 195x130 cm Storo, Chiesa di san Floriano

Foto 3 Antonio Balestra “La ricchezza della terra”, 1698 olio su tela, 175x165 cm, Bolzano Palazzo mercantile

Foto 4 Simone Brentana “Dionigi di Siracusa si fa radere la barba dalle figlie con tizzoni ardenti”

Foto 4 Simone Brentana “Alessandro Magno ammonito da Apelle (o Megabizo ammonito da Zeusi)

Foto 5  Paolo Pagani “I santi Antonio di Padova e Francesco con Gesù, Dio Padre e angeli”, 1702 olio su tela, 294x180cm Chiusa d’Isarco, chiesa conventuale dei Cappuccini, Museo Civico

Foto 6 Gaspare Diziani “Madonna Immacolata in gloria e i santi Giovanni Nepomeceno, Antonio Abate e Luigi Gonzaga, 1753 olio su tela, 200x130cm, Condino, chiesa di santa Maria assunta

Foto 7 Francesco Fontebasso “Mosè salvato dalle acque” (modelletto) 1759, olio su tela 74x58cm Trento, Castello del Buonconsiglio, Monumenti e collezioni provinciali

Foto 8 Francesco Fontebasso “Adorazione del vitello d’oro”(modelletto) , 1759 olio su tela 74x58cm, Trento Castello del Buonconsiglio e collezioni provinciali

Foto 9 Giambettino Cignaroli “La morte di Catone”, 1760-1762 olio su tela, 203x271cm, Budapest, Szépm?vészeti Mùzeum

Foto 10 Gian Antonio Guardi “Madonna con Gesù Bambino in gloria e i santi Nicola da Bari, Rocco, Antonio Abate e Carlo Borromeo”, 1745-1750 circa Vigo di Ton, Chiesa di Santa Maria Assunta

Foto 11 Gian Antonio Guardi “Gesù e San Giovanni Evangelista nell’Ultima Cena, 1740 circa, olio su tela, 130x104cm collezione privata

Foto 12 Francesco Guardi “San Norberto in adorazione dell’Eucarestia” 1750-1758 circa olio su tela,87x69cm, Trento Castello del Buonconsiglio, Monumenti e collezioni provinciali

Foto 13 Francesco Guardi “Albero genealogico della famiglia Giovanelli” sesto decennio del XVIII secolo olio su tela, 32x125 cm collezione privata.

Le immagini che documentano il testo sono state tratte dal catalogo della mostra:

“I colori della Serenissima. Pittura veneta del Settecento in Trentino” a cura di Andrea Tomezzoli e Denis Ton, Castello del Buonconsiglio fino al 23 ottobre 2022, Informazioni +39 0461 233770. www.buonconsiglio.it

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Articolo pubblicato il 01/10/2022