San Secondo di Pinerolo (Torino) - Christo Vladimirov Javacheff e Jeanne – Claude al Castello di Miradolo

Esposte sessanta opere d’arte della celebre coppia

Tutti di Christo ricorderanno la passerella  realizzata nel giugno 2016 sul lago d’Iseo,  ora il Castello di Miradolo  dal 15 0ttobre al 16 aprile  ospiterà una grande mostra “Christo e Jean - Claude, Projects”. Curata da Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti, con il coordinamento generale di Paola Eynard.  La mostra, avviene  a poco più di due anni dalla scomparsa dell’artista, che con la compagna Jeanne – Claude Denat de Guillebon (scomparsa nel 2009), hanno rivoluzionato il concetto di opera d’arte e il suo processo di realizzazione.

Nel progetto espositivo vengono  presentati  una serie di  collages, fotografie e video delle loro più famose  realizzazioni , e le opere esposte negli affascinanti ambienti del Castello di Miradolo, che   dialogheranno, insieme ad altri lavori di  artisti che hanno influenzato la loro produzione artistica  e il loro pensiero.  

La mostra si è  realizzata grazie alla collaborazione con la Fondazione Christo e Jeanne - Claude di New York, che nell’occasione presentano oltre una sessantina di opere, tra tecniche miste e collages, accompagnate da un’ampia sezione fotografica e dalla proiezione dei video che documentano la realizzazione delle monumentali installazioni artistiche.

L’esposizione è strutturata in due sezioni, la prima parte  è dedicata al Nouveau réalisme, importante movimento parigino del decennio 1960/70, con opere di Klein, Spoerri, Rotella, Arman e Raysse, e vuole documentare l’incontro di Christo con il mondo e il contesto parigino ed europeo dopo gli studi a Sofia, Praga e Vienna. «Surrounded Island” (1983), che ha circondato undici isole della Baia di Biscayne a Miami con una cintura di polipropilene fucsia, Il percorso di 30 chilometri di « portici» che ha attraversato il Central Park di New York, e l’impacchettamento del Reichstag di Berlino con tessuto argentato, la passerella di tre chilometri realizzata sul lago d’Iseo  che ha fatto camminare oltre un milione di persone, nel mese di giugno- luglio del 2016.

La seconda sezione  pone in relazione i progetti di Christo e Jeanne –Claude, che  hanno sempre rifiutato le etichette e le definizioni del loro lavoro, descrivendo la loro arte piuttosto come environmental art, con il vasto movimento della Land Art - la forma d’arte contemporanea, nata negli Stati Uniti d’America tra il 1967-68 caratterizzata dall’intervento diretto dell’artista sul territorio naturale specie negli spazi incontaminati  come deserti, laghi praterie mari.  

Alla Land Art, non si sono fatte attendere anche alle esperienze d’arte che si sono affiancate in campo europeo e internazionale, il fulcro di detta arte che ha il rapporto dell’uomo con la natura e con il paesaggio come le significative e storiche opere di Richard Long, Hamish Fulton, Giuseppe Penone, Germano Olivotto, Andy Goldsworthy, Ólafur Elíasson, le fotografie originali di Gianfranco Gorgoni dei “lavori manifesto” della Land Art di Walter De Maria, Robert Smithson, Michael Heizer, Dennis Oppenheim e James Turrell.

L’esposizione sarà accompagnata da un’inedita installazione sonora a cura del progetto Avant - dernière pensée che si svilupperà lungo tutto il percorso espositivo. Nelle sale e nel Parco, parallelamente alla mostra, si articolerà un progetto ormai consolidato “Da un metro in giù”, un percorso didattico per i visitatori di tutte le età per imparare, con gli strumenti del gioco, a osservare le opere d’arte e la realtà che ci circonda.

Descrizione immagini

Foto copertina Christo e Jeanne - Claude, ”Surrounded Island”, 1981, tecnica mista su carta, in due parti cm 147,5x245x5

Foto 1: Castello di Miradolo

  

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Articolo pubblicato il 09/10/2022