Siena – L’arte senese nelle collezioni del Monte dei Paschi di Siena

Otto secoli di storia dell’arte senese dal tardo Medioevo al Novecento raccontate nella mostra in programma fino all’8 gennaio 2023 al Complesso Museale di Santa Maria della Scala

Opere di grandi maestri della pittura  vengono mostrati in una esposizione:”Arte Senese, dal tardo Medioevo al Novecento nelle collezioni del Monte dei Paschi di Siena”, curata da Laura Bonelli fino all’8 gennaio 2023.

L’esposizione  è sostenuta dalla Fondazione Monte dei Paschi, dal Comune di Siena, dalla Fondazione Santa Maria della Scala. L’organizzazione e il progetto scientifico  e   di Vernice Progetti Culturali –Impresa Sociale, la realizzazione e di Opera Laboratori con un allestimento sostenibile orientato su materiali tecniche limitato al massimo dell’impatto sull’ambiente.

La mostra racconta la storia dell’arte senese che va dal tardo Medioevo al Novecento, otto secoli di splendida arte senese con capolavori, nella  di eccelsi maestri come:  Piero Lorenzetti, Tino Camaino, Stefano di Giovanni detto il Sassetta, Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma, Domenico Beccafumi, Bernardino Mei, Cesare Maccari e Fulvio Corsini.

Laura Bonelli, curatrice, “Questa mostra nasce dalla volontà non solo di valorizzare un’importante patrimonio  artistico vincolato alla città di Siena, ma anche di raccontare, ancora una volta, la storia di un istituto bancario che ha fatto del mecenatismo uno dei punti di forza. La selezione di opere presentate  nella prestigiosa sede del Santa Maria della Scala, luogo identitario e strategico di Siena, vuole rendere conto di un’impresa lungimirante che vede protagonista una delle banche più antiche del mondo”.

Le  collezioni sono costituite da un numero impressionante di dipinti, sculture e arredi, per lo più di scuola senese del XIV al XIX secolo, non senza interessanti incursioni sul Novecento italiano. Luigi De Mossi, Sindaco di Siena,”la grande esposizione, è  una selezione di capolavori pittorici prodotti nei secoli a Siena, non è solo una mostra di eccezionale interesse storico-artistico. È anche la dimostrazione molto concreta dell’unicità e della forza del nostro territorio”.

L’esposizione si apre con il bozzetto in terracotta del monumento dedicato a Sallustio Bandini (1878)  e realizzato da Tito Sarrocchi in occasione del rifacimento di piazza Salimbeni , sede ancora tutt’oggi della Banca Monte Paschi di Siena.

Nella stanza successiva si apre il vero  e proprio percorso espositivo cronologico con due rarissimi dipinti duecenteschi  della raccolta Chigi Saracini una delle collezioni private più famose d’Italia in parte acquistata dalla banca nel 1955 e conservata nel palazzo senese oggi sede dell’Accademia Chigiana: la Madonna col Bambino e santi del Maestro di Tressa e il Christus Triumphans di Margarito d’Arezzo. 

Per il Trecento spiccano le opere di un pittore di grido come Pietro Lorenzetti, le cui tavolette databili al 1335 circa- ovvero il pannello centrale e il laterale destro di un trittico portatile, acquistate dalla banca Monte dei Paschi nel 1986 e di due grandi scultori Tino di Camaino  e Giovanni d’Agostino.

Seguono dipinti di Martino di Bartolomeo, Benedetto di Bindo  e Andrea di Bartolo, maestri essenzialmente tardogotici, che seppero traghettare la grande stagione trecentesca al secolo successivo. Si arriva così alla prima metà del Quattrocento con le testimonianze artistiche del primo pittore senese: Stefano di Giovanni detto il Sassetta, il quale seppe confrontarsi col mondo nuovo prospettico di Masaccio e Donatello conservando tutta la preziosità del Gotico senese.

Altri capolavori come quello del talento del vercellese Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma e di un altro senese Domenico Beccafumi. Carlo Rossi – Presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena”Un progetto che celebra il passato con uno slancio al futuro e che vede uno sforzo sinergico delle principali istituzioni cittadine , affinché si possa imprimere un impatto positivo sul territorio  da un punto di vista culturale, educativo, turistico, ma anche economico”.

Seguono opere di generazioni  di pittori vissuti a cavallo fra il XVI e il XVII secolo con l’estroso Francesco Vanni, Rutilio Manetti e Francesco Rustici che accolsero e divulgarono la lezione del naturale di Caravaggio e alcuni dipinti di grande formato e qualità di Bartolomeo Mei, Raffaello Vanni e Domenico Manetti  provenienti da eminenti collezioni e cicli senesi del tempo, o come le “Quattro stagioni” che il bolognese Antonio Ugolini destinò a una villa dei dintorni di Siena.

Il Settecento sviene documentato con due bellissime tele, acquistate dal Monte dei Paschi di Siena,  raffigurante la piazza del Campo in festa dipinte tra il 1748 e il 1749 dall’illustre vedutista fiorentino Giuseppe Zocchi. Si arriva all’Ottocento , che a Siena trovò un centro motore nell’Istituto delle Belle Arti, risaltato dai lavori dei maestri come Luigi Mussini, Cesare Maccari e Giovanni Dupré , il percorso espositivo si chiude con i bozzetti di Fulvio Corsini , riguardante un gesso bronzato  di una testa maschile, eseguito in giovane età dall’artista, e del modello scultoreo per la fontana dell’Abbondanza , detta popolarmente della granocchia.

Pasquale Colella Albino, Assessore alla Cultura del Comune di Siena,”Gli artisti protagonisti di questa mostra sono stati studiati in tutto il mondo, non a caso si parla di «scuola artistica» senese, considerata tra l’altro una delle più significative della cultura figurativa italiana”.

La mostra è commentata  da un pregevole catalogo  edito da Sillabe ( pp. 158 interamente illustrato a colori -€20.00) recante , oltre alle prefazioni istituzionali importanti saggi di Alessandro Angelini, Roberto Bartalini e della curatrice Laura Bonelli. Ognuna delle opere  presenti in mostra sono accompagnate  da schede esplicative.

Descrizione immagini:

Foto copertina catalogo della mostra

Foto 1 Maestro di Tressa “Madonna col Bambino in trono fra i santi Pietro e Lucia(?) e due angeli”, 1230-1240 circa, tempera su tavola; cm 93x52, Siena , Palazzo Chigi Saracini, inv.93MPS(Monte dei paschi di Siena)

Foto 2 Tino di Camaino “Madonna  col Bambino, santa Caterina e san Giovanni Battista, 1329-1332 marmo apuano; cm 55x65 Siena, Museo di San Donato, inv. 453679

Foto 3  Stefano di Giovanni detto “il Sassetta”, Adorazione dei Magi, 1433 circa, tempera e oro su tavol; cm 31,1x38,3 Siena Palazzo Chigi  saracini, inv. 98 MPS

Foto 4 Francesco di Giorgio Martini”Sant’Antonio Abate”, 1490-1500 terracotta policromata; cm 54x52x30 Siena, Archivio Storico, inv. 381819

Foto 5Giovanni Antonio Bazzi, detto  il “Sodoma”, Allegoria dell’Amor celeste, 1504 circa olio su tavola; cm 96x49,4 Siena, Palazzo Chigi Saracini, inv. 12MPS

Foto 6 Bartolomeo Neroni detto “il Riccio”,”Cristo in Pietà tra la Vergine, le pie donne e San Giovanni Evangelista” 1565-1571 circa olio su tela; cm 79,5x78 Siena, Palazzo Chigi Saracini, inv. 48 MPS

Foto 7 Bernardino Mei “Artemisia vedova del re Mausolo  beve lacrime miste alle ceneri del marito defunto” 1654 circa, olio su tela; cm 157x180 Siena Palazzo Salimbeni, inv. 381664

Foto 8 Giuseppe Zocchi “Veduta di Piazza del Campo con la corsa del Palio del 2 aprile 1739, in onore del granduca Francesco Stefano di Lorena e Maria  Teresa d’Austra” 1748-1749 olio su tela; cm 82x132 Siena , Museo San Donato, inv. 381466

Foto 9 Giovanni Drupè “Amore in agguato” 1858 marmo; cm 50x30 Siena palazzo Sansedoni, in. 383425

Foto 10 Fulvio Corsini “Bozzetto della Fontana dell’Abbondanza”, 1927 gesso con patinatura, bronzo e oro: cm90x45x6 Siena, Palazzo Spannocchi, inv. 374396

Le immagini che documentano il testo sono state tratte dal catalogo della mostra:
“Arte Senese dal Tardo Medioevo al Novecento nella collezione del Monte dei Paschi di Siena”, curata da Laura Bonelli, nel Complesso Museale santa Maria della Scala, piazza Duomo, Siena  fino all’8 gennaio 2023. Per informazioni e prenotazioni Tel. 0577 286300

 

 

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Articolo pubblicato il 28/10/2022