“Luci per la città”, a Torino

Mostra Omaggio a Guido Chiarelli a 120 anni dalla sua nascita

A Torino, presso il salone di Villa Amoretti, in corso Orbassano 200, è in corso la mostra “Luci per la città”, allestita per rendere omaggio a Guido Chiarelli (1902-1982), pioniere dell’illuminazione pubblica e celebre per i suoi progetti avveniristici in particolare nel periodo delle celebrazioni di Italia 61.

“Luci per la città” è stata organizzata dalle associazioni Arte Città Amica (Presidente Raffaella Spada) e Immagine & Poesia (Presidente Lidia Chiarelli) ed è stata inaugurata il 25 novembre con la partecipazione di Lidia Chiarelli, Paolo Silvetti, Fabrizio Caramagna, Enzo Papa e Imma Schiena. Ha fatto gli onori di casa Danilo Tacchino, Direttore Letterario dell’associazione Arte Città Amica.

Paolo Silvetti, scrittore e cultore della memoria, è autore del libro “Torino Città Illuminata. Alla scoperta dei suoi lampioni storici” (Daniela Piazza Editore, 2021), ricco di fotografie e di notizie curiose. Il suo volume rappresenta un’inedita guida di Torino, per turisti e per gli stessi torinesi, che si snoda attraverso i più bei lampioni della Ville Lumière nostrana e conduce il lettore in angoli suggestivi della città da conoscere per la prima volta o da rivedere con occhi diversi e più consapevoli.

Fabrizio Caramagna, torinese, scrittore e studioso di aforismi, le cui frasi sono presenti sui social, in radio, tv, nelle mostre, nei libri, ha declamato alcuni suoi aforismi sul tema della luce, uno in particolare pare essere il leitmotiv della mostra: «D’inverno ci sono i lampioni più belli di sempre. Si accendono presto e hanno dita di luce nel buio. Ma la gente ha le mani in tasca e il passo veloce di chi non guarda».

Il Prof. Enzo Papa, critico d’arte, si è brevemente soffermato sulle problematiche della rappresentazione della luce da parte dei pittori nel corso dei secoli invitando poi gli autori partecipanti a perseverare negli studi di questo complesso settore dell’arte.

Lidia Chiarelli, Presidente dell’associazione Immagine & Poesia, figlia di Guido, è da tempo impegnata nella valorizzazione della figura del padre, il quale ha saputo mettere la luce al servizio del bello: sono rimaste famose le sue illuminazioni artistiche di fontane, palazzi e monumenti storici, tanto da essere ricordato come “il poeta della luce”.

Imma Schiena, scrittrice aderente all’associazione Arte Città Amica, ha concluso la presentazione con la lettura di una poesia che Lidia Chiarelli ha dedicato al padre, dal titolo “Il giardino incantato”, e poi il suo testo “Sole e Luna”.

Nel corso dell’inaugurazione, le note del pianoforte suonato dal maestro Fabrizio Sandretto, hanno fatto da piacevole sottofondo.

Alla mostra “Luci per la città” hanno aderito numerosi artisti, i quali, con tecniche diverse, hanno dato la loro interpretazione delle città di notte.

Questo l’elenco dei partecipanti: Gianpiero Actis, Sergio Aimasso, Egidio Albanese, Corrado Alderucci, Natalia Alemanno , Graziella Alessiato, Mirco Andreis, Giuseppe Arizzio, Daniela Asinari, Mauro Azzarita, Margherita Baldelli, Ana Basilia Valente, Enrica Berardi, Barbara Borini, Antonio Branca, Maria Teresa Brasso , Rita Carlini, Anna Cervellera, Lidia Chiarelli, Fiorella Corte, Isidoro Cottino, Ezio Curletto, Gabriella Daminato "Gabi", Wanda Di Biase Fioratti, Beatrice Epifanio, Silvia Finetti, Alessandro Fioraso, Luciana Gallo, Grazietta Garzena, Carla Gentile, Fanny Ghirelli, Dorinana Giustetto, Antonella Guarneri, Franco Guernieri, Tina Iuorio, Elda Lazzaretto, Gabriella Lucatello, Marisa Manis, Angela Marinelli, Gianna Masoero, Mirella Mendola, Cristina Novella, Carla Perona, Maria Chiara Pignata, Angelo Piras, Sandrina Piras, Luciana Pistone, Barbara Rotta, Giuseppe Sanino, Silvano Sbaragli, Lucia Sconfienza, Raffaella Spada, Maria Teresa Spinnler, Gianni Tacconella, Carlo Vaulà, Claudio Vindigni, Giorgio Viotto, Brunella Viscardi, Giacomo Filippo Vitagliani, Fausto Zanni, Loredana Zucca.

Non ho certo intenzione dare giudizi critici. Come semplice visitatore, mi ha colpito il numero elevato di quadri che contenevano la Mole Antonelliana, raffigurata in modi diversi e spesso in contesti fantastici e surreali. In un certo senso queste opere ripresentano l’affermazione di molte antiche guide turistiche di Torino, secondo le quali non si poteva apprezzare appieno la bellezza di questa costruzione perché costretta fra le case, non si affaccia su una piazza. Alcuni artisti paiono voler seguire questa indicazione e hanno fantasiosamente collocato la loro Mole nei più disparati contesti.

Interessante il fatto che ben due pittori hanno inserito nei loro quadri particolari della statua della Fede, quella posta davanti alla Chiesa della Gran Madre di Dio e che solleva un calice con la mano sinistra (Alessandro Fioraso e Sandrina Piras).

Numerosi gli scorci di Torino, anche notturni, tesi alla valorizzazione dei lampioni, particolarmente affascinanti quelli che rappresentano i lungo Po (Daniela Asinari, Gianna Masoero, Cristina Novella, Maria Chiara Pignata, Giuseppe Sanino, Giacomo Filippo Vitagliani), a volte inaspettati, come il palazzone in stile razionalista di Piazza Carlina proposto da Tina Iuorio. Una Torino rivisitata è quella di Mauro Azzarita, in un notturno sotto la pioggia (“Luci nella notte”) mentre Barbara Rotta unisce la Mole al ricordo del “poeta della luce” con “La Luce di Chiarelli”.

Non mancano opere che si possono definire “futuriste”: “Sub luce verità”, di Natalia Alemanno, “Utopie” di Sergio Aimasso e, soprattutto “Scintille” di Lucia Sconfienza.

Mirco Andreis propone la sua scultura “La città volante”, realizzata con metallo, cartapesta e materiale elettrico, che personalmente ho percepito come decisamente suggestiva.

Non mi dilungo oltre in considerazioni strettamente personali sulle opere presenti, molto più variegate e numerose rispetto alle mie sintetiche e certo carenti annotazioni.

La mostra, disposta nell’intrigante salone della Villa Amoretti tutto affrescato a trompe-l’oeil, risulta interessante e piacevole per il visitatore: l’invito è quello di andare a vedere “Luci per la città” negli ultimi giorni ancora a disposizione.

 

Luci per la città

Villa Amoretti, corso Orbassano 200

dal 25 ottobre al 5 novembre

lunedì-venerdì dalle 16 alle 19 - domenica e festivi chiuso

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 31/10/2022