A Natale siamo tutti più poveri!

Confcommercio lancia l'allarme consumi in vista delle prossime festività natalizie.

Un famoso detto dice che “A Natale siamo tutti più buoni”. Quest’anno possiamo dire, senza paura di smentita, che “A Natale siamo tutti più poveri”.

La Confcommercio, a ridosso del Natale, lancia l’allarme consumi.

Secondo il centro studi della nota associazione di categoria “nel 2022 gli italiani spenderanno 6,7 miliardi di euro per i regali di Natale. Una media di 157 euro pro capite, 540 per famiglia”.

Qualcuno potrà dire che la colpa è da attribuirsi al caro bollette e alla guerra alle porte dell’Europa. No signore! Il valore decresce in modo continuo ormai dal 2015. Gli italiani sono sempre più poveri e nelle “stanze dei bottoni” pare nessuno se ne renda conto.

Gianni Rusconi, qualche settimana fa, su “Il sole 24 ore” scriveva: “Tante le voci impattate dalla forbice alla spesa, a cominciare da quelle per ristoranti, bar, vacanze e abbigliamento. La corsa ad acquistare online e nei negozi pc, altoparlanti e cuffie intelligenti sembra destinata a rallentare per effetto dello scemare di domanda legata a didattica a distanza e smart working”.

Solo un anno fa, parliamo del 4 dicembre 2021, Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, intervistato da “QdS.it”, diceva: “La crescita dei consumi a Natale rischia di essere frenata dai timori per la pandemia, dall’inflazione e di costi dei consumi obbligati. Per rilanciare la fiducia occorre accelerare il previsto taglio delle tasse, a cominciare da Irpef e oneri contributivi a carico delle imprese”.

L’anno scorso a dicembre c’era il Governo Draghi e c’è stato fino ad agosto. Nulla è stato fatto per ridurre l’Irpef e per tagliare le tasse. Da ottobre c’è il Governo Meloni e, onestamente, non si può pensare che in due mesi risolva dieci anni di cattive politiche di centro-sinistra.

Da cronisti, ma prima ancora da consumatori, non possiamo non dirci preoccupati per la grave situazione economica che sta ammorbando famiglie, piccole e medie imprese, artigiani, commercianti e partite iva.

Auspichiamo che il Governo Italiano riesca ad andare in Europa con piglio deciso e risoluto per portare a casa qualche buona manovra utile a ridurre la pressione fiscale ma, soprattutto, diretta ad eliminare l’iva sui prodotti di prima necessità (pane, pasta, uova…).

Continueremo a seguire la questione e a tenervi debitamente informati.

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Articolo pubblicato il 04/12/2022