L'EDITORIALE DELLA DOMENICA DI CIVICO20NEWS - Chicca Morone: Anima Mundi, qui e ora

“Non tutti nascono con l’anima”

Sara Khademalsharieh, campionessa di scacchi si è presentata nel torneo internazionale in Kazakhstan a capo scoperto; Elnaz Rekabi, scalatrice ha gareggiato ai campionati asiatici di Seul senza il velo islamico; Fahimeh Karimi, allenatrice di pallavolo rea di aver sferrato calci a un paramilitare durante la manifestazione contro l’uccisione di Masha Amin.

 

Masha Amin, ragazza arrestata lo scorso 13 settembre per aver indossato abiti considerati “inappropriati” dalla polizia morale (una ciocca di capelli era fuoriuscita dal chador), torturata e morta in ospedale dopo tre giorni di coma per le ferite procurate durante “l’interrogatorio”, è diventata il simbolo della ribellione popolare contro la violenza del regime che a Teheran ha il suo centro, ma che è diffuso in tutto il paese.

 

E se vogliamo una panoramica della situazione delle donne in Iran possiamo assistere alla proiezione del documentario “Radiografia di una famiglia” della regista Firouzeh Khosrovani.

 

Il coraggio tutto femminile di donne che non possono accettare l’interpretazione deviata di un credo religioso, dove la presenza di un’anima infuocata permette loro di affrontare il nemico a viso aperto, in una terra martoriata da interessi biecamente materiali; interessi che poco hanno a che fare con il sostrato culturale di una civiltà che ha visto nascere personaggi come Firdusi, Avicenna, Khayyam, Rumi…

 

Che ne è della Cultura, dell’Anima di un paese, ahimè, ricco di petrolio?

 

È conservata proprio nel Femminile, in quella parte di umanità che ancora sa accogliere il Divino perché ne ha conservato il contatto profondo, senza lasciarsi risucchiare dalle immagini sempre più virtuali che hanno ipnotizzato un gran numero di persone.

 

Zavorrati dal peso della materia, incapaci di alzare lo sguardo verso l’alto, troppi non riescono a riconnettersi con quella forza che potrebbe cambiare radicalmente la realtà e portarci a vivere l’Età dell’Oro: ma siamo in pieno Kaliyuga e dobbiamo assistere a uno spettacolo molto poco decente.

 

“Perdita dell’anima” per quanto possa essere un concetto legato a tradizioni shamaniche, oggi più che mai possiamo metterlo come centro della nostra reale problematica, perché certi avvenimenti non possono essere imputabili altro che alla perdita - o inesistenza - di questa parte in chi agisce delittuosamente, sistematicamente e con lo sprezzo più assoluto nei confronti di ciò che è la Spiritualità.

 

“Non tutti nascono con l’anima” insegna Georges Ivanovic Gurdjieff, discusso filosofo, scrittore, mistico e musicista armeno: alcuni ne sarebbero privi, altri ne avrebbero una porzione, altri ancora nascerebbero con un grado di evoluzione tale per cui sarebbero corredati di questa già ben sviluppata.

 

Abbastanza logico sarebbe quindi parlare di karma, ma per non approfondire argomenti troppo specialistici è preferibile affrontare il “qui e ora” in una società che sta mutando velocemente e che dà segni di un diffuso sfaldamento, mentre a livello individuale molti sembrano accogliere il giusto insegnamento dalla lezione che stiamo vivendo ed esprimere a più livelli segnali di rinascita.

 

Forse è l’innato ottimismo a farmi percepire maggiore consapevolezza nei rapporti interpersonali, come se a tanta oscurità esteriore corrispondesse il suo contrario all’interiore. Non può non risalire dal profondo il simbolo del Tao, quel cerchio diviso in due, una metà bianca con un cerchio nero al centro e una metà nera con un cerchio bianco al centro: i due principi opposti che si attraggono e respingono nello stesso tempo, seguendo cicli non determinati dal caso.

 

Così, chi in questi tempi di bufera è riuscito a radicarsi nel profondo e ha assunto la posizione dello spettatore di fronte a una realtà che non può cambiare nei grandi numeri, ma che nel proprio piccolo microcosmo può essere diretta, si sta salvando. Una salvezza non limitata solo alla vita biologica.

 

Ognuno di noi nella sua micro misura può essere testimone di un cammino da percorrere senza per questo credere di aver raggiunto l’identità di “maestro”: può semplicemente mostrare e condividere quanto appreso e quanto sia importante ascoltarsi dove si è stati capaci di non fare tacere la “voce” che in ognuno di noi parla, non legata ai meri valori materiali.

 

Una voce che è connessa alla presenza dell’anima, quella nostra parte che è cresciuta insieme a noi e che fa da “mediatore” tra istanze opposte: salute malattia, fortuna e sfortuna, giusto uso della propria energia e la sua dispersione e molte altre dicotomie.

 

Ascoltarsi. Questo è un fattore che abbiamo dimenticato non solo per colpa nostra, ma facilitati da quanto succede intorno a noi: se pensiamo anche solo alla pluripremiata musica dei Måneskin, gruppo rock dall’aspetto inquietante, il panorama è indicativo.

 

Ai giovani di oggi si insegna l’obnubilamento, la volgarità, la violenza, il tripudio dell’indecenza; i nostri Beatles, i Rolling Stones, i Pink Floyd, i Queen, i Nirvana, le Spice Girls negli anni Novanta, non cantavano brani da educande, eppure questa “energia” non ci poteva penetrare così profondamente da spingerci al desiderio di autodistruzione come appare sempre più frequentemente.

 

Che cosa c’era di così diverso da permetterci di mantenere la nostra identità e la nostra interezza, senza lasciarci trascinare in un gregge di pecore belanti, ma soprattutto rancorose?

Sono così distruttivi televisione, social, giornali, lobby e quant’altro?

 

Credo semplicemente che il Burattinaio abbia trovato servitori, nutriti e allevati pazientemente, che hanno lavorato nell’ombra tanti e tanti anni, perché la penetrazione nel tessuto sociale è avvenuto lentamente, ma è stato inesorabile.

Le tracce sono ovunque perché se ascoltiamo le parole apparentemente innocenti di Imagine cantate da John Lennon ci troviamo il manifesto del Grande Reset.

 

Immaginate tutta la gente
che vive solo per l’oggi

Immaginate che non ci siano patrie

Immaginate che non ci siano proprietà


e nessuna religione      

 

Il tutto naturalmente inframezzato da aulici pensieri di pace, di cooperazione, di fratellanza e con un sibillino

 

Ma io non sono l’unico
Spero che un giorno vi unirete a noi
ed il mondo sarà come un’unica entità

 

il che assomiglia molto a una visione di società cinese dove i diritti umani sono calpestati giornalmente.

Che poi l’autore di tale manifesto sia stato ucciso da un 25enne il quale, invece di fuggire, si sia seduto per terra leggendo “Il giovane Holden” in attesa dell’arresto, molto normale non mi sembra.

 

Probabilmente Jhon Lennon aveva compiuto il suo mandato (consciamente o inconsciamente) e non era più utile nell’economia del programma.

 

C’è da chiedersi se Jovanotti, che all’università di Firenze il 3 giugno 2015 ha dichiarato di aver partecipato a un summit dove erano state invitate le 80 persone più importanti del pianeta ((13) Le strane dichiarazioni di Jovanotti all'Università di Firenze - YouTube), non tema la stessa sorte, una volta che i suoi Jova Beach Party - concerti sulle spiagge d’estate - abbiano realizzato con l’ammasso dei giovani deliranti, rintontiti da suoni molto incisivi sul sistema nervoso, l’entrata di migliaia di persone nella sua “aggregazione”.

 

E sui rituali fatti ad hoc stenderei un pietoso velo sull’inaugurazione del tunnel di base del San Gottardo il primo giugno 2016 ((13) 1.6.2016 - Il NWO dietro la cerimonia del San Gottardo - YouTube) alla presenza di personaggi legati al NWO come Angela Merkel, François Hollande e Matteo Renzi, tutti molto soddisfatti di presenziare ad una polarizzazione energetica satanica di grande rilevanza.

 

E l’Anima Mundi oggi così in ebollizione potrà sopportare questi miserevoli comportamenti di noi terrestri in preda a deliri di onnipotenza?

 

Se da una parte le dichiarazioni di Yuval Noah Harari che definisce l’essere umano “animale hakerabile” e la vita di Gesù Cristo una fake sono esasperanti, dall’altra parte tali insensatezze hanno il potere di risvegliare le coscienze di chi ancora non ha capito di essere venuto al mondo proprio per apprendere quanto siamo immersi nel divino e quanto ogni singolo individuo potrà giungere “a casa” attraverso il riconoscimento di se stesso… nella Luce.

 

  

 Civico20 News  

 Chicca Morone

    Editorialista                                              

 

 

 

 

 

 

 


 

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Articolo pubblicato il 08/01/2023