Pianeta Juve - Bianconeri: mancato affondo

L'Analisi di Marco Rabellino

Dopo l’ingiustizia sportiva ai danni della Juventus subita in aula, la squadra attende l’Atalanta.

Partita che si mette subito in salita. Al 5’ Boga serve Lookman che mette dentro a fil di palo.

La Juve reagisce e aggredisce l’avversario e creando occasioni. Locatelli da fuori al 12’ sfiora la traversa, due minuti e Musso compie il miracolo su Di Maria. Al 18’ sempre Di Maria scalda i guanti a Musso che para con un bell’intervento.

Al 23’ Fagioli atterrato in area e clamorosamente l’arbitro lascia correre. Dopo le proteste viene chiamato al Var e concede il rigore che Di Maria trasforma.

La Juve comincia a giocare da Juve e macina gioco fino al 34’ quando con Milik si porta in vantaggio. Fagioli serve bene il polacco che stoppa e si gira superando Musso.

La ripresa inizia con un'altra doccia fredda. Primo minuto e Maele viene servito solo in area da Lookman e mette dentro il 2-2. Al 53’ altro gol neroazzurro con Lookman che ancora una volta lasciato indisturbato va di testa e trova il vantaggio.

I bianconeri non reagiscono subito ma passano 10 minuti buoni per trovare la reazione. Al 65’ Di Maria su punizione scarica su Danilo, cannonata del brasiliano che entra in porta. L’Atalanta non è doma ma al 73’ Toloi con un gran tiro prova a centrare il vantaggio e fortunatamente Szczesny para.

La Juve prova a vincerla nel finale ma non trova mai il tiro giusto e si accontenta del pareggio.

Il Migliore stasera è sicuramente Di Maria che si prende per mano la Juve nel primo tempo con le sue giocate e la trascina in vantaggio. Trasforma il rigore e scatena l’avanzata che porta al gol di Milik. Purtroppo lascia il campo in favore di Miretti che riesce a sbagliare il gol vittoria.

Malissimo Szczesny. Prende gol subito in avvio e sbaglia anche sul 3-2 bergamasco. Non serve che anche lui si metta in mezzo ai già grandi problemi.

Bremer si riprende dalla serata storta di Napoli e sfodera una buone prestazione chiudendo bene le avanzate.

Danilo sbaglia regalando palla clamorosamente all’Atalanta in occasione del 2-2 e si riprende con una gran botta all’angolino basso che riporta in parità il punteggio.

Alex Sandro continua ad essere schierato anche se nettamente inferiore ali standard bianconeri. Prendiamo i gol dal suo lato. Male sul primo, ancor peggio sul terzo.

Altro oggetto misterioso che continua ad essere schierato è Mckennie. Spero che qualcuno se lo porti via a gennaio liberandocene. Mai nel vivo dell’azione, recupera palloni ma un guizzo decisivo nella manovra non lo da mai.

Locatelli da spazio al gioco bianconero ma anche lui non riesce a dare brillantezza alla manovra.

Rabiot in sordina. Mai incisivo come altre volte. Fa giusto il suo.

Bene Fagioli. Si guadagna il rigore e serve egregiamente Milik. C’è bisogno di più giocatori cosi.

Kostic in ombra. Non riesce ad imprimere il suo ritmo sulla fascia e viene sostituito da Chiesa che messo in una posizione arretrata non può dare soluzioni offensive alla squadra.

Milik trasforma in oro i pochi palloni toccati. Un tiro un gol. Nella ripresa esce lasciando spazio ad un trapassato Kean che non vede mai la porta, proprio come in passato.

Ora tralasciamo i fatti delle aule che penalizzano la Juve però ci si accorge che questa Juve deve essere bersaglio di

chiunque passi per la sua strada. L’arbitro di turno guardando il primo tempo, insieme a tutto il gruppo var, nega due rigori alla Juve. Il primo su Locatelli e il secondo su Milik a fine primo tempo per la gomitata in area del difensore avversario.  vedendo cosa successo a Napoli con il pugno rifilato da Osimen a Locatelli che neanche viene preso in considerazione dall’arbitro, giustamente falli cosi a favore della Juve non bisogna fischiarli. Probabilmente nel regolamento avranno inserito un comma dove si concedono mosse di karate contro i giocatori bianconeri. Bisognerà lottare contro anche gli arbitri che per un po’ di scena tenteranno di osteggiare i bianconeri come già in passato hanno fatto.

(immagini Juventus FC)

Marco Rabellino

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Articolo pubblicato il 24/01/2023