“Sei stato il più grande nel realizzare il miracolo che ci fa sentire tutti figli della stessa materia, che ci fa cantare tutti insieme con le lacrime agli occhi”, ha ricordato Mina nel 2018, stesso anno in cui anche un grande giornalista

quale è Marino Bartoletti ha definito Battisti “il secondo grande rivoluzionario - dopo Domenico Modugno – della musica leggera italiana”.

Il tempo sfugge veloce quando si parla di un Artista che ha fatto la storia della musica italiana, e non solo, che risponde al nome di Lucio Battisti, al quale vogliamo rendere omaggio con “Il mio canto libero”.

“Lucio Battisti era avanti, studiava e analizzava la musica e i cantanti per ore”, ha recentemente ricordato Mogol, a sottolineare la professionalità, l’intelligenza, la precisione e lo studio di Battisti. 

Lo spettacolo guida il pubblico in un fantastico viaggio musicale, ripercorrendo la carriera artistica di uno dei più grandi geni della musica italiana, Lucio Battisti.

Il cantautore di Poggio Bustone è considerato una delle massime personalità sia come autore e sia come interprete dei propri brani, quasi sempre scritti a quattro mani con Giulio Rapetti – in arte Mogol – che rimarranno per sempre nella storia musicale italiana.

"La storia che vogliamo raccontare riguarda proprio quest’ultimo binomio, quello tra Battisti e Mogol, ripercorso da cinque stupende voci che sanno regalare emozioni e coinvolgere il pubblico in un turbine di successi.

Jennifer Bellea, Mery Gargy, Paolo Gianni, Isabella Salamone e Mary Vennery – in rigoroso ordine alfabetico –, con la presentazione affidata a Stefano Benetazzo, faranno riecheggiare canzoni conosciute e livello mondiale, sotto la direzione artistica di Maurizio Benetazzo e gli arrangiamenti musicali di Marilena Garganese".

Proiezioni video, aneddoti e curiosità faranno da corollario alla serata.