Ferraris (Ad del gruppo FS) presenta Fs Security.

Nasce Fs Security, la nuova società del gruppo dedicata ad assicurare sempre maggiore sicurezza in tutte le aree ferroviarie, in coordinamento con le Forze dell’ordine

Ogni giorno assistiamo all’interno delle stazioni ferroviarie a fatti incresciosi che sfociano in violenze contro gli indifesi.

Un tempo per entrare nella zona partenze dei treni era necessario munirsi di biglietti di accesso. Ciò ovviamente avrebbe disturbato i nullafacenti e delinquenti di ogni genere e risma e così fu abolito. In ogni stazione si assiste, purtroppo ad episodi vergognosi. Ragazzi che si avvicinano alle biglietterie automatiche per derubare, in pieno giorno che è intento ad acquistare biglietti e ovviamente maneggia denaro, spaccio di stupefacenti e soprusi.

Sui treni in attesa è ancor peggio. Figuri di ogni provenienza salgono indisturbati, cercando i distrarre e importunare i viaggiatori e far razzia di bagagli.

La notte poi è terra di nessuno, specie sui treni locali, che nelle stazioni.  Porta Susa a Torino, ove alla sera, bar e biglietteria sono chiusi e non c’è personale di servizio e polizia ferroviaria in circolazione, mentre arrivano i treni da Roma e Parigi, si vivono situazioni da paura.

Persone inoperose scorrazzano nel salone do accesso ai treni con i monopattini. Altri stazionano sui marciapiedi, sempre in attesa del passeggero stanco da spennare.

Senza contare la sporcizia, gli ascensori che non funzionano ed il degrado imperante. Una pessima immagine per Torino.

Ma tornado alla pericolosità per l’incolumità fisica di chi transita in arrivo e per attendere congiunti, la situazione è ormai fuori controllo.

Da anni si chiede da più parti l’assicurazione di maggiore sicurezza in tutte le aree ferroviaria, con la presenza costante delle Forze dell’ordine.

Oggi forse qualcosa sta cambiando, almeno nei presupposti. È questo l’obiettivo recepito da FS Security, la nuova società del gruppo FS italiane presentata nei giorni scorsi dall’ad Luigi Ferraris con un’ampia intervista a un quotidiano romano.

A parlarne nei giorni scorsi, anticipando la realizzazione era stato anche il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, che da anni si ostina a sollecitare le misure idonee per la sicurezza nelle stazioni.

Ferraris ha spiegato nel dettaglio le attività e i principali obiettivi della neonata società FS Security che integra le strutture di Protezione Aziendale finora suddivise nelle due principali società operative, RFI e Trenitalia, e si arricchirà nel prossimo triennio di ulteriori 1000 addetti.

Sottolineando le sinergie e il confronto continuo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con quello dell’Interno, l’ad di FS è tornato sui principali risultati della survey effettuata di recente su treni e stazioni dove solo un passeggero su due si sente al sicuro, e quindi occorra comunque lavorare ancora; la percezione cala nelle stazioni medio piccole, nelle tratte locali e, in particolare, nelle fasce serali.

La riflessione si è spostata poi sul Piano industriale 2022-2031 del Gruppo FS Italiane, presentato a maggio scorso e sui primi risultati conseguiti con la profonda ristrutturazione della governance societaria e la nascita dei quattro Poli di business (infrastrutture, passeggeri, logistica e urbano) guidati dalla holding FS Italiane.

Forte rilievo, soprattutto in questo periodo, è riservato ai cantieri per le nuove infrastrutture, in particolare quelle legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ferraris fissa un obiettivo: avere aperti cantieri nei prossimi due anni per un valore pari a 30 miliardi di euro e ne elenca alcuni già operativi o in procinto di esserlo, da quelli sulla Napoli – Bari, in linea con i tempi previsti di consegna, a quello per il sottoattraversamento ferroviario di Firenze fino al recente affidamento per i lavori della tanto attesa Ferrandina-Matera.

Un’attenzione particolare al tema, molto caro a Ferraris, di una sempre più attenta pianificazione e programmazione delle opere e degli interventi, tale da consentire un’adeguata formazione di nuove professioni e la nascita di filiere produttive italiane in grado di rispondere ai crescenti fabbisogni del settore dei lavori pubblici e di quello energetico, orientato a una rapida transizione verso il fotovoltaico e le rinnovabili.

Ferraris ricorda l’impulso all’autoproduzione di energia per i consumi del Gruppo FS (obiettivo coprire il 40% entro il 2027) e gli obiettivi nazionali che richiedono, nei prossimi anni, ingenti forniture di pannelli solari.

Annuncia, inoltre, la collaborazione con Eni per il biocarburante da utilizzare come alternativa al gasolio per i treni che percorrono i 5mila chilometri di linee non elettrificate.

Infine, chiude sul Ponte sullo Stretto, un’opera che è parte integrante del più ampio progetto dei Corridoi europei, in questo caso quello Scandinavo – Mediterraneo che collega il Nord Europa toccando le principali città italiane fino a raggiungere Palermo.

Sul fronte degli investimenti, nel 2022 RFI e Anas hanno lanciato gare per 25,5 miliardi e aggiudicati appalti per 15 miliardi, su quello dell’energia, dopo aver lanciato la gara per installare i primi 20 impianti fotovoltaici di autoproduzione di elettricità, è al lavoro per appaltarne altri 40 su propri terreni inutilizzati e, infine, sul versante delle assunzioni, con circa 9mila nuovi ingressi nel 2022 e un organico che conta oggi, tra Italia e controllate estere, quasi 86mila dipendenti.

L’impegno per le prossime realizzazioni e gli investimenti non dovrebbe però trascurare le legittime esigenze ed aspettative del viaggiatore.

 

 

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Articolo pubblicato il 26/02/2023