La vittoria di Elly Schlein pare sostenere l'area pių "comunista" del PD.
Il 2024 per il Piemonte sarà l’anno delle Elezioni Regionali.
Il primo quinquennio del governatorato di Alberto Cirio, “Forza Italia”, sta volgendo al termine e in casa “Partito Democratico”, dopo la vittoria di Elly Schlein, si parla di candidare alla carica di governatore della Regione Piemonte la cuneese Chiara Gribaudo.
L’onorevole Gribaudo, classe 1981, all’indomani della vittoria della sua beniamina Elly Schlein, ha detto: “Ce l’abbiamo fatta. Un risultato storico, una vittoria bellissima alla fine di una campagna congressuale intensa, che ha saputo ricostruire un entusiasmo e una partecipazione che molti pensavano non esistesse più. E invece la nostra comunità esiste, è viva, e ci ha dato un mandato chiaro: un cambiamento radicale, una nuova fase costituente, con nuovi dirigenti in grado di ricostruire quel filo rosso con i territori e con la nostra gente”.
Le sue parole suonano pesanti come macigni se si considera che è stata scelta come Coordinatrice Nazionale dei Comitati pro-Schlein e se si tiene conto che ha sempre rappresentato la parte più “comunista” del PD in provincia di Cuneo.
Preoccupano molto le sue posizioni estremamente di Sinistra e soprattutto ciò che ha detto alla Schlein dopo la sconfitta di Stefano Bonaccini: “Ora tocca a te, Elly. E noi saremo al tuo fianco per darti una mano, come abbiamo fatto in questi mesi. E’ il momento di costruire un partito progressista, femminista, ambientalista, che difende i diritti sociali e civili, il lavoro e i giovani. Un PD alternativo alla peggior destra di sempre, in grado di dare al Paese una proposta credibile e radicale. Ripartiamo da questa partecipazione, da questo entusiasmo”.
Noi di “Civico 20 News”, poco meno di un anno fa, intervistammo l’onorevole Gribaudo al primo Cuneo Pride e ci trovammo dinanzi una donna assolutamente pro-LGBT, pro-Gender e pro-Diritti Civili.
Tutte cose meritevoli se non fosse che la stessa parlamentare è lontana anni luce dai veri problemi del Piemonte e dei piemontesi. In dieci anni di presenza in Parlamento non ha brillato per proposte in favore dell’economia piemontese e dello sviluppo della sua regione concentrandosi, invece, sulle tematiche legate all’immigrazione e agli LGBT.
La domanda che molti si pongono è: per gestire la Regione Piemonte serve un governatore capace, vicino agli imprenditori e alle imprese oppure una paladina del progressismo, del femminismo, dell’ambientalismo e delle tematiche LGBT?
La scelta del PD per la candidatura del prossimo governatore piemontese non è ancora stata formalizzata. La prudenza, però, è d’obbligo e l’attenzione dev’essere alta.
Sicuramente seguiremo l’evolversi delle idee e vi terremo aggiornati.
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Articolo pubblicato il 05/03/2023