La Festa della donna sia un'atto d'amore per le donne

Per alcune femministe, difendere l’aborto è più importante che difendere le donne.

In passato ci siamo occupati della triste relazione che sempre più spesso intercorre fra l’aborto e la situazione di indigenza economica.

Quest’oggi vogliamo addentrarci nel tema dando spazio ad un accorato appello formulato da Jacopo Coghe, Portavoce di “Pro Vita & Famiglia onlus”, che ci ha scritto per sottolineare come le femministe siano latitanti dinanzi al grande dolore delle donne costrette ad abortire per via dell’indigenza economica e materiale in cui si trovano.

Scrive Coghe: “Sto parlando delle migliaia di donne che si trovano ad affrontare una gravidanza inaspettata o complicata e che – a causa di condizioni di povertà, precarietà, emarginazione sociale, solitudine esistenziale, fragilità psicologica o vere e proprie pressioni e minacce da parte del partner o altri familiarisono indotte, e di fatto costrette, ad abortire”.

Una narrazione drammatica se si pensa a quanto valore abbia la vita umana. Un racconto pregno di dolore e sofferenza per quelle povere donne che si sono trovate in queste condizioni ed hanno dovuto optare per l’interruzione volontaria di gravidanza perché lasciate sole da uno stato assente.

Il Centro Destra di governo, sin dalla campagna elettorale del 2022, era sceso in campo su questo tema ed aveva garantito un interessamento maggiore sul tema per tutelare le donne e la vita nascente.

Celebri sono diventate le parole del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, intervenendo sul binomio aborto-povertà, ha detto: “Se oggi ci sono delle donne che si trovano costrette ad abortire, per esempio perché non hanno soldi per crescere quel bambino, o perché si sentono sole, voglio dare loro la possibilità di fare una scelta diversa”.

Parole dense di significato ed anche di una dose massiccia di coraggio. Giorgia Meloni si è assunta la responsabilità di voler aiutare le gestanti in difficoltà economica affinché non debbano vedere nell’aborto l’unica ancora di salvezza.

Questo, in prossimità della Festa della Donna, ha un valore non indifferente. Ha un significato profondo soprattutto se si pensa a quanto il neo-Segretario del “Partito Democratico” Elly Schlein abbia attaccato Giorgia Meloni proprio sul tema della maternità e della vicinanza alle cittadine di sesso femminile.

Sappiamo tutti, e lei stessa non ne ha fatto mistero, che Elly Schlein sia un’abortista sfegatata. Il “Partito Democratico”, da sempre vicino al mondo LGBT e al panorama radicale, sostiene – quando non incoraggia – il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza sancito dalla Legge 194/1978.

La paura esternata dagli attivisti di “Pro Vita & Famiglia” è quella che le femministe “pur di difendere l’idolo dell’aborto, arrivino addirittura a opporsi ad aiuti sociali ed economici alle donne più in difficoltà o costrette ad abortire da pressioni e minacce dei partner (una forma di violenza sulle donne di cui si parla pochissimo)”.

Pensieri che fanno riflettere e che ci spingono a considerare quanto “per alcune femministe, difendere l’aborto è più importante che difendere le donne”.

In un momento in cui l’Italia lamenta il più grande calo demografico della sua storia non si può non prendere in esame il ruolo che l’aborto ha avuto nella società ed è per questo che Jacopo Coghe conclude il suo appello dicendo: “Com’è possibile che, mentre si pensa a come incentivare le nascite, non si mettano in salvo almeno quei bimbi già concepiti che sono soppressi con l’aborto solo perché le loro madri non vedono alternative in mezzo a mille difficoltà?”.

Giorgia Meloni e il suo Governo si stanno adoperando fattivamente per aiutare quei nuclei famigliari maggiormente esposti alle scudisciate della povertà e dell’indigenza. Il proposito elettorale del Presidente del Consiglio non è da vedersi come una boutade elettorale ma, senza ombra di dubbio, come una netta presa di coscienza di una fazione politica da sempre pro-life.

Sicuramente torneremo sul tema nella speranza che sempre meno donne si sentano sole e che sempre più bimbi vedano la luce di un mondo che non è perfetto ma è tutto quel che abbiamo.

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Articolo pubblicato il 07/03/2023