L'EDITORIALE DI PASQUA DI CIVICO20NEWS - Massimo Calleri: serenità a chi crede ancora nella giustizia e nel rispetto delle regole

Salute, serenità e amore per tutti i nostri lettori e per chi non lo è ancora!

Parlare di pace in questo travagliato momento della nostra esistenza è quasi imbarazzante e, in certi momenti, quasi impossibile. Sicuramente la speranza nel ravvedimento di chi sbaglia dà un sostanziale stimolo a chi desidera che tutti abbiano ciò cui aspirano, salute in primis.

Ma chi può giudicare dove sta il giusto: nell’ultimo periodo, inteso come momento storico, si stavano moltiplicando i depositari della verità assoluta, o presunti tali, che pretendevano di dettare i tempi, novelli ed improvvisati direttori d’orchestra che conoscono a mala pena il rigo musicale.

E quando la qualità creativa ed interpretativa della stessa orchestra raggiunge la caratura sperata, pretendono di essere gli artefici del trionfo gelosi del proprio ruolo che sentono sfuggire irrimediabilmente. Per lasciare spazio a chi, unanimamente riconosciuto dalla platea, raccoglie giustamente gli applausi ed i consensi, quelli che consegnano i ruoli e la “bacchetta” che detta i tempi.

Ciò che praticamente sta accadendo nel nostro Paese, termine che con ottimismo patriottico scrivo con la lettera maiuscola, per colpa del suo stesso popolo che ha finalmente potuto esprimere la propria volontà. E chi è abituato a vincere (?), e non mi dilungo in proposito, mal accetta di essere relegato al ruolo di comparsa, quello stesso che ha dispensato con somma generosità (dicunt) a chi, oggi, esercita finalmente con pieno diritto l’arduo compito di dare al Paese quella lucentezza che gli spetta e che si stava affievolendo in maniera preoccupante, non la luccicanza (Shining) che prima o poi esaurisce come ricordò Stanley Kubrick nella sua mirabile opera datata 1980.

Una transizione che dovrebbe coinvolgere tutte le forze politiche e che invece ha innescato una sorta di revanscismo incruento, meno male, che tende a demonizzare l’operato altrui definendolo inappropriato e condizionato, come sottolineato ultimamente, da interpreti inadeguati definiti, con audacia, vittime di sintomi demenziali. Affermazioni del tutto gratuite prodotte sì da chi non rappresenta politicamente alcuno tranne se stesso, e ce n’è già abbastanza, ma godono del consenso ridanciano di chi rappresenta l’altra parte della bariccata.

Una panoramica non proprio edificante che tuttavia conserva il fascino del palcoscenico su cui si programma la stessa rappresentazione con un cast rinnovato a partire dalla Regia. E lo spettacolo riscuote consensi nonostante un continuo martellamento ai fianchi messo in atto da chi veste il ruolo di comparsa, o se si preferisce di opposizione, anche perché più di ciò non è in grado di interpretare.

Un messaggio pasquale, si potrebbe dire, che non ha nulla a che vedere con i simboli caratteristici della ricorrenza. Tuttavia la buona armonia che tiene uniti i timonieri governativi, ammiraglio in testa, fa ben sperare per un prosieguo che può, e soprattutto deve, portare quelle svolte determinanti che sappiano ridare serenità alla gente, a quel popolo che crede ancora nella giustizia e nel rispetto delle regole il che porta al generale benessere senza particolari sudditanze che per troppo tempo hanno condizionato lo sviluppo e la qualità del paese, minuscolo nella passata versione.

Buona Pasqua a tutti Voi.

   

    Civico20News

   Massimo Calleri

Direttore Responsabile

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Articolo pubblicato il 09/04/2023